Il centrosinistra un anno dopo le elezioni:
«Con Parcaroli Macerata ha perso potere,
amministrazione succube dei partiti»

IL GIUDIZIO dall'opposizione. Narciso Ricotta: «La ricerca del consenso copre l’inconsistenza amministrativa. La città è immobile». Ninfa Contigiani parla di conflitto d'interesse: «Med Store, l'azienda del primo cittadino, è onnipresente nelle attività comunali». Stefania Monteverde: «Hanno una visione di città che fa perno sulle auto». Ulderico Orazi: «La figura del sindaco è troppo debole, commuoversi in ogni occasione è esagerato»

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La conferenza di oggi: da sinistra Ivano Tacconi, Andrea Perticarari, Ninfa Contigiani, Alessandro Marcolini, Ulderico Orazi e Stefania Monteverde

 

di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)

«Dare il nostro giudizio sull’operato dell’Amministrazione Comunale ad un anno dalle ultime elezioni amministrative»: questo l’obiettivo dichiarato dai gruppi consiliari di centrosinistra con la conferenza che si è svolta oggi negli spazi del bar Mercurio in piazza della Libertà, rombante di auto e di moto(ri) per la «gioia» dichiarata dell’esponente di Macerata Bene Comune Stefania Monteverde che da assessore aveva pedonalizzato il centro. Per la verità, un anno non è ancora passato «ma ci siamo quasi » come dice Siri quando ha a che fare con una richiesta problematica e deve guadagnare tempo.

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Ulderico Orazi

Ovviamente il giudizio del centrosinistra è negativo e il fuoco di fila delle critiche lo ha aperto Ulderico Orazi per Italia Viva, dopo un breve preambolo dell’ex candidato sindaco Narciso Ricotta. La cosa che più preoccupa Orazi è che il sindaco pianga troppo, «esagerato» ha sottolineato il renziano ex dem. «In questo anno la figura del sindaco – ha detto Orazi – è apparsa debole, non è una guida, è succube dei suoi leader politici nazionali e locali. Si defila sempre, si commuove in ogni occasione, capisco una volta, ma così è esagerato. Infine ha una giunta debole, vorremmo invece che almeno il sindaco si renda protagonista e interprete delle battaglie che interessano Macerata, ad iniziare dall’ospedale: resta in silenzio, in campagna elettorale diceva di chiudere gli occhi e sognare una Macerata da sogno, qui siamo agli incubi».

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Ninfa Contigiani

Si passa dai renziani ai dem con Ninfa Contigiani che tocca quello che, secondo appunto l’esponente del Pd, è un conflitto di interessi: «All’inizio poteva sembrava un caso, poi due, tre…Nessuna programmazione sul fronte ambientale, sulle antenne 5g campo libero ai gestori, noi a Sforzacosta li avevamo fermati. Med Store è onnipresente in tutte le manifestazioni sportive con gigantografie, loghi e presenza di Parcaroli padre e figlio, c’era sul libretto di San Giuliano, imbarazzante la presenza al tour virtuale del Buonaccorsi, la mostra degli abiti di scena nel centenario dello Sferisterio è iniziata dal ristorante Vere Italie, infine la consegna di materiale ad Osimo, prima ad una onlus, poi in Comune. il Comune è diventata – secondo l’accusa – una dependance della Med Store, quando quella del sindaco è una presenza istituzionale».

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Stefania Monteverde

La terza voce è quella del consigliere dem Alessandro Marcolini: «Volevo dire degli ultimi, degli invisibili dimenticati da questa amministrazione, non solo gli stranieri ma anche gli italiani. L’amministrazione comunale ha tagliato i servizi al sociale, parlo del settore dell’accoglienza, delle mense, degli insegnanti di sostegno. Colpiscono il diritto allo studio, ma anche il lavoro». Si passa alla Monteverde mentre nelle vicinanze si alza il «rombo» delle moto e degli scooter anche d’epoca che si stanno radunando: «C’è totale disinteresse rispetto al sistema pubblico e mi riferisco per esempio allo smantellamento delle mense, bambini mandati a casa, un processo di esternalizzazione che è iniziato con le mense e proseguirà con i musei che ha l’obiettivo di tagliare anche la qualità. Il fatto, come oggi, che si piazzino eventi in mezzo a una piazza parcheggio testimonia la visione di una città che fa perno sulle auto. Quanto al centrosinistra in questo anno in Consiglio abbiamo fatto un lavoro propositivo, attento e di controllo, non ci sono con noi I Cinque Stelle e mi dispiace».

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Andrea Perticarari

Andrea Perticarari, consigliere democrat, osserva: «In questo anno mi hanno colpito due cose. La visibilità mediatica data alla città con battute infelici e omofobe di alcuni amministratori e l’atteggiamento distaccato dell’amministrazione, non dicono nulla, non fanno politica. Qual è l’idea che traspare di questa amministrazione? Nessuna. Macerata ha perso potere, hanno deciso di non chiedere nulla e siamo rimasti tagliati fuori da tutto, l’ospedale, il caso Canil-Maceratese, il Cosmari, la discarica. Siamo passati da un ruolo centrale al nulla e quando sbagliano la colpa non è mai la loro, dal caso del teatro Lauro Rossi al dosso per alpinisti di viale don Bosco».

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Ivano Tacconi in rappresentanza della civica Macerata Rinnova

Per Macerata Rinnova parla il veterano di mille battaglie Ivano Tacconi: «Non ci sono iniziative di alcun tipo e a me interessa che Macerata assuma il ruolo di capoluogo, un capoluogo deve saper produrre lavoro. A Valleverde la questione dell’area si risolve chiamando una multinazionale ad operare, possono fare quello che ha fatto Bolzano dando spazio all’Eni per la produzione di idrogeno. Poi bisogna dialogare con i rettori delle Università e non litigarci». In «platea» c’erano anche l’ex deputata Irene Manzi, l’ex assessore regionale Angelo Sciapichetti e il commissario cittadino dem Francesco Giacinti.

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Narciso Ricotta

Chiusura affidata al capogruppo del Pd Narciso Ricotta: «Era digiuno della cosa pubblica prima e ha mantenuto tale caratteristica il sindaco Parcaroli, con imbarazzo del centrodestra alla ricerca di una visibilità autonoma. La ricerca del consenso copre l’inconsistenza amministrativa. La città è immobile, nessuna delibera, non riescono nemmeno a chiudere i progetti che abbiamo iniziato noi, ma in compenso si sprecano le risorse pubbliche con l’addetto stampa, l’Apm. C’è un decadimento civile e morale, non danno la parola all’Anpi e poi assistiamo alle performance di Iommi, Laviano e D’Alessandro. Sulla tragedia della famiglia Canullo, tale – dice Ricotta – è stata la disponibilità del Comune che i familiari stanno chiedendo loculi lontano da Macerata. Macerata merita un’amministrazione migliore: nel primo anni di un’amministrazione si gettano le basi per gli anni successivi, ma se – come nel caso di Parcaroli – ti sei distratto, poi non riuscirai a fare nulla perché mancheranno i tempi tecnici». Unica forza politica assente, pur nella condivisione dell’iniziativa in questione, Macerata Insieme per effetto di un impegno di lavoro del consigliere David Miliozzi.

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I consiglieri Pd Andrea Perticarari, Narciso Ricotta, Nonfa Contigiani e Alessandro Marcolini

 

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