di Luca Patrassi
Un Consiglio comunale che evidenzia qualche tensione interna alla maggioranza oltre alle polemiche per il no alla richiesta di entrare in Consiglio con il Green pass (con diversi consiglieri di minoranza, non i 5 Stelle, che hanno lasciato l’assise per protesta). In particolare è sembrato anomalo l’affondo dedicato dal capogruppo della Lega Claudio Carbonari all’assessore Silvano Iommi, “reo” di aver portato in Consiglio una delibera che tenta di correggere gli effetti nefasti provocati dal piano casa di diversi anni fa, piano rimasto sulla carta per larga parte e costato fior di imposte ai proprietari, al punto che in molti ora chiedono la retrocessione delle aree, da fabbricabili ad agricole di nuovo.
In sostanza l’assessore Iommi ha semplicemente osservato che si tratta di affrontare e risolvere i problemi economici causati da aree diventate fabbricabili, ma dove i lavori non sono mai partiti od oppure che hanno visto il fallimento delle imprese. Iommi ha spiegato che si tratta di un tentativo di rianimazione su un corpo quasi cadavere e questo relativamente alla posizioni per le quali sono in corso procedure fallimentari. Quanto al resto, Iommi ha contestato la posizione della Provincia che nega la possibilità di retrocedere la destinazione d’uso dell’area senza prevedere contemporaneamente o la cancellazione della volumetria o lo spostamento altrove.
Una questione tecnica, nel solco di una delibera che ha un decennio di vita. Interventi dei consiglieri fino a quello di Claudio Carbonari che ha sostanzialmente messo nel mirino Iommi, prima definito consigliere (dando involontariamente corpo ad alcuni rumors fatti circolare da diversi giorni), poi corretto in assessore: «Volevo stendere un velo pietoso sulla delibera e sul piano casa – ha detto Carbonari – mi spiace per l’assessore Iommi, ma tutte le cose che ho detto all’epoca facendo la Cassandra si sono verificate: la nascita del piano casa e gli obiettivi da perseguire erano sbagliati da allora, c’era chi soggiaceva a interessi politici e a pressioni. Questa è una camomilla che non risolve nulla, il piano casa ha portato a situazioni gravissime con fallimenti, con 46 famiglie che vivono nel limbo per la procedura concorsuale, scelte sbagliate governate da una scelta politica e ottusa, lo sapevo che si sarebbe arrivato a questo, quella di oggi è una tachipirina che non risolve nulla, bisogna mettere mano alla situazione del piano casa che non sta in piedi, ben venga questo palliativo se risolverà due o tre situazioni». Infine la delibera è stata approvata, al pari delle altre in discussione e tra queste la definizione della procedura di liquidazione del Centro agroalimentare. Infine la discussione delle mozioni in merito alle problematiche relative all’accesso agli atti dello Sportello unico per l’edilizia (Roberto Cherubini e Andrea Boccia del Movimento 5 stelle), al possesso del Green pass per partecipare ai lavori del Consiglio comunale (Narciso Ricotta del Pd e altri consiglieri di minoranza) e ai dati giornalieri relativi al Covid nel comune di Macerata (David Miliozzi di Macerata insieme e altri consiglieri di minoranza). Scintille sul green pass. Ha esordito il capogruppo leghista Claudio Carbonari dicendo che la mozione avrebbe vizi procedurali risultando inammissibile non trattandosi di argomento di competenza del Consiglio.
Cosa che ha fatto scattare la dura reazione del capogruppo dem Narciso Ricotta: «L’imbarazzo vergognoso di questa maggioranza che arriva al punto di non far discutere, il green pass lo avete chiesto ai maceratesi per andare alla festa del patrono e questo no? Avete i numeri per bocciare la mozione, non cercate i cavilli. Il consiglio è sovrano e può decidere sul suo funzionamento come già fatto da tanti Consigli. Vi vergognate di parlarne, vi vergognate di dire che non volete il green pass. Ho il diritto di tutelare la mia salute in Consiglio, faremo un esposto al prefetto». Cinque minuti di sospensione del Consiglio per definire la questione e discutere con il segretario generale Francesco Massi. Infine la decisione del segretario di accogliere la richiesta di Carbonari e dunque non accettare la mozione sul green pass. La richiesta pregiudiziale fatta da Carbonari è stata approvata dalla maggioranza, diversi consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta.
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Il Consiglio Comunale autoregolamenta se stesso…il rifiuto di deliberare è stato un errore.
“Qualcosa non sta funzionando!”.