di Luca Patrassi
Le more degli appalti pubblici sembrano non arrivare mai a maturazione, o almeno non in tempo utile. Stavolta, con la fatidica formula «nelle more dell’espletamento dell’appalto», il dirigente comunale Gianluca Puliti ha affidato alla cooperativa Idrea di Offida «il servizio di accoglienza e di vigilanza dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi per la durata di mesi 6 a partire dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2021, dando atto che rimane in capo al personale comunale la funzione di custodi dei Musei e dei suoi beni, nonché il coordinamento dell’accoglienza e della vigilanza».
Siamo al 19 agosto e la determina appena pubblicata parte dal primo luglio, ma non c’è da stupirsi. La determina, in premessa ricorda la delibera di Consiglio comunale adottata il 18 gennaio 2021, la delibera di giunta del 23 aprile scorso che invitava «a procedere al conferimento in appalto del servizio di accoglienza e di vigilanza dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi». Da aprile ad oggi è un attimo. La spesa, a carico del Comune, è stabilita in 75mila euro. «Il fine da perseguire – si assicura nella determina – è di fornire una forma di gestione esternalizzata dei servizi di accoglienza e di vigilanza con personale qualificato, puntuale e formato ed in possesso dei requisiti culturali adeguati accompagnati dalla conoscenza di lingue straniere».
Ancora una citazione dalla determina: «Considerato che l’importo a base di gara ha consentito il ricorso all’affidamento diretto, effettuato nelle more dell’espletamento di una nuova gara di appalto». Dunque l’affidamento diretto, ovviamente nelle more di una nuova gara. Al Buonaccorsi si passa da coop picene a coop pesaresi ed evidentemente nel Maceratese la presenza di due Atenei non deve (secondo la lettura delle determine) aver prodotto esiti imprenditoriali legati al settore culturale. Altro rilievo quello politico: con la giunta Carancini l’opposizione di centrodestra tuonava per gli affidamenti legati al Buonaccorsi, ora che l’opposizione è diventata maggioranza i contenuti sembrano gli stessi.
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Il finale di Patrassi non fa una piega.Forse il Puliti,che se non sbaglio,rappresenta la continuità ci potrebbe spiegare meglio.