di Luca Patrassi
Storie di ordinaria burocrazia, che riesce ad inserirsi anche in meandri in apparenza impossibili ed illogici, storie straordinarie di volontariato che si pone come esempio di un modo di sentire vicino il prossimo in difficoltà ed infine l’amministrazione a guida Parcaroli che cerca di dare un filo conduttore all’esigenza di tutela del patrimonio arboreo della città. Si parte dalla burocrazia che è riuscita a “chiudere” la partita della nomina di due esperti ad alta professionalità requisito richiesto – da affiancare al progetto “Famiglie a colori”, affidatarie di migranti minorenni. Erano stati fatti avvisi pubblici per la ricerca di professionalità elevate per un incarico annuale di revisore e di esperto legale per un importo complessivo, comprensivo di iva ed oneri vari, di duemila euro lordi, 1200 per il revisore e 800 per l’avvocato. Robe che in altri tempi avrebbero provocato fulmini e saette da parte dell’Ordine, richieste di convocazione del Consiglio di sicurezza della Nato, ricorso al tribunale europeo per i diritti dell’uomo. Invece nulla, l’avviso si è svolto e sono stati selezionati due professionisti, un umbro e un’abruzzese, come revisore e come esperto legale. Bene, il fronte dei servizi sociali propone il finanziamento anche per il 2021 di un progetto legato alla legge del 2016 “Dopo di noi”. Il progetto è rivolto a persone residenti nel territorio dell’Ambito territoriale sociale 15 che «presentano una disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie ad esso connesse, oltre alla mancanza di sostegno familiare. Il progetto si propone di realizzare interventi innovativi di accompagnamento alla condivisione dell’abitazione, volti alla creazione di soluzioni abitative di tipo familiare e di co-housing, sostenendo forme di mutuo-aiuto tra persone che soffrono della stessa condizione». La Regione ha messo a disposizione dell’Ats 15 la somma di 85mila euro, mentre costi per 51mila euro saranno coperti con contributi da parte dei beneficiari. L’appartamento è messo a disposizione gratuitamente dall’Anffas che partecipa al progetto. Infine l’azione del Comune per la tutela del patrimonio arboreo. La determina, firmata dal dirigente Tristano Luchetti, «preso atto in particolare che si intende eseguire un censimento e un’indagine fitostatica Vta (Visual Tree Assessment) con l’obiettivo di attribuire a ciascun albero una determinata categoria di rischio fitostatico per consentire una corretta pianificazione degli interventi di monitoraggio e manutenzione, riducendo i rischi di cedimento; precisato che le informazioni censite saranno raccolte in un database del tipo Webgis in grado di gestire la cartografia e i dati dimensionali, biomeccanici, storici e gestionali del singolo albero, attribuendo altresì un valore di sicurezza rispetto al potenziale schianto, aggiornato all’intervento eseguito (esempio potatura)», indicate le premesse, si arriva alla sostanza della determina: «l’Ufficio Ambiente ha contattato l’impresa Studio Pandini di Milano la quale si è offerta di eseguire le seguenti prestazioni: fornitura software Ginve.cloud in hosting, censimento e valutazione visiva della stabilità con attribuzione della classe Pcp di 700 alberature mature, valutazione strumentale degli alberi della struttura legnosa del colletto mediante dendrodensimetro Pd400 su 140 alberature, censimento speditivo puntuale di 70 alberature giovani ed etichettatura di tutti gli alberi censiti con targhette metalliche». Costo finale: circa 15mila euro.
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