Troppi giorni di chiusura, ristori insufficienti e restrizioni stanno mettendo in ginocchio le attività di parrucchieri e centri di estetica. Una delegazione di Confartigianato Marche guidata da presidente e Segretario regionali Giuseppe Mazzarella e Giorgio Cippitelli composta dal presidente del settore benessere Daniele Zucchini, la responsabile Barbara Tacconelli, Luca Bocchino e Luca Casagrande responsabile sviluppo economico e responsabile della categoria benessere di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, hanno incontrato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per cercare di trovare una soluzione e permettere alle imprese di riaprire ed insieme hanno esaminato il “ caso della Regione Abruzzo”.
«Una categoria che ha sempre applicato le regole – scrive Confartigianato – con la massima diligenza ed ha rispettato tutte le misure e i protocolli previsti per offrire ai propri clienti le migliori garanzie di sicurezza. Addirittura i primi protocolli in Italia sono stati ideati, sperimentati ed applicati nelle Marche a partire dallo scorso maggio. Fermo restando, hanno ribadito i rappresentanti di Confartigianato, la convinzione che queste attività possano svolgersi sempre anche nelle zone rosse e che debbano essere considerate “essenziali”, Confartigianato Benessere ha chiesto la possibilità di essere raggiunti da altri Comuni quando è in vigore la zona arancione. Il presidente Francesco Acquaroli si è detto disponibile a trovare una soluzione per il settore del benessere, non appena la Regione Marche uscirà dalla zona rossa, nell’interesse delle imprese, del tessuto produttivo, dell’economia, dei cittadini, prendendo l’impegno di approfondire la questione nella Conferenza delle Regioni per trovare la sostenibilità giuridica ad una necessità economica».
«Parrucchieri ed estetiste: chiusure ingiustificate, vogliamo continuare a lavorare»
... Le attività commerciali e produttive dovevano sempre restare aperte, perché hanno realmente protocolli sicuri. In un negozio si entra uno alla volta, in altri casi si è in 20 chiusi in una stanza, per non dire quanti ammassati nelle metro, autobus, treni... Se siamo in questa situazione è perché non si sono voluti vedere i problemi reali e come i cavalli bendati avanti tutta. Nessun cambio di passo, quindi tutto, tutto, niente, niente.
Sveglia Francè, la campagna elettorale è finita ed ora stai ad amministrare (difficile, eh?!!!! Strillare è più facile...) Poi...smettila di cadere sempre dalle nuvole, fai quello per cui sei stato eletto...se ne sei capace.
E non solo loro.. perché non parliamo del settore artistico musicale e palestre .. tutti! Tutti stanno allo stremo!Tu stato mi dici di stare a casa.. ok ma mi devi garantire di arrivare a fine mese.. perché lavorare e un diritto fondamentale.. e non posso.!!altrove sono sostenuti!!
Avete fatto la scoperta dell' acqua fresca ... Dopo la zona rossa ... E intanto le varie attività di settore e non, continuano a morire, mente l' abusivismo continua a privilegiare!
Il problema è quando uscirà le Marche dalla zona rossa?non credo che questo avvenga a breve...e intanto?
Quando eravamo in zona gialla... Il presidente era orgoglioso... Adesso che siamo in zona rossa da' la colpa al ministro Speranza..
Certo...ci ha messo in rosso una settimana prima... Dice di aspettare dopo il rosso.... I bonifici degli stipendi politici arrivano lo stesso o aspettano che passi il rosso? Chiedo per un'amica
Farci lavorare in zona arancione ? Non ha alcun senso...... perché a Natale ci avete fatto lavorare e adesso no? Glielo avete chiesto al nostro Presidente? ?? Ci faranno stare chiusi fino a dopo Pasqua, incentivando come lo è stato la volta scorsa l'abusivismo, che è ancora più pericoloso di stare aperti rispettando i Protocolli come abbiamo sempre fatto!!!!!!!!
Non credetegli
Forse non avete capito che lui conta come il 2 di coppe a briscola
Acquaroli tu forse non hai bisogno della parrucchiera ma io si! Ti prego falle riaprire almeno per una settimana!
Classica risposta da politico!
Meglio non commentare sign.Presidente
Appena saremo fuori dalla zona rossa......niente, non ci capiamo!
Noi ristoratori quando andremo dal Presidente? No perché in anno se abbiamo lavorato 5 mesi è tanto!
Qui si cambia tutto in un attimo apriamo, chiudiamo tutto fra un po' cambiamo il colore della nostra bandiera la faremo rossa ,arancione, gialla, bianca
Vedremo cosa spunterà....
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Mi diceva una piccola commerciante di alimentari che nessuno degli addetti ai supermercati e ai centri commerciali si sono ammalati di Covid, perchè quando si ammalano li fanno restare a casa – in silenzio e con la proibizione di farsi il tampone, pena il licenziamento – per timore che mettano l’esercizio in quarantena…
E’ vero?
Io non capisco perché, anche in zona rossa, non si possa andare dal barbiere o dal parrucchiere. I protocolli di sicurezza sono stati sperimentati, l’accesso ai locali è limitato a una o due persone, distanziate come non sono sicuramente sui mezzi pubblici di trasporto. Inoltre, per evitare assembramenti (sembra questo l’obiettivo principale delle misure) vengono chiuse le gioiellerie (???), i piccoli negozi dove comunque si entrerebbe uno o due per volta, i cinema e i teatri, dove, in spazi di 5/600 mq potrebbe stare tranquillamente un certo numero di spettatori, così come in chiese di analoga superficie possono sostare i fedeli. Insomma, vedo una gran confusione, sia a livello di governo nazionale che regionale.
A Giorgio Rapanelli. Mi risulta che sia vero!