Studenti all’esame di maturità del 2019 davanti all’istituto tecnico Gentili di Macerata
di Federica Nardi
Scuola fino al 30 giugno? In provincia di Macerata storcono il naso sindacati e politica di fronte alla prospettiva paventata da Mario Draghi in questi giorni. Anche se dentro gli istituti si procede solo su fatti certi, che per il momento non ci sono. Antonella Angerilli, preside dell’Istituto Agrario, sceglie infatti la prudenza: «Bisogna aspettare se realmente la cosa andrà in porto e in che forma. Bisogna anche vedere il termine esatto, cioè quante settimane in più. Certo, la scuola ha i suoi tempi e non è vero che facciamo tre mesi di ferie. Il lavoro è stato fatto e in maniera egregia. I docenti stanno hanno lavorato e stanno lavorando molto e abbiamo tempi legati a scrutini, esami di stato e corsi di recupero. Gli esami di Stato non sappiamo nemmeno come saranno strutturati. Tutto sarà da valutare da parte del nuovo ministro. Bisognerà cioè valutare l’impianto generale, sempre se il governo vorrà andare a modificare qualcosa. Senza un piano ben preciso, non me la sento di dire se sono contraria o favorevole».
Ugo Barbi, segretario provinciale della Snals
Più netto Ugo Barbi, segretario provinciale del sindacato Snals: «Non ci sembra proprio il caso, significa che tutto il lavoro fatto dai docenti in questo periodo non è stato nemmeno riconosciuto. Si sono dati da fare in tutti i modi anche per venire incontro a tutti i Dpcm. Prima lezioni solo a distanza, poi in presenza, poi in entrambi i modi. Un’abnegazione enorme del personale docente per cui questa affermazione mi lascia un po’ perplesso. È vero che i ragazzi hanno perso dei giorni di scuola, non ci sono dubbi. Ma non è colpa dei docenti. È stata colpa anche del ministero che non ha messo in campo risorse economiche per i trasporti che avevamo chiesto fin dall’inizio. Per restare in classe a giugno bisognerebbe spostare gli esami di Stato, far sì che a tutti i docenti Covid che hanno l’interruzione al 5 giugno vengano ripristinati i contratti, idem a tutti i docenti precari, ai supplenti e ai collaboratori scolastici. A dirlo è facile, a farlo molto difficile. Spero sia stata una dichiarazione estemporanea. Non è semplice nemmeno per i dirigenti scolastici vedersi riorganizzare tutta l’attività estiva. Per questo chiediamo prima che il personale venga stabilizzato, poi dal primo settembre si riparte in maniera seria e si deve evitare di interrompere la scuola».
Pierfrancesco Castiglioni
Tra i contrari anche Pierfrancesco Castiglioni, ex preside e attuale capogruppo di FdI in Consiglio comunale. «Non vorrei che questa proposta fosse frutto di un’idea sbagliata – spiega Castiglioni -. Io ho mia moglie che insegna e fa didattica a distanza mista alla presenza. Non vorrei che si avesse l’idea che la Dad non serva a niente, che sia lavoro inutile. Perché se mi prolunghi le lezioni significa che quello che stai facendo adesso non va bene o è insufficiente. La Dad è una modalità diversa, magari in futuro sarà anche la più adottata ma non è che si perde tempo. Le lezioni vengono fatte normalmente. Un mese in più cambia poco. E poi ci sarebbero problemi con le superiori per gli esami di Stato. Già l’anno scorso ci sono state difficoltà a trovare i presidenti delle commissioni. Se allungano il periodo di lezione e in più ci sono gli esami, ci sarebbe un problema anche per le ferie. Ci sono dei problemi che come spesso accade non vengono presi in considerazione da chi non vive nella scuola, anche a livello ministeriale».
15 giorni in più di scuola... e che siamo matti!!! perché no!!!
Traduzione: "rinunciare ai nostri tre mesi di ferie? Non ci pare il caso"
Ma scusate, Draghi cosa ne sa degli sforzi e della fatica che insegnanti e studenti fanno da 1 anno a sta parte? Boh, lo osannate tutti ma mi pare che ragiona senza cognizione di causa.
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La didattica a distanza è stata, è, e sarà sempre e soltanto una grossa pu……. !!!
La vera scuola è quella e soltanto in presenza Con tutte le opportune precauzioni !!! Sono stati mesi tra connessioni/disconnessioni e frizzature varie !!! Chi è bravo andrà avanti comunque, chi non riesce a stare Al passo è giusto che abbia un’opportunità in più e fare tutto Giugno per ottimizzare l’anno scolastico 2020/2021 NON È DA MARZIANI ma da persone coscienziose !!!
Non conosco il mondo della scuola più di tanto ma credo che un po’ di sacrifici anche da parte degli insegnanti non sia una morte per nessuno ma solo il bene di questa generazione che si porterà dietro a vita tante lacune.
È un periodo anomalo e gli insegnanti non hanno perso un centesimo di stipendio mentre molti hanno perso anche il pranzo, per cui fare qualche sacrificio non sarà la morte di nessuno ma solo un dovere.
Mi meraviglia l’idea del prof. Castiglioni, da me stimatissimo da sempre, come credo ricorderà, perché non può negare che la scuola in presenza sia ben diversa, specialmente per gli studenti più in difficoltà, e sicuramente più valida della Dad
Giustissimo e sacrosanto.in quel periodo poi il virus si indebolisce no?
Tutte preoccupazioni infondate, l’ignoranza non uccide affatto nei giovani la speranza di belle carriere. Tutt’altro…
https://www.facebook.com/photo?fbid=3889997727718184&set=a.147055052012489
Parma è stata nominata Capitale Italiana della Cultura anche per il 2021. La città emiliana, insieme alla Regione e di nuovo con Piacenza e Reggio Emilia, aveva avanzato la richiesta di estendere il titolo all’anno successivo, accolta dal Governo con il Decreto Rilancio.
Lodevoli come sempre le iniziative del governo Conte…
direi che il primo passo dovrebbe essere valutare i risultati del nuovo tipo di didattica messo in atto dagli insegnati anche con notevole sacrificio.
Una volta valutati i risultati si potrà discutere sul tipo di eventuali interventi.
La valutazione dei risultati di apprendimento fino ad oggi non dovrebbe presentare particolari difficoltà.
Ma che sete matti? Mo pure a giugno se fatica? No no non se parla, e che l’avete presi per schiavi?