«Il Comune promuova Immuni»
La proposta dem bocciata

MACERATA - L'ordine del giorno cassato con 23 no, compresi quelli dei 5 stelle. Primo firmatario Perticarari: «Ho visto con terrore le dichiarazioni del presidente Acquaroli che la reputa inutile». Ricotta incalza il sindaco: «Telefoni al governatore e gli dica di scegliere il direttore di Area vasta». Parcaroli: «La app è già sul sito comunale». Cherubini (M5s): «Intervento inelegante del Pd. Non era questo il momento»

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Andrea Perticarari durante la presentazione dell’ordine del giorno sull’app Immuni

 

di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)

Il primo atto della nuova maggioranza di Macerata guidata dal sindaco Sandro Parcaroli, dopo le nomine di rito del Consiglio comunale, è stato il no secco alla proposta del dem Andrea Perticarari di promuovere l’app Immuni tramite i canali del Comune. A unirsi ai contrari anche il Movimento 5 stelle, per cui il risultato per l’ordine del giorno presentato last minute, è stato di 23 no contro 10 favorevoli.

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Andrea Perticarari

«Il Comune starà sicuramente pensando a delle misure per combattere il dilagare del virus – ha detto Perticarari -. Sperando sempre che questa non sia una delle ultime volte che ci vediamo in presenza. Servirà impegno, serietà e anche andare oltre le proprie convinzioni e umori politici. In tale ottica ho visto con terrore le dichiarazioni del presidente della Regione Francesco Acquaroli che reputa l’app inutile se non la scarichiamo tutti: potrebbe iniziare a scaricarla lui per primo. Dati alla mano, c’è un’urgenza e l’app Immuni è oggettivamente utile. Lo dicono il Governo, l’associazione medici italiana, l’oms. Non è una mossa politica. Immuni non è di destra o sinistra, è pensata per individuare le persone che sono entrate in contatto con contagiati. E’ stata vista positivamente anche dal garante della privacy».

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Riccardo Sacchi

Il no della maggioranza è stato spiegato prima da Riccardo Sacchi (assessore a eventi, turismo e sport) e poi anche dal sindaco Sandro Parcaroli.

«Non convince la dicitura dell’ordine del giorno che recita “promuovere e pubblicizzare” tramite canali ufficiali – spiega Sacchi -. Sarebbe stato diverso se si fosse fatto riferimento a un incoraggiamento. E dubbi sull’efficacia ancora sussistono. Farne una discussione politica alla prima seduta è abbastanza inopportuno. La pandemia è un tema fondamentale su cui da parte nostra c’è la massima attenzione ma l’invito a scaricare una app diventerebbe una questione più politica che altro. Lasciamo il campo della libertà di coscienza libero al massimo. Potevate farlo prima – aggiunge rivolto al Pd e alla minoranza di centrosinistra -, dato che la app è datata maggio. Ci riserviamo, se la situazione peggiorasse, di rivalutare il tutto e scegliere questa strada in un modo però più opportuno».

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Narciso Ricotta

Parcaroli ha risposto al capogruppo del Pd Narciso Ricotta, che lo ha incalzato sul tema: «Ieri ci sono stati 108 contagi in piu. Lei sindaco è la massima autorità sanitaria locale – ha detto Ricotta -. Oggi non ha portato indirizzi programmatici ma intanto la pandemia è in corso e lei si deve attivare per tutelare la cittadinanza. Immuni, se anche aiutasse una persona a non infettarsi, sarebbe un risultato eccezionale. Rispetto al presidente della Regione, noi stiamo affrontando questa pandemia in assenza di un direttore di Area vasta. Telefoni al presidente e gli dica di sceglierlo con urgenza».

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Sandro Parcaroli

Parcaroli risponde: «Sono andato vicino alle scuole insieme alla polizia municipale e anche di notte in giro per vedere se i ragazzi indossavano la mascherina. Altra cosa i vaccini: ho parlato con Nadia Storti (direttrice dell’Av3 facente funzione dopo le dimissioni di Alessandro Maccioni, ndr), perché non ci sono locali per fare i vaccini. Io li ho trovati, quindi mi do da fare. Sul sito del Comune inoltre c’è già la app Immuni, è già stata pubblicizzata». Critico sull’ordine del giorno anche Pierfrancesco Castiglioni (capogruppo Fratelli d’Italia), che ha scaricato la app ma ritiene che «questo sia il solito atteggiamento della sinistra che ritiene di dare consigli anche a chi non l’ha mai chiesti» e che «il richiamo ad Acquaroli ci ha tolto il dubbio sulla politicità dell’ordine del giorno». Idem Roberto Cherubini, capogruppo del M5s: «Intervento inelegante del Partito democratico. Non era questo il momento. Si è parlato di condivisione e il parlar male del nuovo presidente della regione è inopportuno. Siamo favorevoli a Immuni ma votiamo contro». Alberto Cicaré ha invitato invece «a valutare l’opportunità di questa applicazione».

L’assise di oggi si è aperta con la commemorazione di tre persone venute a mancare in queste settimane: Adalgisa Massarini, ex consigliera ed assessora (la prima della storia del Comune), l’ex dipendente comunale Alvaro Cipolletti e infine il giornalista Giancarlo Liuti. I primi punti trattati dall’assise sono state, tranne l’odg del Pd, tutte formalità: l’elezione del presidente del Consiglio e del vice (eletti Francesco Luciani della Lega e Maurizio Del Gobbo del Pd), il giuramento e discorso del sindaco e altri passaggi come la scelta dei componenti della Commissione elettorale (leggi l’articolo). Subito dopo il Consiglio c’è stata anche la prima riunione dei capigruppo nella sala Giunta del municipio.

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La riunione dei capigruppo

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Alberto Cicarè

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I banchi di maggioranza

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I banchi di opposizione

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Pierfrancesco Castiglioni

 

 

 

 

 

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