di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Fu vero rinnovamento? L’ex assessore ai lavori pubblici del centrosinistra ed ex candidato sindaco Narciso Ricotta dice che il sindaco Sandro Parcaroli avrebbe deluso quanti si aspettavano un rinnovamento ed indica anche i nomi dei “vecchi” della politica che sarebbero stati spacciati per nuovi.
Al di là delle argomentazioni di Ricotta, è possibile mettere a confronto le amministrazioni Carancini e Parcaroli per valutare le differenze. Si parte dai lavori pubblici, assessorato che fu di Ricotta, ora in mano ad Andrea Marchiori. I contenuti delle deleghe sono rimasti inalterati, simile anche il profilo professionale dell’assessore, sia Ricotta che Marchiori fanno gli avvocati.
Per Caldarelli non c’è nessun confronto da fare: è lo stesso che era in giunta con Carancini. Sono però cambiate le deleghe: non più il bilancio ma un mix di competenze (personale, innovazione, tributi e innovazione) che prima facevano capo a due o tre assessorati. Quanto alle attività culturali il precedente assessore (Stefania Monteverde) aveva deleghe infinite che andavano dal turismo alla comunicazione passando appunto per la cultura e le scuole. Ed era anche vicesindaca. Ora Katiuscia Cassetta ha attività culturali, musei e scuole mentre turismo, comunicazione, sport ed eventi sono affidati a Riccardo Sacchi. L’avvocato Marco Caldarelli aveva nella giunta Carancini bilancio, partecipate, polizia municipale mentre ora bilancio e partecipate sono nelle deleghe della commercialista Oriana Piccioni e la polizia municipale in quelle di Paolo Renna.
L’insegnante Francesca D’Alessandro si occuperà di servizi sociali e pari opportunità, nella giunta Carancini i Servizi sociali erano stati affidati a Marika Marcolini e le pari opportunità a Federica Curzi che aveva anche le deleghe alle politiche europee (ora in mano al sindaco Parcaroli) e alle politiche giovanile (ora affidate a Caldarelli). L’Urbanistica non conosce variazioni significative: la delega resta inalterata nel passaggio dalla giovane ingegnere Paola Casoni all’esperto architetto Silvano Iommi che ha anche la delega al centro storico prima affidata a Stefania Monteverde. Per la veterinaria Laura Laviano (sviluppo economico e ambiente) deleghe simili a quelle dell’assessore uscente e manager Mario Iesari che in più aveva la delega alla sicurezza ora affidata a Paolo Renna che si occuperà anche di protezione civile e parchi prima in mano ad Alferio Canesin. Canesin aveva anche le deleghe allo sport e al tempo libero e questa pare sia stata lasciata visto che tra le decine di competenze degli assessori di Parcaroli la parola Tempo libero non c’è. Forse non piace al nuovo sindaco.
DELEGHE A CONFRONTO
GIUNTA CARANCINI
Marco Caldarelli (Udc): Bilancio, Patrimonio pubblico, Tributi, Entrate, Società partecipate, Personale e Polizia municipale
Alferio Canesin (Pd): Sport e tempo libero, Protezione civile e Cura spazi verdi e parchi.
Paola Casoni (Pd): Pianificazione urbanistica e del paesaggio, edilizia privata, Suap e attività produttive ed Edilizia scolastica.
Federica Curzi (Pensare Macerata): Politiche giovanili, Partecipazione e decentramento, Fondi e progetti europei, Innovazione ed e-government, Semplificazione amministrativa e Pari opportunità.
Mario Iesari (Pd): Ambiente e politiche energetiche, Politiche del lavoro, Mobilità, Sviluppo economico e promozione del territorio, Sicurezza e legalità e Servizi demografici e statistici.
Marika Marcolini (La Città di Tutti): Politiche sociali e Integrazione, inclusione e cooperazione sociale.
Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune): Vice sindaco con deleghe a cultura e città creativa, Beni culturali, Scuole e nidi d’infanzia, Formazione, Università e Accademia, Turismo, Centro storico e Comunicazione.
Narciso Ricotta (Pd): Lavori pubblici, Viabilità, Piccole cose (manutenzione e riqualificazione), Infrastrutture per la mobilità e Servizi cimiteriali.
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LA NUOVA GIUNTA PARCAROLI
Andrea Marchiori (Lega): Lavori pubblici, viabilità, manutenzione e riqualificazione, infrastrutture, servizi cimiteriali, edilizia scolastica e patrimonio.
Silvano Iommi (Civica Parcaroli): pianificazione urbanistica e paesaggio, edilizia privata, Suap e attività produttive, valorizzazione patrimonio, centro storico.
Marco Caldarelli (Udc): Servizi amministrativi, servizi demografici e statistici, famiglia, rapporti con il Consiglio comunale, personale, tributi, innovazione e E – government, semplificazione amministrativa e politiche giovanili.
Katuscia Cassetta (Civica Parcaroli): Cultura, beni culturali, scuole e nidi di infanzia, formazione, Università e Accademia di Belle Arti, alta formazione.
Francesca D’Alessandro (Fratelli d’Italia): Vicesindaco con deleghe alle Politiche sociali, integrazione, inclusione, cooperazione sociale e pari opportunità.
Laura Laviano (Lega): ambiente, politiche energetiche, sviluppo economico, politiche del lavoro, igiene urbana e mobilità, animali d’affezione.
Oriana Maria Piccioni (Lega): bilancio e società partecipate.
Paolo Renna (Fratelli d’Italia): Polizia locale, sicurezza e legalità, protezione civile, decoro urbano, parchi pubblici, frazioni e quartieri.
Riccardo Sacchi (Forza Italia): turismo, eventi, sport, gemellaggi, comunicazione e marketing.
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Alla fine della fiera l’accoltellamento politico di Marchiori (già candidato Sindaco e poi defenestrato in favore di “Io, Me, Mio”) apre scenari interessanti…
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Credo sia la prima volta in Italia, in assoluto, che un candidato sindaco (scartato dalla sua parte politica, ad uno sputo dalle elezioni) torni in gioco nelle deleghe come assessore.
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Buon lavoro a lui e agli altri assessori, alcuni dei quali proprio di primo pelo non sono.
Se non sbaglio, mi pare che una delle liste che sosteneva l’attuale maggioranza, era proprio imperniata sul tema “famiglia”. Ora vedo con rammarico che la parola famiglia è un termine relegato solo in una lista piuttosto lunga di deleghe e quindi senza una particolare capacità di incidenza. Mi rammarica perché, anche per effetto del Covid, sarà proprio la famiglia a dover affrontare il peso maggiore della crisi che si prospetta. Molte non possono più contare sull’apporto dei nonni per la custodia dei nipoti, i tanti che perderanno il lavoro aggraveranno la situazione economica, sarà la famiglia che si troverà ad affrontare in maniera nuova le conseguenze della droga che, per quanto la si voglia contrastare, riesce sempre a trovare rivoli nuovi per infiltrarsi.
Dico questo, senza entrare in alcuna sorta di giudizio, a chi, pur non avendolo votato ( ma questo ha poca importanza) per i prossimi cinque anni sarà anche il mio Sindaco.
Leggendo i nomi degli assessori, molti li conosco molto bene, traggo questa questa conclusione, argomentandola. E’ sempre difficile comporre una Giunta, sempre. Si debbono rispettare equilibri forza logico-matematici, i quali, a mio avviso, debbono avere preminenza. A me pare che questa equazione sia stata rispettata. Sembra poco, ma non è poco. In più, lo dico forse attirandomi “contro” ( ridendo lo dico) la antipatia delle donne ( che a me piacciono, da sempre), qualsiasi Sindaco deve, oltre al rispetto delle quote logico-matematiche, tener conto delle “quote” rose. Qui è stato fatto. E con equilibrio. Quanto poi alle designazioni “maschili”, ognuno è rappresentato. Si dirà, come sempre si può dire o ribadire, ma forse c’era qualcuno più competente, o meno. E’ vero. Se lo chiese, ai tempi, anche San Benedetto che nelle “regulae” interne sosteneva che un voto differisce dall’altro per “qualità”. Ma anche lui, che era un Santo, dovette obbedire, e non a caso, al sistema quantitativo. Nel caso di questa giunta, entrambi i settori, sono stati soddisfatti. Non fu così, affatto, ai miei tempi.E questo, credo, faccia la differenza. In tutti i sensi, ovviamente.