Il sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Parola d’ordine: silenzio. Dopo una lunga serie di voci, più o meno controllate, alla vigilia della formalizzazione dell’atto è calato il silenzio sulla giunta Parcaroli, il “dream team” del primo cittadino resta riparato almeno per un altro giorno. Nelle dichiarazioni fatte dal primo cittadino, la squadra doveva essere già stata definita ma evidentemente c’è stata un’ulteriore pausa di riflessione per limare alcuni attriti e per definire meglio nomi e deleghe. La Lega ha detto che non farà salti di gioia per la nomina di Silvano Iommi all’Urbanistica, ma il sindaco lo impiega oramai da mesi per disvelare il suo progetto di città del futuro ed è dunque chiaro che l’ex presidente dell’Ordine degli architetti è inamovibile. La civica Parcaroli esprimerà (almeno) un altro assessore, resta il nome di Katiuscia Cassetta alle attività culturali. Si torna però anche a parlare della commercialista Romina Leombruni: inizialmente si era fatto il suo nome per il Bilancio, poi si era fatto spazio Marco Caldarelli, primo degli eletti in quota Udc, che Parcaroli vorrebbe ma ad altri non sarebbe gradito. In casa Lega nervi a fior di pelle, tutti contro tutti, al punto che ci è scappato anche qualche “vaffa” nel corso di una infuocata riunione ristretta all’indirizzo di un alto esponente locale dei salviniani. Stasera è previsto un summit riservato tra gli esponenti del Carroccio e il sindaco.
La situazione ad oggi. Presidenza del Consiglio a Francesco Luciani, assessorato ai lavori pubblici per Andrea Marchiori. Il resto è da discutere. Il primo nome accreditato è quello della veterinaria Laura Laviano. Poi però ci sono da considerare profili come quelli di Aldo Alessandrini e Andrea Blarasin oltre ai tanti che hanno avuto un ottimi riscontro di preferenze e tra queste le commercianti Laura Orazi e Noemi Aquilanti. Fratelli D’Italia indica Paolo Renna e Francesca D’Alessandro (per lei servizi sociali e scuola) anche se il terzo degli eletti, Pierfrancesco Castiglioni, è pronto ad inserirsi. L’Udc resta su Caldarelli, magari anche in altri assessorati. Per Forza Italia sicuro Riccardo Sacchi (turismo e festival). Sul fronte delle municipalizzate, in pole per l’Apm c’è l’avvocato Gianluca Micucci Cecchi, capolista della civica di Parcaroli.
Zoff, Gentile, Cabrini,Scirea Causio, Cuccureddu
Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Cappellini, Suarez, Corso
Je servirebbe una de quelle tommolette de Cherubini per caccià li nùmmiri jjusti...
Quando ci sono di mezzo le poltrone bianchi e rossi sono tutti uguali
Routine routine banale routine, niente di particolare ne' di trascendentale! Banale routine!
A Senigallia ha vinto il centro destra con il ballottaggio di questo fine settimana e il neo sindaco ha già annunciato la giunta.
Il sindaco con meno autorità della storia... Ci sarà da ridere (per non piangere)
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Eh, sembra facile fare un buon caffè . . .
Come volevasi dimostrare sono gia’ cominciate le baruffe tra d loro,per la spartizione dei posti ! Troppi galli a canta’ non fara’ mai giorno !
Porta pazienza, caro sindaco Parcaroli: quando si tratta di poltrone tutti diventano come i 5 Stelle. Hanno dimenticato che senza di te starebbero ad abbaiare alla luna del PD.
Lasciatelo lavorare in pace, lo abbiamo eletto a stramaggioranza.
Parcaroli, avresti dovuto farti da tempo,tra l’accettazione e l’incoronazione ,una semplice domanda: ” Ma sta banda di barbari chi sono?”.Sembra di assistere ad un matrimonio per procura tra un extramaceratese e uno stuolo di zitelle locali.
Come nostra diffusa consuetudine gli scontri più accaniti avvengono sui progetti,sempre per tale motivo all’avanguardia
Non perdete tempo, fate aprire gli asili di sabato.
Questi sono problemi.
che tristezza e delusione vedere questi neo-politicanti litigare per la poltrona!!!!!
Allora è proprio vero che non esistono differenze alcune quando ci sono le spartizioni di poltrone.
Peccato perchè speravo di aver trovato una strada illuminata dopo il lungo sentiero contorto nel bosco che abbiamo attraversato condotti da Carancini.
Mentre il centrodestra litigava sul candidato sindaco e Ricotta si stava leccando i baffi, è intervenuta la Madonna, patrona di Macerata, e ha ispirato qualcuno e presentare Sandro Parcaroli. Dopo di che il PD, i suoi sodali e chi dal centrodestra si era spostato a Sinistra per trovare un nuovo collocameto, hanno ricevuto dalla Madonna un calcio sotto i denti.
Sembra che i vincitori abbiano dimenticato che Sandro Parcaroli sia stato il vero vincitore dello scontro. Ripeto: senza di lui tutti i partiti e i gruppi del centrodestra starebbero ad abbaiare alla luna di Ricotta. Adesso, per favore, lasciatelo decidere in base alle sue valutazioni. Dicevo ad un amico della Lega che voleva convincermi che occorreva preferire votare uno con la tessera invece che uno senza tessera, che se quello della Lega era un inadeguato, la tessera non lo faceva diventare adeguato. Lasciamo quindi permettere al sindaco Parcaroli di fare la sua giunta, sostenuta da tutto il Centrodestra. La verità è che dobbiamo mangiare questa minestra, in quanto i partiti e i gruppi non esistono più come partiti di base. Ricordo che il PCI di Corridonia aveva oltre 350 iscritti e che alle assemblee ne arrivavano oltre 200. Quindi, pazienza e fiducia. Lasciamo al sindaco Parcaroli di farsi le ossa e sperimentare se gli uomini della sua giunta siano all’altezza del compito. Sarà lui a rendersene conto. Forse non avete capito che in Italia sta venendo avanti qualcosa di nuovo, con un elettorato che sta mettendo da parte i partitit?..
In fondo sono passate appena due settimane e ha già indicato due nomi, non mi sembra poco…
Inoltre aveva detto che necessitava di studiare per fare il sindaco, dategli tempo