I candidati sindaco di Macerata: da sinistra Roberto Cherubini, Alberto Cicarè, Gabriele Micarelli, Sandro Parcaroli e Narciso Ricotta
di Luca Patrassi e Federica Nardi
Affluenza di sei punti in più a Macerata per le elezioni comunali rispetto al 2015. I commenti a caldo dei cinque candidati sindaco della città. A votare, tra ieri e oggi, è andato il 65,35% degli aventi diritto. I risultati si sapranno domani, con lo spoglio che inizia alle 9. L’eventuale ballottaggio è fissato per il 4 e 5 ottobre.
Attendista, ma tendente all’ottimismo, l’analisi del candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta: «Mancano poche ore per conoscere il risultato delle regionali ed è bene attendere i dati ufficiali prima di commentare gli exit poll. L’aumento di sette punti della percentuale dei votanti per le comunali testimonia invece del fatto che siamo riusciti a coinvolgere i cittadini ed appassionarli a questa campagna elettorale, la partecipazione è sempre un fatto positivo. Quale possa essere l’esito di questo incremento dei votanti, in un senso o nell’altro, lo vedremo domani». La sua sensazione? «La mia sensazione è positiva. C’è sempre differenza tra una elezione e l’altra, tra le Regionali e le Comunali, dipende dalle persone. Alle scorse elezioni alle Europee il centrodestra ottenne percentuali alte ma poi perse tutti gli scontri in ambito locale. Contano le persone».
Il punto di vista del candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli: «I sei punti percentuali in più di affluenza rispetto a cinque anni fa credo che siano sintomo del fatto che i maceratesi abbiano voglia di cambiare e di dare una svolta alla città; una partecipazione che aumenta e che dimostra la voglia di rinnovamento – ha detto il candidato sindaco Sandro Parcaroli -. Esprimo soddisfazione sui primi exit poll che danno favorito il candidato governatore Francesco Acquaroli: i marchigiani, dopo anni, hanno mostrato la loro volontà di cambiamento. Proprio in virtù di questo mi auguro un ottimo risultato per le comunali perché il ponte tra la nostra città e la Regione è fondamentale per camminare tutti verso la stessa direzione».
Roberto Cherubini (Movimento 5 stelle), sperava «di più. Ma bene. Il voto è talmente importante che dovrebbero andarci tutti quelli che possono. Anche se è un dato in crescita penso che il 35% delle persone che non votano è un’enormità». Alberto Cicarè (Strada Comune, Potere al popolo), si spiega l’aumento di affluenza come «un probabile segno della necessità sentita dalla popolazione di un cambiamento. Da una parte e dall’altra dei due grossi schieramenti (centrodestra e centrosinistra, ndr), c’è la sensazione dell’importanza di questo momento. Questo avrà portato anche un’affluenza più elevata. Noi speriamo di aver contribuito ad aumentare l’affluenza, portando al voto qualcuno che magari era disilluso dalla politica e diversamente se ne starebbe stato a casa. Spero – aggiunge -, che almeno una parte di questa maggiore affluenza possa arrivare a noi per aver interessato gli elettori con quello che abbiamo detto». Gabriele Micarelli (Macerata Lavora), lo vede come un segno positivo: «È quello che abbiamo chiesto: di partecipare al voto. Spero che non sia un traino del voto alla Regione ma un sentire dei maceratesi che si prendono questa responsabilità di affidare le chiavi a qualcuno che scelgono loro. Penso che in ogni caso quella percentuale in più vada più a destra che a me. Se anche poi fosse l’1% per noi sarei felicissimo anche se sono consapevole che è difficile. Prima c’è da scardinare un sistema di 500 e passa candidati consiglieri. Continuerò a lavorare per far passare questo messaggio: non si può andare a votare con tutti questi candidati al Consiglio». Per chi sono i tanti voti in più secondo Micarelli? «Ho visto molta partecipazione quando andava Parcaroli nei quartieri. A essere scientifici, è per loro».
Comunali, l’affluenza cresce: 65,35%, sei punti in più rispetto al 2015
Che ansia
in altri luoghi hanno fatto insieme lo spoglio, a Senigallia dove si eleggeva il sindaco....già uno dei candidati è avanti, Volpini...., in Puglia sanno già chi è stato eletto presidente di Regione
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Mi permetto, a proposito di numeri di affluenza alle regionali, di segnalare (cfr. internet) che ogni volta che l’elettore ha votato per due giorni ( un giorno e mezzo) come questa volta, il trend si è immediatamente alzato dal 60 al 65\67 per cento.