Sandro Parcaroli oggi pomeriggio in piazza Vittorio Veneto per la chiusura della campagna elettorale. A suo sostegno è intervenuto Francesco Acqauroli, candidato governatore del centrodestra
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Centrodestra schierato stasera in piazza San Giovanni per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Sandro Parcaroli. Mascherine e distanziamento in una piazza che ha visto circa trecento spettatori, centrodestra unito, ma Lega particolarmente attiva quanto a scenografie tra bandiere, mascherine “griffate” e t-shirt. Sul palco con Sandro Parcaroli c’erano appunto tutti gli esponenti del centrodestra cittadino e il candidato governatore Francesco Acquaroli .
«Un saluto e un ringraziamento per tutto quello che avete fatto in questo lasso di tempo: campagna elettorale anomala ai tempi della pandemia e in estate, ma con una grande voglia di cambiamento che ci spinge a immaginare che accadrà qualcosa di straordinario, opportunità da cogliere davanti a noi, opportunità fatte dai giovani, dagli imprenditori dalle famiglie, dai valori che sono le radici della nostra cultura. Si vota anche un modello di vita e per dare speranza e a chi verrà dopo di noi» ha detto Acquaroli.
Poi il microfono è passato ai rappresentanti dei vari partiti. Ha iniziato Andrea Marchiori che ha presentato uomini e contenuti della Lega: «non è un’alleanza di comodo, è una coalizione nata in cinque anni di opposizione, lo abbiamo fatto per rilanciare una città bloccata dal centrosinistra. Rappresentiamo la Macerata vera che non ha paura di guardare al futuro, lo dobbiamo a tutti quelli che si sono impegnati in questi percorsi». Dalla Lega a Fratelli D’Italia con Paolo Renna: «Ho la fortuna di stare in una squadra unita e orgogliosa dei simboli che porta, non dobbiamo nasconderci dietro liste civiche farlocche come hanno fatto altri. Abbiamo sempre lavorato per la città in questi cinque anni, la sinistra parla di famiglia, di sicurezza ma questi temi non li ha mai affrontati. Oggi dobbiamo fare uno sforzo: noi ci mettiamo la faccia, voi il voto. L’aria è cambiata a Macerata grazie a chi come Parcaroli non va in giro ad insultare gli altri, è forte delle sue idee e tanto basta. Noi partiamo da una grande lista che è quella di Fratelli d’Italia, siamo fieri di essere liberi, coraggiosi e maceratesi».
Arriva Forza Italia con il capolista Riccardo Sacchi: «Dobbiamo cambiare pagina. In questi ultimi anni Macerata ha vissuto un costante degrado, siamo scesi nella classifica delle città con la migliore qualità della vita, siamo saliti sul podio nella classifica dei reati legati allo spaccio di droga. Otto milioni di euro buttati via dalla giunta Carancini con investimenti e azioni sbagliati , delle piscine al parcheggio passando per le piscine. Sento invece di ringraziare il questore Pignataro e le forze dell’ordine per il lavoro fatto in città. “Noi abbiamo un sogno che facciamo tutte le sere: Ricotta consigliere”» è stata la battuta finale citando Barbara Antolini. L’Udc è salita sul palco con il coordinatore cittadino Paolo Cotognini: «Rappresentiamo il centro, la città che ha voglia di costruire un futuro degno di una capoluogo di provincia. Siamo pronti al cambiamento a partire dal programma realizzato e condiviso con tutta la squadra, siamo pronti a governare il cambiamento dei prossimi dieci anni. Vogliamo lottare contro questo degrado per riconquistare abitanti e il ruolo che Macerata merita».
E’ invece Mattia Orioli a presentare lista e contenuti del Nuovo Cdu: «Sono venuto con una piccola delegazione perché i miei sono alla ricerca di voti. Vogliamo tornare grandi dopo 30 anni di disastri nel centro e nelle periferie: è un disastro, manca l’essenziale, sono mancate le opere infrastrutturali iniziando dall’intervallava. Abbiamo un turismo che non crea economia. In questa piazza stasera non c’è solo il centrodestra, c’è l’alternativa per far ripartire la città, pronti alla battaglia per liberare Macerata dall’immobilismo e darle visione e futuro». Deborah Pantana rappresenta i Civici per il Popolo della famiglia: «Siamo gli ultimi l’ultima lista arrivata, ma come diceva qualcuno beati gli ultimi perché saranno i primi. Il cambiamento stavolta è possibile, è vicino. Abbiamo parlato con tutti e chiesto loro di darci fiducia. Ora il lavoro da fare è mandare a votare gli indecisi». Infine è Gianluca Micucci Cecchi a presentare la lista civica legata a Parcaroli: «Vogliamo metterci la nostra faccia, abbiamo subito attacchi di ogni genere . Ho girato tutte le zone di Macerata, abbiamo incontrato tanta gente, abbiamo ascoltato tanta gente ,c’è una forte voglia di cambiamento. Ringrazio quanti si sono messi in gioco per creare un sogno e realizzarlo: la città dove ameremo vivere e lavorare».
Infine il palco è rimasto al candidato sindaco Sandro Parcaroli con i rappresentanti delle varie liste della coalizione di centrodestra. «Vedere questa piazza piena mi dà grande gioia ma anche tristezza, fino alle 14 sono andato in giro ed ora non potrò più farlo fino alle elezioni e questo mi mancherà. Ho pensato molto prima di candidarmi, ora guardandovi ne sono convinto, voglio diventare il sindaco, voglio essere il sindaco. Ogni sera per due mesi prima di andare a dormire mi risuonavano le parole che ho ascoltato dai chi ho incontrato: vogliamo un cambiamento. Vengo da un altro mondo, non parlo il politichese, io però lavoro e so che porterò questa città sul tetto d’Europa, Macerata deve tornare a vivere come era venti, trenta anni fa, non più sola, non più deserta. Voglio essere sindaco subito, non voglio aspettare.
Nel mio programma ci sono tante idee, ma quando parliamo di futuro solo Sandro Parcaroli ha le idee e la concretezza per fare di Macerata una città del futuro. Non sarò un sindaco in ufficio, lo sarò in giro tra i cittadini. Insieme dobbiamo ripartire, per noi, per gli anziani, per i figli. Dobbiamo riprenderci questa città, sta passando l’ultimo treno, quello che arriva dall’Europa carico di fondi. Noi siamo pronti con i progetti giusti per rilanciare la città. Fondi su tematiche precise, spero che non diano contentini inutili a tutti, come hanno fatto al Governo e a Macerata, senza un’idea di futuro. Lavorerò in sinergia con Francesco Acquaroli in Regione, farò quello che Carancini non ha mai fatto con Ceriscioli per Macerata. Lavorerò per il riequilibrio delle vallate del Chienti e del Potenza, lavorerò per il nuovo ospedale, lavorerò per il sociale, dobbiamo amare il nostro prossimo, dobbiamo amare chi ci fa del bene, come fa il personale sanitario, in particolare durante il Covid».
Il rush finale di Parcaroli: «Tutto quello che farò sarà trasparente e accessibile a tutti, i maceratesi sapranno sempre e ovunque quello che farò con la mia giunta, voglio un Comune aperto. Sono contento di fare il sindaco, la mia vita è verso di voi. Faremo il cambiamento». Infine il saluto del parlamentare della Lega Tullio Patassini. Il guizzo finale di Sandro Parcaroli che chiude da dove era partito all’inizio della campagna elettorale: «Ho ricevuto un grande aiuto dalla mia famiglia, grazie». Emozione e commozione generali che hanno coinvolto anche il figlio Stefano che è salito sul palco, chiamato dal padre, per ringraziare tutti.
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VISITA ALLA RAINBOW – «Iginio Straffi è un maceratese come me e inseguendo i suoi sogni ha dato vita a una grande azienda marchigiana. In lui mi sono subito ritrovato proprio per la nostra stessa visione del futuro, la nostra capacità imprenditoriale e perché entrami abbiamo la mente proiettata verso il mondo senza però dimenticare mai dove siamo nati e il valore del nostro territorio». Così Sandro Parcaroli, attraverso una nota, racconta la visita a Iginio Straffi, fondatore delle Winx, nella sede della Rainbow, a Loreto. «Macerata ha bisogno di imprenditori come lui che però non devono rappresentare solo dei semplici finanziatori pronti a mettere mano al portafoglio ma persone con le quali condividere insieme un progetto di città a misura di giovani, famiglie, persone fragili e lavoratori – ha continuato il candidato sindaco, accompagnato da Marco Bravi (candidato consigliere di Fdi) -. Insieme a Straffi abbiamo analizzato alcuni progetti che sono dei punti fondamentali del mio programma e di quello della coalizione di centrodestra come quello della realizzazione di una scuola di alta formazione a Macerata grazie alla quale potremmo riscoprire mestieri antichi ma anche moderni – penso a esempio a una scuola di fumetto o di cartoni animati – e quello che riguarda l’industria dell’informazione che vedrà la luce a Valleverde. Lì costruiremo un polo dell’informazione e della creatività e chi meglio di un’azienda come la Rainbow può avere know how ed esperienza da investire in questo settore; una realtà che ha fatto della creazione e dei contenuti digitali il suo valore aggiunto».
«E poi le risorse umane e il valore delle persone senza i quali non saremmo nessuno – ha aggiunto Parcaroli -; collaboratori che sono una seconda famiglia e sui quali investiamo giorno dopo giorno con servizi dedicati. Infine i rapporti con l’estero e soprattutto con l’Oriente così legato alla città di Macerata: una vocazione che parte da Padre Matteo Ricci e arriva fino all’Istituto Confucio passando per le tante personalità maceratesi che hanno lavorato in Oriente. «Con Straffi abbiamo lo stesso desiderio di volare alto e di far tornare Macerata, che ormai per troppo tempo si è mossa nella mediocrità, a essere un’eccellenza e un punto di forza di tutto il territorio – ha concluso Parcaroli -. Ringrazio il patron della Rainbow per l’apprezzamento che ha mostrato verso i progetti che abbiamo pensato con la coalizione e l’augurio è ovviamente che lui, ma anche molti altri imprenditori, tornino a vedere in Macerata un modello non solo regionale ma anche nazionale e internazionale sul quale investire. Il lavoro che inizierà subito dopo le elezioni sarà indirizzato proprio a questo e la nostra città potrà finalmente respirare l’aria del rinnovamento e del cambiamento guardando al futuro e dimenticando la decadenza nella quale è stata portata da chi non è riuscito a guardare oltre il proprio naso».
... e poi alla conquista della champions league!
Si è confuso voleva dire "vi porterò sul tetto del Medstore
Si è confuso voleva dire "vi porterò sul tetto del Medstore"
Ma l'allenamenti tutti li jorni? La preparazió quando inizia? Dopo facete pure la Coppa Intercontinentale?
Ai pistacóppi li porta "su li cóppi", giustamente! Ma cala jó da 'ssu pajà'!!!
Sandrino compraci Messi
E dopo chi ci fa scendere ??!!
Con pillon? Al massimo in fondo allEuropa?
Ma per piacere!
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Un popolo in Lotta,si al buffet di Vere Italie!Quando c’è da magnà…..E per finire Karaoke in Piazza C.B.!Ma chi gli cura la campagna elettorale?Briatore?Da Città di Maria a Billionaire è un attimo basta mettere lo champagne nelle acquasantiere!Il Vescovo aveva previsto anche Questo?
mmm. che brutto effetto fanno questi commenti. Evidentemente ciò che ha fatto il PD è piaciuto loro.
Grande Sandro Parcaroli! Ottima la collaborazione con Straffi! Per cambiare rotta ci vogliono queste persone. Dopo oltre 30 anni di sinistrati è ora di Libertà. Speriamo di festeggiare già da martedì prossimo
caro Raffaele Pallotto, la mentalità degli eredi del glorioso PCI, ossia il PD, è rimasta “statalista”, nel senso che deve essere lo Stato a soddisfare tutti i tuoi bisogni, anche quelli più discutibili, fatti passare per “diritti individuali” di una civiltà avanzata (che diventa simile ad un branco animale da gestire collettivamente). Infatti, ricordavo che gli imprenditori erano visti come padroni che sfruttavano gli operai.
Oggi ci accorgiamo che lo Stato è finito, mandato avanti da teorici marxisti e da incompetenti venditori di sogni-incubi. Basta il referendum in atto… Quello del SI’, che voteremo NO.
Quindi l’apprezzamento tuo per Straffi e Parcaroli ha un senso: gli imprenditori medi, piccoli, gli artigiani, i negozianti, gli agricoltori, e così via, saranno chiamati a salvare noi e i nostri figli. Che la politica del centrodestra dovrà favorire nelle forme che sappiamo.
Parcaroli, come Straffi, sono dei sognatori, non dei visionari. La “visione” è solo una proiezione della mente all’esterno che guarda verso l’interno. Il sogno è come un bel mosaico, che hai davanti e che dovrai poi costruire con dei tasselli. Ora Parcaroli sogna una Macerata che va verso il futuro come il noto quadro di Pannaggi del rapimento d’Europa, o rombante come il “treno”. Non riuscirà a fare tutto. Ma, da persona pratica e concreta, non si sarebbe mai sognato di fare un progetto intervallivo passando con i tunnel sotto Le Fosse, le Vergini, verso Valleverde. L'”incompiuta” ha lasciato rovine e responsabili, che i Maceratesi hanno continuato a votare. Invece il progetto su Valleverde sarà realizzabile, poichè è un sogno che Parcaroli, Straffi e altri sognatori potranno concretizzare.
La Libertà l’abbiamo conquistata il 25 Aprile 1945 dalla dittatura fascista di Mussolini(Di cui qualcuno a destra ne vuol esaltare chissà quali magnificenze mai avvenute in quel periodo),da allora siamo vissuti in Democrazia(per chi non lo ricordasse)e con Libere Elezioni abbiamo scelto i nostri Governanti e tutti hanno potuto esprimersi associarsi sindacalizzarsi leggere o scrivere in Libertà senza ritrovarsi appesi a qualche lampione.Martedi potrà festeggiare tranquillamente,mentre io a prescindere da chiunque verrà eletto lo farò tra cinque anni se il suo lavoro sarà stato positivo per la Città o la Regione che sia!