Sandro Parcaroli e Antonio Tajani
di Luca Patrassi (foto Andrea Petinari)
Quarto appuntamento a Macerata, come ha ricordato il commissario regionale degli azzurri Francesco Battistoni, per il vicepresidente di Forza Italia ed ex commissario europeo Antonio Tajani. Incontro oggi pomeriggio nel cortile del ristorante Vere Italie per gli ultimi appelli in vista del voto e per ribadire protagonisti e contenuti della proposta elettorale di Forza Italia. Tajani ha sottolineato quello che oggi sono le Marche indicando la strada da seguire per il prossimo futuro: «E’ in vigore un sistema clientelare in base al quale fai carriera nei vari campi se hai la tessera del Pd. Noi vogliamo cambiare la mentalità, il modo di governare. Non un sindaco, al posto di un altro, non un governatore al posto di un altro. I partiti sono al servizio dei cittadini e delle istituzioni per dare speranza e prospettiva ai giovani, per abbattere la pressione fiscale anche quella locale, per rilanciare settori vitali come l’industria, l’artigianato, il turismo.
Antonio Tajani
Meno tasse, come invita a fare l’Ocse, per permettere alle imprese di produrre e di creare lavoro: per farlo occorre meno burocrazia a tutti i livelli. I fondi del Mes vanno chiesti e investiti nella sanità di prossimità e nelle scuole. Bisogna lavorare per la competitività e per le infrastrutture. La nostra politica è a sostegno delle imprese, per essere competitive devono essere messo in grado di operare senza trovare la concorrenza sleale della Cina o del Sud America, devono essere aiutate nell’esplorazione di nuovi mercati. La rete portuale marchigiana non è all’altezza, l’alta velocità non esiste: senza infrastrutture le imprese non reggono il confronto e non possono creare lavoro. Le Marche erano una delle grandi regioni produttive italiane, ora marciano verso la decrescita. Non servono a nulla le politiche di questo governo, il bonus turismo è stato un flop, il bonus per i monopattini o per le bici non serve a nulla. Rivendichiamo con forza il nostro programma per il mondo produttivo e chiediamo di poter guidare questo settore dopo le elezioni». Tajani si rivolge poi al candidato sindaco Sandro Parcaroli: «La nostra sarà una filiera, da Macerata a Bruxelles passando per Ancona e Roma: lavoreremo insieme sui progetti. Lo faremo insieme, non siamo venuti a fare passerella. Noi abbiamo sempre avuto a cuore le popolazioni terremotate, non siamo venuti a fare passerella come gli altri. Abbiamo sostenuto la ricostruzione con i fondi europei prima, io stesso ho devoluto alcuni premi ricevuti, non abbiamo mai mollato la presa sui problemi delle aree terremotate. Altra questione è la realizzazione delle infrastrutture digitali, senza di esse è come lasciare i territorio senza acqua e luce. Abbiamo delle liste elettorali competitive e pronte ad andare al governo».
Antonio Tajani, Riccardo Sacchi e Francesco Battistoni
Riccardo Sacchi, coordinatore provinciale degli azzurri, evidenzia quello che reputa il malgoverno maceratese del centrosinistra: «In dieci anni siamo passati dall’ottavo posto nella classifica nazionale della qualità della vita ad oltre il trentesimo, siamo però terzi nella classifica nazionale dei reati legati allo spaccio della droga, settimi in quella delle associazioni per delinquere. Numeri impressionanti, i valori immobiliari negli ultimi anni a Macerata sono diminuiti del 35%, il doppio rispetto alla media delle Marche. Il Comune ha buttato al vento in questi anni 8 milioni (tra piscine, acquisto ex Park Sì e contenzioso sulla Nuova Via Trento) , una cifra colossale se rapportata al suo bilancio». Il senatore Francesco Battistoni ha sottolineato la necessità di un cambiamento dopo i decenni di centrosinistra «che ha bloccato la Regione». Infine Sandro Parcaroli: «Si profila l’opportunità storica di andare al governo di Macerata e delle Marche. Io non volo basso e voglio portare Macerata verso il futuro con progetti realizzabili e capaci di attrarre risorse e portare lavoro. Sono amico di Acquaroli, con lui andrò in Regione per Macerata, cosa che non ho mai visto fare a Carancini con Ceriscioli. “Macerata verso il futuro”: ho pronto un contenitore vuoto, lo riempirò con 300 pagine di cose che farò se sarò eletto. Ho fatto anche le copie per il mio competitor Ricotta, ma sono tutte pagine del suo programma in cui è scritto: “perchè non lo hai fatto finora? Cinque anni fa, dieci anni fa?». Tra i presenti, oltre al coordinatore comunale Michele Bacchi, i candidati consiglieri regionali Raffaele Delle Fave, Sabrina Baiocco, Tamara Tordini e Nicoletta Governatori.
Ultima, ma non ultima per il popolo degli azzurri, la telefonata di Silvio Berlusconi durante la convention elettorale di Fabrizio Ciarapica ieri sera al ristorante Officina di Civitanova: il presidente – come sottolinea il candidato di Fi alle regionali Ciarapica – «si è informato sull’andamento della campagna elettorale a Civitanova e ha voluto parlare con me e farmi gli auguri di una piena vittoria. Ringrazio il presidente Berlusconi per l’attenzione e la sensibilità dimostrate ancora una volta nei miei confronti. Insieme possiamo vincere».
Antonio Tajani a Civitanova «Senza Forza Italia non si vince In Giunta noi garanzia di stabilità»
Sandro Parcaroli
Antonio Tajani a Civitanova «Senza Forza Italia non si vince In Giunta noi garanzia di stabilità»
Stefano Parcaroli, figlio di Sandro
Non so com'è quando ci sono le lezioni tutti si ricordano dei disagi disastri dopo le votazioni si dimenticano di tutto
tutti promettono di fare mare e monti e poi una volta seduti si scordano delle promesse fatte
Non so com'è quando ci sono le elezioni tutti si ricordano dei disagi disastri dopo le votazioni si dimenticano di tutto
Tajani....Colui che voleva la armonizzazione fiscale in UE ... Ahahahah....
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È vero Arragoni. Pensa però che i politici di sinistra non sanno neanche che qui abbiamo avuto disagi e disastri……!!!
Riccardo Sacchi padrino di Ciarapica a Belforte dove ha presentato il suo pacco delle tante proposte sulla ricostruzione è incredibile come la pentola piena d’oro alla base dell’arcobaleno.L’ultima dimostrazione di un Ciarapica in fuga per Ancona sta in un articolo proprio qui su CM dove si scrive di una raccolta di firme da protocollare ( sono già un centinaio ) perché il sindaco non sente nessuno e sta lasciando Corso Umberto I, via principale e centrale e più frequentata della città in un letamaio. Giusto Sacchi, è questa gente qui che Forza Italia vuole in Regione. Berlusconi, ancora convalescente dopo essere stato malissimo come da lui affermato, una delle prime cose che avrebbe fatto è telefonare a Ciarapica e intavolare una lunga telefonata dove si sarebbe informato di tutta la campagna. Nell’articolo non se ne parlava ma ciò non toglie che non sia vero.Immagino che il Berlusca si stia ancora chiedendo: ” Ma chi c…è sto Ciarapica che qualche giorno fa stava con Salvini e adesso sta con me?”.