di Enrico Maria Scattolini
FARE PRESTO! (+) Mi permetto di ribadire il mio invito al sollecito potenziamento della linea di punta, espresso nella scorsa edizione di “Somma Algebrica” (leggi l’articolo).
A MEDIO RAGGIO gli obiettivi della società sarebbero di assoluto interesse (+): il rientro di Kouko dall’Olbia e l’arrivo di Infantino dal Matera.
MA BISOGNA far presto, per mettere intanto una toppa (+).
IL DOPPIO TURNO CASALINGO, che avrebbe dovuto rilanciare in classifica la Maceratese dopo la scoppola dei tre punti di penalizzazione, si e’ trasformato in un clamoroso flop (—).
LA SCONFITTA DI IERI CONTRO IL SUDTIROL (-), che aveva racimolato la miseria di due pareggi prima della gara dell’Helvia Recina, non concede più ulteriori riflessioni in attesa della riapertura 2017 del mercato. Pur con tutti gli innegabili rischi di un’attività limitata soltanto agli “svincolati”.
E’ DOCUMENTATO DALLO SCORE DELLA PARTITA che finalmente un attaccante (Petrilli) è andato a bersaglio, ma altrettanto che, salvo un paio di conclusioni finali del medesimo e di Palmieri, è risultato al solito modesto il contributo offensivo all’economia della squadra (-).
IN PIU’ E’ SOPRAGGIUNTO L’INFORTUNIO DI COLOMBI (-). Non se ne conosce ancora l’entità, ma dovrebbe trattarsi di una sublussazione alla spalla destra. Che potrebbe non essere cosa da poco.
E NON ESISTONO sostituti di ruolo a disposizione di Giunti (-).
SITUAZIONE D’EMERGENZA (-) che incide in un frangente di campionato fra i più delicati.
IN PROGRAMMA INFATTI SEI INCONTRI, prima della riapertura delle liste di trasferimento. Di cui tre a casa in rapida successione: Santarcangelo (autentica bestia nera dei biancorossi) domenica prossima, il recupero con il Lumezzane il mercoledì successivo ed infine l’Albinoleffe al principio della svolta del calendario.
DURISSIME LE TRASFERTE che li intervallano: a metà settimana lo scontro diretto di Teramo; a seguire l’improponibile impegno di Venezia ed a concludere il derby di San Benedetto del Tronto.
DA SOTTOLINEARE che la Rata scenderà al “Bonolis” teramano in condizioni di assoluta emergenza (-). Per le concomitanti assenze degli squalificati Quadri e Petrilli, quella molto probabile dell’incidentato Colombi e pure il possibile forfait di Malaccari, in condizioni fisiche non perfette per una botta accusata con il Sudtirol.
UNICI CHIARORI (+) saranno il rientro di Gattari e, forse, l’esordio a tutto respiro di Cannoni, l’ultimo arrivato che Giunti descrive come “centrocampista avanzato di adeguato livello”.
HA ALLORA SENSO attendere gennaio?
INTERROGATIVO che avrei voluto sottoporre alla nuova proprietà, se fosse stata presente alla conferenza stampa del dopo match (-).
HA FATTO CAPOLINO SOLO L’AVVOCATO BARGAGNA (+), probabilmente per verificare la presenza dei suoi colleghi di staff. Ciò fatto, con esito negativo, ha salutato i cronisti con la consueta cortesia e se n’è andato.
INEVITABILE, PER ANTICA MILITANZA, M’E’ VENUTO L’ACCOSTAMENTO con la dottoressa Tardella. Sempre presente in trincea anche – soprattutto!!! – nelle circostanze più complicate (+).
MA LEI ERA LONTANA, nel gelo di Agnone: con la sua nuova fiamma (la Recanatese). A confidare sino all’ultimo in un’incredibile vittoria ed alfine ad accontentarsi di un importante pareggio.
L’ASSENZA DI INTERLOCUTORI ha autorizzato questa mia personale considerazione(+).
L’ORGANIGRAMMA DELLA MACERATESE, curato con meticolosa attenzione dal presidente Spalletta (+), attribuisce particolare spessore al settore tecnico. Al confine con la ridondanza. Il vertice Loschiavo/Benassi è di alto livello (+): quindi, a mio parere, dotato di profonda conoscenza dei segreti di mercato e relativi…aggregati.
QUINDI SICURAMENTE IDONEO (+) a fare l’operazione giusta pur sotto pressione. Nel senso di azzeccare il (i) rinforzo (i) adatto (i) nonostante la limitatezza dell’offerta. Oggettivamente condizionata da quanto suesposto e pertanto difficile.
MA ANCHE LA SQUADRA DEVE METTERCI DEL SUO (+). Iniziando, ad esempio, dal modulo tattico.
M’E’ CAPITATO, la settimana scorsa, di esprimere dubbi (-) sull’opportunità del 3-5-2. Negli ultimi tempi indifferentemente applicato sia contro i big e comunque in trasferta, sia all’Helvia Recina con avversari di qualità modeste.
PURE IL SUDTIROL, come prima il Forlì, ne ha tratto beneficio (-). Per la notevole ossigenazione fruita a centrocampo – basso il baricentro biancorosso, anche per la sua costituzionale fragilità d’interdizione – e la penuria offensiva avversaria.
LO HA CANDIDAMENTE RICONOSCIUTO (+) lo stesso allenatore altoatesino. Che ha anche ammesso: «La mia squadra si è trovata in difficoltà quando i biancorossi, nel secondo tempo, hanno cambiato organizzazione».
PER LA PRECISIONE, ciò è accaduto intorno al quarto d’ora della ripresa. La migrazione in un 4-3-3 che ha permesso a Petrilli di alzarsi sulla fascia destra (-), in pendant con Turchetta in quella mancina, con Malaccari di protezione alle sue spalle.
LIMITI D’ATTACCO E DISCONTINUITA’ (giustamente lamentata da Giunti nelle interviste di fine gara) hanno tolto concretezza ai biancorossi (-).
OLTRE AD UN PAIO D’INTERVENTI (+) del portiere ospite sui tiri finali di Petrilli e Palmieri. Per altro con la Maceratese in vantaggio numerico per la precedente espulsione di Sarzi Puttini.
A CONFERMA DI UN’ALTERNANZA DI EPISODI – notoriamente fondamentali nel calcio di oggi – favorevole al Sudtirol. Come ampiamente dimostrato, poco prima dell’intervallo, dall’incrocio dei pali colpito da Quadri. Calcio terminale di quella che sarebbe risultata la migliore azione della Rata.
INDISCUTIBILE L’IMPEGNO CORALE DEI GIOCATORI (+) …Però non allo stremo che l’esigenza di recupero avrebbe imposto…
HO L’IMPRESSIONE (-) che la …filosofia dell’attesa, connaturata al 3-5-2, tenda un po’ a soffocare la rabbia agonistica della Rata nei momenti in cui la forza della disperazione dovrebbe invece prevalere.
ATTEGGIAMENTO CRITICATO, sia pure fra i denti, in alto loco.
INFINE IL PUBBLICO. Compatta la “Curva Just” nell’appoggio sonoro alla Maceratese (+); scarsa invece l’affluenza allo stadio (-). Meno di mille spettatori, nonostante il ritorno al classico orario del primo pomeriggio. Non si va da nessuna parte, con questo andazzo.
NEL MENTRE HA REALIZZATO LA SUA PROMESSA (+) Alessandro Chiaraluce, il noto supporter osimano d’antico pelo ma d’immutata passione. La Rata è ritornata finalmente ad indossare le maglie biancorosse a strisce verticali, dal medesimo generosamente donate. Peccato che non abbiano risolto il problema dell’astenia casalinga,”Il tempo per riprovarci non mancherà”, s’è consolato Chiaraluce. Sempre ottimista.
NUOVO ANCHE LO SPEAKER DELL’HELVIA RECINA. Ed anche bravo (+), Enrico Cerquetella. Ma una sola volta la sua voce è volata alta. Quando ha informato che il pareggio biancorosso era stato segnato da Petrilli, sottolineandolo con un entusiasmo pari alla soddisfazione. Come se avesse intuito che non avrebbe avuto altre occasioni per il bis.
I biglietti per Teramo – Maceratese
Ai tifosi biancorossi verrà riservata, in occasione del match infrasettimanale di campionato in programma mercoledì 7 dicembre, alle 14,30, la curva Nord dello stadio Gaetano Bonolis (dove nell’ultimo torneo di serie D la Maceratese colse un utilissimo 1-0 a firma di D’Antoni ai danni del San Nicolò), della capienza di 938 posti. L’accesso allo stadio è riservato ai soli possessori della tessera del tifoso. Il costo del biglietto è fissato a 8,50 euro, oltre il diritto di prevendita. Da zero a 13 anni il biglietto d’ingresso è di 0,50 euro (+ diritti prevendita). Per le donne, gli over 65 ed under 17 il costo è di 6 euro (+ diritto prevendita). I biglietti sono acquistabili nel circuito Bookingshow. Il Teramo aderisce al programma “Porta un amico / due amici allo stadio”. I punti vendita dei tagliandi per la gara di Teramo, in provincia di Macerata, sono: Casa della Musica, corso Umberto I 103, Civitanova. Primavisione Macerata s.n.c. , via Roma 125/127, Macerata. Edicola della stazione di Compagnucci Fabrizio, piazza XXV Aprile 11, Macerata. Tabaccheria Quarchioni Mauro, corso Costituzione 1, Monte San Giusto. Europoste di Biscontini Giorgia, via Bartolomeo Eustachio 13, San Severino.
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HELVIO DI RICINO
La partita
Ero stato facile profeta. La rata, scarsa dal punto di vista tecnico, riesce a ottenere maggiori risultati fuori casa perchè è ben organizzata e se ci scappa il gol arriva anche la vittoria.
In casa, dove bisogna imporre il gioco, i limiti vengono al pettine e non riusciamo a fare gioco.
Due partite che avrebbero potuto rilanciare la rata sono stata il più grande flop.
Enrico ha ragione, bisogna intervenire subito e a gennaio, altrimenti sarà troppo tardi.
Non abbiamo perso per colpa dell’arbitro ma sicuramente dare 2 minuti di recupero con un corner da tirare con 6 sostituzioni (e non 4), due infortuni, ammonizione del portiere per perdita di tempo mi sa di portata per il c…
Teramo
Sarà più dura del solito con due assenze sicure per squalifica e con Colombi e Malaccari incerti.
Pubblico
Non vengo perchè c’è la Tardella,perchè si gioca di sabato, perchè costa troppo, perchè non andati tutti in quel paese?
Il mare
Aspetto i soliti insulti,altro non sanno fare. Il campionato va via tranquillo a metà classifica, stipendi pagati, alloggi a posto, vendita quasi fatta, ci si allena dal giovedì perchè sono sportivi, (si possono vendere proprietà sotto sequestro?)tutto ok!!!
Sono d’accordo con il Sig.Valentini se non altro per quanto riguarda il problema della scarsa presenza del pubblico. Bando alle polemiche sul perche’ ci troviamo in queste situazioni: Speriamo che il nuovo Presidente prenda al piu’ presto concreti provvedimenti e sicuramente il pubblico ritornera’ alla grande allo stadio,Interessante e felice l’idea del ritorno di KOUKO che e’ stato il beniamino di quasi tutti gli sportivi
L’attacco ha di certo la priorità nel mercato invernale ma sprecare Ventola come terzino e vedere Quadri in mezzo al campo fa veramente male!!
Dal Mare: Zum Wohl, Prosit, Prost.
Il Sudtirol, squadra più forte di quanto dica la sua classifica, ha vinto meritatamente ma la Maceratese ci ha messo del suo con un atteggiamento troppo molle regalando la prima mezzora agli ospiti. La squadra biancorossa, per colmare il gap tecnico, avrebbe dovuto entrare in campo con il coltello tra i denti (sportivamente parlando), vedasi il Modena di Capuano a San Benedetto. Inoltre ci si è messa di traverso la dea bendata sotto forma di infortuni (Colombi e Malaccari), della traversa colpita da Quadri a portiere battuto e dell’arbitraggio che ha consentito agli altoatesini di perdere tempo in modo eccessivo spezzando il ritmo dei biancorossi (il secondo tempo si sarà giocato 25 minuti), recuperando solo 2 minuti a fronte di 6 sostituzioni e non facendo tirare l’ultimo corner alla Rata.
Infine bisogna considerare che il portiere avversario è stato tra i migliori in campo con 3 parate decisive (non a caso è stato festeggiato dai suoi compagni come salvatore della patria).
Per quanto riguarda l’acquisto di un attaccante svincolato prima della sessione di mercato di gennaio, ritengo sia un’operazione difficile e rischiosa per le probabili precarie condizioni atletiche di un tale soggetto.
Circa la scarsa presenza (o è meglio dire assenza?) di pubblico bisogna constatare che la svolta, con l’avvento della nuova Società, purtroppo non c’è stata, almeno finora, ed i numeri fin qui realizzati non sono da Lega Pro.
PRESIDENTE ACCONTENTATO: RATA SCONFITTA IN CASA
Al termine del pareggio interno con il Forlì ultimo in classifica, il nuovo presidente (ha visto la partita col Sud Tirol?) aveva dichiarato: “Importante è non perdere”. La squadra prendendolo per lo scherzo l’ha subito accontentato, perdendo a domicilio con il Sud Tirol (alla prima vittoria esterna). Gli altoatesini, squadra di caratura superiore, a differenza della Rata hanno il centravanti, Gliozzi (7 reti) e si vede. Apre le marcature, va subito vicino al raddoppio e sfiora il tris nella ripresa. Altra rete di capitan Fink, ancora su corner e soliti errori in difesa (fotocopia di un gol incassato col Pordenone!), cui nella ripresa Forte nega con un il tris. Da parte sua, la Rata reagisce al vantaggio degli altoatesini e torna a farsi viva nella ripresa, dopo l’espulsione di Sarzi (sostituiva lo squalificato Tait), senza riacciuffare in superiorità numerica la partita. I “pistacoppi” sprofondano in piena zona play-out, penultimi in classifica a soli 3 punti dal fanalino Forlì. La squadra è risaputo è tra le più modeste del girone, i rincalzi sono “penosi” (si consideri la “figuraccia” di Gremizzi), cominciano ad arrivare infortuni (Colombi) e squalifiche (Quadri, Petrilli e mister Giunti), le prospettive sono fosche. Il fatto che sia stato espulso il capitano, poco gradito alla tifoseria (perchè non fu scelto Gattari?) è segno che si sta alzando “bandiera bianca”. Il pubblico fischia, la squadra dopo la sconfitta a rapporto dalla Curva. Prossimo turno nella tana del Teramo, vincitore a Forlì, che non perderà certo l’occasione per tirasi fuori dalla zona rischio. Non aiuta a risolvere i problemi il modulo 3-5-2, diventato un “credo” per il tecnico Giunti, ma troppo coperto quando la squadra deve fare la partita. Con i suoi sotto di un gol, in superiorità numerica, Giunti non ha impiegato la punta Allegretti, schierando il difensore Cannoni. Quale sostituto di Colombi, ad Allegretti (che può agire da prima punta) è stato preferito l’esterno Palmieri. Per eliminare i problemi in attacco, Scattolini prospetta il “riacquisto” di Kouko (i “cavalli di ritorno” non fanno bene), che non è una prima punta. Altra anticipazione, il centravanti Infantino, assente da mesi per un infortunio al ginocchio, che con un contratto fino al 2019, difficilmente lascerà la “sua” Matera. In attesa, egli suggerisce di pescare tra gli “svincolati” rimasti, da riportare in condizione (tanto vale aspettare il mercato di gennaio). In tutto questo marasma, solo un “deficiente” potrebbe trovare sollievo a scrivere dei “cugini rossoblù” (in una rubrica dedicata alla Rata). Rossoblu che escono a testa alta da Jesi dove, con poco allenamento e infortuni, passano 2 volte in vantaggio (con l’ex Negro), sfiorano il terzo gol e nel finale il meritato pareggio. La squadra, a dispetto dei guai societari, è fuori dai play-out, mentre la Rata vi è immersa fino al collo. Nulla da dire ad un “ottusangolo” che rimprovera l’arbitro dell’Helvia Recina di non aver “recuperato” nella ripresa per infortuni e sostituzioni avvenuti nel primo tempo. Rata “sempre più in alto”, per lui brindisi con Grappa & Bocchino
Definire una persona deficiente e ottusangolo potrebbe essere oggetto di querela?
A titolo di cronaca Allegretti non è stato impiegato in quanto era ed è tuttora infortunato, le sostituzioni sono avvenute quasi tutte nel secondo tempo (5 su 6) così come le perdite di tempo del Sudtirol, assecondate dal Direttore di gara (2 minuti solo per battere un calcio di punizione in occasione dell’espulsione del giocatore altoatesino)-
Un altro particolare da non trascurare è che il portiere degli ospiti è risultato alla fine tra i migliori in campo, per dire che se la Rata avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla.
Nel frattempo in serie D la Civitanovese, pur facendosi onore, perde a Jesi e si trova un punto sopra i play-out.
Non mi sembra una situazione tanto rosea specialmente se il buon Cerolini non riesce a vendere la Società a breve termine.
Saluti.
Il Teramo non perdera’ l’occasione per tirarsi su dalle zone pericolose!!
Altra perla da ricordare.
Non in questi casi ingegnere.Qui il ” deficiente ” viene usato nell’accezione di ” distratto ” in quanto vieni accusato di parlare della civitanovese in un ambito non suo ma esclusivo della maceratese che essendo le due squadre in due categorie diverse non possono essere ambedue richiamate senza avere niente che attualmente le accomuni e comunque assolutamente non assimilabili nell’articolo in questione. Per ” ottusangolo “.Il termine ottusangolo viene usato in geometria. Seppur in una edizione del Grande Fratello venne usato per definire un personaggio che fa discorsi strampalati e senza senso, non mi sembra che sia entrato a far parte delle parole in uso comune e comunque certificate dall’Accademia della Crusca. Quindi non figurante come termine in uso non può certo essere oggetto di denuncia per ingiuria.
Una difesa d’ufficio Che non salva nulla. La rubrica e’ dedicata alla rata, ma se pescia’ ignoranti vogliono metterci bocca debbono sottostare ad alcune riflessioni su citano’
Oltretutto vengono scritte corbellerie inaudite e faziose:
nessuna reazione della rata fino all’espulsione (Quadri colpisce la traversa un minuto dopo l’1-2);
5 sostituzioni, un’espulsione (persi 2 minuti);
ammonizione portiere per perdita di tempo;
2 barelle.
Ebbene giusti i 2 minuti di recupero.
Il Teramo non si farà sfuggire l’occasione di uscire dalle zone basse. Avrebbe dovuto giocare Allegretti che è infortunato.
Potrei continuare, un personaggio del genere si permette di insultare senza pudore.
Colpa anche di CM che dovrebbe moderare.
Certo se avete un personaggio del genere come probabile assessore alla cultura state messi bene.
Sono almeno due anni che tutte le settimane dobbiamo ascoltare queste scemenze.
Come probabile assessore alla cultura non si discute per serietà e conoscenza. A Civitanova non credo siano in molti a poter svolgere bene un eventuale incarico su tutto ciò che riguarda la cultura e dintorni. Ingegnere, sapendo chi ricopre attualmente quest’incarico a Civitanova la dice lunga su quanto poco viene considerato tutto ciò che è e che fa cultura. Un esempio per tutti:” Aver ceduto Popsophia,che a distanza di anni mantiene la sua freschezza nonché il successo che merita, gettato alle ortiche per un opaco, sfortunato, inconcludente Futura Festival, di cui la prossima futura mossa molto probabilmente sarà la scomparsa per cause naturali. Per quel che riguarda il gioco del calcio, mi sembra che conosca la materia. Ingegnere, anche tu non sei certo digiuno. Del resto, in Italia siamo o no sessanta milioni di tecnici. E poi la vostra rivalità, o diciamo il modo diverso di approcciarsi alle partite della rata è la cosa più divertente su CM.
Per me il gioco del calcio è una passione che mi ha inculcato mio padre, ex arbitro e collega di carriera di Jonni fino a quando un giorno mia madre non gli strappò la divisa perchè dovette uscire da uno stadio fuggendo per campi e poi dirigente della Maceratese ai tempi della serie B. Praticamente da quando avevo 6 anni il campo della Vittoria è stata la mia seconda casa.
Ho fatto l’Università a Bologna, quando la rata giocava in Emilia o in Toscana ero sul treno e la domenica che giocava in casa tornavo a Macerata. In alcune partite di maceratesi presenti eravamo in due: io e l’amico Scattolini.
Ora, avendo smesso di lavorare anche per motivi di salute, seguo la rata con il PC perchè purtroppo non posso andare allo stadio. Non posso sentire freddo e uscire dallo stadio la salita mi è indigesta. Un infarto con operazione a cuore aperto, 5 by pass e dopo un anno 2 stend. Tra le sfortune ho avuto la fortuna di trovarmi a Ikea dove facevo la direzione dei lavori e in poco più di 15 minuti ero al Lancisi.
Ora mi diverto con i tre nipoti e l’amico pescià !!!!
Se capiti a Macerata prendiamo un caffè. Veramente ho un appartamento a Porto Potenza dove mi trasferisco da maggio.
Carlo