Cambio di proprietà e penalizzazione:
ore calde in casa Maceratese

SOMMA ALGEBRICA - Dopo l'exploit contro il Bassano il popolo biancorosso atteso da una settimana emozionante: l'attesa per il passaggio delle quote fra la presidentessa Maria Francesca Tardella e Filippo Spalletta e la trepidazione per la sentenza del Tribunale Federale sulla ritardata iscrizione al corrente campionato

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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

GLI SMS DI SPALLETTA (+), assente al “Mercante” di Bassano per concomitanti impegni di lavoro in Serbia.

IL PRIMO CONCITATO, un attimo successivo al raddoppio di Malaccari (+++), e quindi a giochi ormai chiusi: “Ho visto la partita in streaming. Sono felice!!!” (leggi la cronaca del match).

IL SECONDO PIU’ RIFLESSIVO, erga omnes (+): “Sì, la vittoria mi ha fatto molto piacere per la squadra, mister, tifosi, per Macerata e tutti gli amici della Maceratese! Un segnale positivo!”.

NON RINTRACCIATA INVECE LA DOTTORESSA TARDELLA. Le avrei voluto ricordare la sua profezia (+) dopo l’iniziale successo di stagione contro il Mantova, all’Helvia Recina. Quando si stavano accelerando i tempi della vendita della Rata. Disse: «Sono convinta che ne vedrò altri prima di andarmene».

ED ANCHE PERCEPIRE eventuali fermenti di orgogliosa soddisfazione per l’attuale modulo biancorosso (+), che può riecheggiare i suggerimenti da lei abbondantemente dispensati a Giunti.

Federico Giunti, allenatore della Maceratese

Federico Giunti, allenatore della Maceratese

AL PUNTO CHE MALIZIOSE INTERPRETAZIONI (-) hanno connotato l’improvviso 3-5-2 schierato con il Parma come un tentativo del mister di adeguarsi ai desideri della Presidentessa, proprio nel momento in cui sembravano definitivamente interrotte le trattative con Filippo Spalletta e pertanto di nuovo incombenti le minacce del suo licenziamento (-).

A MIO PARERE LE SCELTE DI GIUNTI sono invece la sintesi del suo acume tattico (+).

CERTAMENTE FRUTTO dell’esperienza maturata in questo scampolo di campionato, nel corso del quale ha potuto fare il consuntivo dei pregi e difetti dei propri giocatori, tirando conclusioni che sono di suo personale merito (+).

PROFESSIONALITA’ che dovrebbe far piacere perfino alla Tardella. Conferma infatti le sue capacità di scounting nella selezione degli allenatori, dopo i precedenti ingaggi di Magi e Bucchi (+).

TUTTI AZZECCATI SUL PIANO TECNICO (+), molto meno nei rapporti interpersonali. Al limite della più volte ribadita intenzione di esonerare Giunti (-). Di fatto salvato dall’arrivo dei dirigenti forestieri.

MA QUESTO RIENTRA NELLA PERSONALITA’ di Mariella nostra, i cui grandi risultati sono tuttavia oggettivamente fuori discussione (+++).

SOTTOLINEREI UN’ALTRA IMPORTANTE QUALITA’ DI GIUNTI: il suo carisma nei confronti della squadra (+).

Matteo Colombi realizza il gol del momentaneo vantaggio a Bassano

Matteo Colombi realizza il gol del momentaneo vantaggio a Bassano

PENSO CHE IL SUCCESSO (+) dell’attuale 3-5-2 sia dovuto soprattutto a tre fattori:

(a) il felice recupero di Marchetti in terza linea, dopo diverse partite vissute (e sofferte) in panchina. Senza però mai smarrire il rapporto di fiducia con il trainer.

(b) il sacrificio sostenuto dal giovane Ventola, esposto a tutti i venti sulla propria fascia. Fra compiti difensivi (l’altro ieri gli è toccato lo sgusciante Falzerano, sicuramente la più pericolosa punta veneta) ed assistenza al centrocampo/attacco (sua, nel primo tempo, la migliore iniziativa in avanti della Rata).

(c) Ma soprattutto quello accettato da Petrilli. Lui, che certo non è un carneade, sacrifica le sue peculiarità offensive per assicurare la copertura del long-line mancino. Mai rinunciando però al suo istinto. Non a caso il decisivo gol di Colombi è nato da una sua profonda incursione fra le maglie della retroguardia avversaria, costretta a salvarsi in calcio d’angolo. Sui cui sviluppi il centravanti ha poi azzeccato il bersaglio con una bordata d’antica memoria, sotto la traversa della porta veneta.

E’ GIUSTO QUINDI che, nell’elogio di Filippo Spalletta, sia compreso anche Giunti (+).

CHE ORA DOVREBBE ESSERE ATTESO da un periodo relativamente più tranquillo. Innanzitutto per il sostegno del nuovo vertice societario (+) .

INOLTRE LA MACERATESE, che sinora all’Helvia Recina ha disputato soltanto cinque dei tredici incontri sostenuti, si trova di fronte ad una favorevole congiuntura di calendario: tre impegni interni consecutivi (+). Contro ospiti che non sembrano inaccessibili, come Forlì, Sudtirol e Lumezzane.

PUR SE IL DNA BIANCOROSSO sembra più congeniale alle trasferte che non agli appuntamenti casalinghi…

L'avvocato Bargagna e Filippo Spalletta

L’avvocato Bargagna e Filippo Spalletta

INFINE DA SPALLETTA E BARGAGNA dovrebbero arrivare i sospirati rinforzi (+). In tutt’e tre i reparti.

A PROPOSITO DEI QUALI, Giunti ha chiaramente espresso il suo orientamento. Che è quello di non affrettare i tempi, ma di attendere la riapertura del mercato di gennaio (+).

HA ARGOMENTATO: «Acquistare ora uno svincolato significherebbe avere un giocatore con insufficiente preparazione, essendo ormai dimenticata quella sostenuta in estate e precaria la successiva, probabilmente effettuata per proprio conto». Condivisibile (+).

QUINDI LA RATA DOVREBBE ANDARE AVANTI CON LE SUE FORZE sino alla fine dell’anno. Non sono molte, va ribadito. Ma neanche trascurabili, se ben gestite (+).

COME ACCADUTO A BASSANO (+). Al pari di quanto si era verificato nei due precedenti, difficili appuntamenti di Reggio Emilia e Salò (Feralpi). Conclusi con sconfitte in parte da attribuire a discutibili decisioni arbitrali.

Nicola Malaccari mette a segno il gol del definitivo 2 a 0

Nicola Malaccari mette a segno il gol del definitivo 2 a 0

MEDESIMO RISCHIO, PER LA VERITA’, SFIORATO ANCHE SABATO SCORSO (-). Evitato solo per il provvidenziale intervento diretto dell’arbitro nell’annullare il gol di Grandolfo per fuorigioco. Irregolarità invece sfuggita al suo assistente principale, lì ad un passo. Il quale ha rispettosamente alzato la bandierina solo dopo la superiore decisione.

EVIDENTEMENTE ERA DESTINO che l’esito andasse per il verso giusto (+), anche a compensazione di precedenti torti.

E CHE I BIANCOROSSI SI RICONFERMASSERO nel ruolo di ammazzagrandi (+). Sette giorni prima avendo impedito al Parma di isolarsi in cima alla classifica; l’altro ieri togliendo la leadership al Bassano.

BENAUGURANTE (+) , alla vigilia di una settimana d’intensa emozione per l’attesa dello storico passaggio della Maceratese ad un proprietario d’oltrefrontiera, ma anche di trepidazione (-) per la sentenza del Tribunale Federale sulla ritardata iscrizione al corrente campionato e la mora nei versamenti di contributi ed imposte.

SI RISCHIANO DAI DUE AI TRE PUNTI. Sarebbe come cancellare l’impresa di Bassano (-).

 



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