La Maceratese rischia
quattro punti di penalizzazione

LEGA PRO - Domani si discuterà al Tribunale Federale il deferimento della Procura alla società per l'iscrizione ritardata al campionato. I legali Nascimbeni: "Abbiamo fiducia per un rigetto almeno parziale"

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Gli avvocati della Maceratese Massimo e Giancarlo Nascimbeni

Gli avvocati della Maceratese Massimo e Giancarlo Nascimbeni

 

di Andrea Busiello

Domani si discuterà davanti al Tribunale Federale Nazionale di Roma il deferimento della Procura della Figc a carico della Maceratese, della presidente Tardella e degli altri componenti del consiglio di amministrazione. “Il deferimento si riferisce alla tardiva iscrizione al corrente campionato di Lega Pro, determinata da una contestazione dell’organo federale di controllo Covisoc avuto riguardo al presunto mancato ripianamento complessivo della carenza patrimoniale – scrivono in una nota i legali della società Giancarlo e Massimo Nascimbeni – Cosa che la dottoressa Tardella aveva provveduto a fare in modo ridotto, ma ritenuto giusto dai suoi consulenti contabili dovendosi escludere dal computo gli imponenti investimenti effettuati dalla società nell’impianto sportivo di Collevario. La società ha provveduto dopo tale contestazione a ripianare, con riserva di impugnazione, la presunta carenza patrimoniale complessiva con investimento personale della presidente per consentire l’iscrizione della squadra al campionato”.

Maria Francesca Tardella in tribuna con l'avvocato Massimo Nascimbeni

Maria Francesca Tardella in tribuna con l’avvocato Massimo Nascimbeni

I legali spiegano come la Maceratese rischi fino a quattro punti di penalizzazione in classifica: “Tale ingente impegno economico ha determinato il ritardo del versamento, poi effettuato, di contributi inps, ritenute irpef e saldo iva. Il deferimento, ove venisse totalmente accolto dal tribunale, mette a rischio la società di quattro punti di penalizzazione nell’attuale classifica, oltre ad una sanzione pecuniaria parametrata alla gravità dei fatti contestati ed eventualmente accertati, con conseguente inibizione temporanea della presidente e dei consiglieri deferiti all’assolvimento delle attività collegate alla gestione della società nell’ambito della Federcalcio”. La nota degli avvocati Nascimbeni si chiude con parole di speranza: “Nutriamo fiducia per un rigetto almeno parziale del deferimento, avuto riguardo in particolare alla questione principale relativa al ripianamento della carenza patrimoniale, con conseguente limitazione della penalizzazione in classifica, così come è avvenuto il 4 novembre scorso per l’altro deferimento attinente alla vertenza del calciatore Faisca che si è conclusa con un’ammenda di 3mila euro (leggi l’articolo) a carico della sola società, scongiurando la possibile penalizzazione di un punto in classifica”.



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