Spacca si ricandida con il centro
Ceroni: “Forza Italia pronta all’alleanza”
Comi: “Vergogna, questo è tradimento”

REGIONALI 2015 - Il governatore uscente ha ufficializzato la sua disponibilità a presentarsi con Marche 2020 e il sostegno di Ncd, in attesa delle decisioni dell'Udc. Trova così anche il benestare dei berlusconiani: " Mi sembra corretto e naturale data la mia esperienza. Non mi dimetto. Se arriva la sfiducia valuterò". Reazioni avvelenate dal Pd. Il capogruppo consiliare Mirco Ricci: " Non se ne può più di questo bluff". Il portavoce di Marche 2020 Cencetti risponde al segretario regionale dei democrat: "Il traditore sei tu"

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Un momento della conferenza di questa mattina

Un momento della conferenza di questa mattina

Spacca ha dato la sua disponibilità a candidarsi

Spacca ha dato la sua disponibilità a candidarsi durante la conferenza

 

marche 2020

Stefano Aguzzi Giorgio Giombini Franco Rosini all’incontro di Marche 2020

«Mi metto a disposizione per un percorso di condivisione e verifica con altre liste e candidati, per fare le Marche più  forti».  Così il governatore Gian Mario Spacca ha annunciato oggi  la sua disponibilità a candidarsi con Marche 2020 e l’appoggio di Ndc. Anche Forza Italia apre all’alleanza.
«Aspettiamo Area Popolare e intanto veniamo facendo»’ ha esordito Spacca, affiancato dal coordinatore regionale di Ncd Francesco Massi e l’ex parlamentare dell’Udc Amedeo Ciccanti, esponente dell’ala del partito favorevole ad un accordo. «Da domani, ha aggiunto il governatore, confronto con le liste civiche e gli altri candidati presidenti sui problemi della Regione. Mi sembra corretto e naturale vista la mia esperienza – ha aggiunto Spacca – Sono stato eletto con una lista civica e come presidente sono espressione di una coalizione, non del Pd. Io mi sono sono sempre sentito espressione di una alleanza di governo». Plaudono i relatori al tavolo dell’assemblea di Marche 2020 tra cui il presidente del nuovo partito Vittoriano Solazzi: «Un ringraziamento sentito a Gian Mario per la sua disponibilità a candidarsi».
Ciccanti ha commentato: «Credo che l’Udc debba prendere in seria considerazione la proposta di Marche 2020 di candidare Spacca alla guida della coalizione di centro con Area Popolare, perché garantisce la continuità di una esperienza di governo nelle Marche nella quale abbiamo creduto soprattutto per il grande cambiamento che c’è stato e dovrà ancora esserci. L’Udc delle Marche, seppur con valutazioni politiche diverse sulle alleanze, aspetta le decisioni del partito nazionale. Nell’ambito della dirigenza nazionale ci sono ampi ed autorevoli orientamenti a favore dell’esperienza delle Marche di un’alleanza tra Area Popolare e Marche 2020 e che pertanto è solo un problema di qualche settimana perché emerga nelle decisioni negli organi di partito dove chiederò con forza il sostegno al progetto centrista delle Marche.
«Bene Marche 2020  – ha detto il coordinatore regionale di Fi Remigio Ceroni – buona la disponibilità data dal presidente delle Marche Spacca a candidarsi. Finalmente – afferma – si può condividere un grande progetto di cambiamento. Noi siamo disponibili immediatamente ad un confronto a tutto campo per un’alleanza alternativa, con chi ci sta». Anche le liste civiche con Stefano Aguzzi e la Dc Marche con Giorgio Giombini, accanto a Franco Rosini coordinatore Marche Democrazia Cristiana, erano presenti oggi alla conferenza stampa di Marche 2020. Segno di una probabile convergenza nel partito del governatore.

Francesco Comi, segretario del Pd

Francesco Comi, segretario del Pd

Reazioni di sdegno invece tra i vertici del Pd. Forte la critica in una nota indirizzata al governatore da parte del capogruppo consiliare Mirco Ricci: «Caro presidente Spacca, basta con questa manfrina. Sembra che stia giocando a poker senza un punto nella mani. Non se ne può più di questo bluff.  Hai deciso di passare da Prodi a Berlusconi? Hai deciso di passare da un progetto di rinnovamento per il futuro che consolidi l’attuale maggioranza di centrosinistra ad un’area conservatrice alleata con la destra? Bene. Ti invito a trarne le conseguenze».
Deciso anche lo strappo del segretario Francesco Comi che intanto ha convocato per lunedì alle 15 il direttivo regionale e il gruppo consiliare del Pd. «Vergogna – ha sentenziato Comi – Da sinistra a destra, da Prodi a Berlusconi, senza alcun pudore. Spacca ad oggi è il presidente della Regione grazie al supporto dei cittadini che lo hanno votato come candidato di centrosinistra, proposto e sostenuto lealmente dal Partito Democratico, eletto con una coalizione ed un programma di centrosinistra. Questo è tradimento. La sua è la ricerca ossessionata di una candidatura. E per questo ha abbandonato il Pd, che non concede deroghe ad alcuno, perché crede nel valore del ricambio. Come può oggi Spacca pensare di continuare a governare con il centrosinistra e di candidarsi con le forze che sono alla nostra opposizione? Coerenza vorrebbe che si dimettesse subito. Abbia il coraggio di farlo. Con questa mossa, Spacca si conferma il re del trasformismo. Cerca inutilmente di mimetizzare la destra e di portarla al governo sotto le mentite spoglie di un’alleanza moderata e civica. Un progetto che dovrà però fare i conti con i cittadini marchigiani, che di tutto hanno bisogno tranne che di essere presi in giro».

comi-spacca 2Intanto Spacca annuncia che continuerà a svolgere il mandato sino al termine della legislatura: «Non mi dimetto – ha detto – Se arriva la sfiducia valuterò». A fare da scudo al presidente uscente arrivano le parole del portavoce di Marche 2020, Stefano Cencetti : «Comi il traditore sei tu. Vergognati – scrive in una nota sulla bacheca facebook del partito –  Sei tu e il PD che avete tradito un serio ed autorevole progetto di centrosinistra. Tu e il Pd avete negato politicamente, anche con ben 4 pronunciamenti formali, la possibilità di prosecuzione dell’esperienza di collaborazione tra il centro rappresentativo dei mondi vitali e la sinistra, per rinchiudervi in un monocolore di partito dominata dall’apparato burocratico del Pd di Pesaro. La regione ha bisogno di un presidente di tutti e non di un funzionario di partito di villa Fastiggi».
Il principale sfidante di Spacca è l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, esponente del Pd e vincitore delle primarie del centrosinistra. Hanno annunciato la loro candidatura anche Gianni Maggi (M5S), Luca Rodolfo Paolini (Lega Nord) e Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita).

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