di Monia Orazi
Ricostruire come era e dove era, lasciando intatta l’impronta della storia per i nuclei storici di Aschio e Croce di Visso: è questo l’obiettivo del programma straordinario di ricostruzione “fase 2 “ di Visso, giunto ieri all’approvazione definitiva con il decreto del vice commissario alla ricostruzione, il presidente della Regione Francesco Acquaroli.
Si tratta del secondo stralcio del Psr che era stato approvato in consiglio comunale a Visso nell’agosto 2022 e solamente in questi giorni ha completato il suo iter burocratico. A gennaio era avvenuta l’approvazione definitiva del psr fase 1 di Visso, comprendente le aree del capoluogo, Villa Sant’Antonio e Borgo San Giovanni. L’amministrazione comunale aveva scelto di revocare le perimetrazioni, puntando sul psr per agevolare la ricostruzione del paese e delle frazioni, per il psr di Aschio e Croce si erano tenute due assemblee telematiche con la popolazione nel maggio 2021.
Si legge nel documento: «Per quanto concerne gli interventi previsti per il tessuto urbano ed edilizio dei nuclei di Croce e Aschio, al fine di garantire un livello di qualità architettonica e paesaggistica adeguato al contesto ambientale paesaggistico di riferimento identificato di “eccezionale valore” dal Piano Paesistico Ambientale Regionale, le opere previste dovranno essere compatibili con la salvaguardia del valore storico tradizionale di tali immobili e con la conservazione delle caratteristiche architettoniche storiche e/o tradizionali (tipologia edilizia, tecniche e materiali costruttivi, strutture verticali e orizzontali, componenti ed elementi stilistici, elementi distributivi, finiture e apparati decorativi), prediligendo, fra tutti, gli interventi di restauro, recupero e riparazione ed evitando o limitando al massimo quelli di demolizione, sostituzione, rifacimento a quelli strettamente necessari alla sicurezza dell’abitato».
Il governatore Francesco Acquaroli
Per gli edifici storicamente vincolati si parla di smontaggio controllato, al posto della demolizione, per recuperare tutti gli elementi possibili, come mensole di pietra, in mattoni o in ferro lavorato a mano, balaustre, frontespizi, cornici, cornicioni, mostre, stemmi, affreschi, edicole o altri elementi decorativi, per il loro riutilizzo nella ricostruzione.
Le diverse sezioni del documento comprendono la descrizione dello stato dei luoghi, gli indirizzi per la cantierizzazione, l’individuazione degli aggregati, indicazioni per attuare interventi di ricostruzione in linea con gli strumenti urbanistici e le deroghe possibili: «In questi ambiti il psr non prevede interventi di particolare trasformazione del territorio rispetto allo stato dei luoghi, ma è volto a indirizzare le fasi della cantierizzazione, migliorare la percorribilità interna degli abitati (con disposizioni puntuali volte a garantire, attraverso piccole modifiche, le ampiezze minime delle sezioni stradali) e orientare la qualità della ricostruzione privata».
Nel psr sono riportati gli stralci del programma di fabbricazione vigente per gli ambiti Croce ed Aschio, sono stati individuati cinque aggregati per Croce e uno per Aschio, «si individuano tre fasi di ricostruzione e cantierizzazione, dando priorità agli “interventi di parziale demolizione per opere di cantierizzazione”; le ultime lavorazioni attese sono gli interventi su sottoservizi, impianti e arredi urbani. Gli elaborati individuano altresì aree a servizio dei cantieri (aree condivise, posizionamento gru, etc.) e indicazioni su accessibilità e viabilità in entrata e uscita».
L’abitato di Croce di Visso risale al tredicesimo secolo, è stato ceduto inizialmente al Comune di Norcia, poi tornò sotto i Da Varano di Camerino, per poi tornare in territorio umbro a fine Settecento, era stato riconosciuto come sede comunale. Anche la frazione di Aschio è antica, la chiesa della Madonna della Cava contiene anche un affresco di Simone de Magistris. Ieri il consiglio comunale di Visso ha approvato l’integrazione del piano delle demolizioni in corso di esecuzione: saranno aggiunti alcuni interventi di demolizione nella frazione di Villa Sant’Antonio.
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