Castelraimondo, i terremotati:
«La ricostruzione qui non c’è»

SISMA - Lettera di un gruppo di residenti che lamenta ritardi nei lavori, a differenza di altre realtà vicine dove si procede più spediti. «C'è delusione e amarezza»

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lavori-castelraimondo-2-325x242di Monia Orazi

“Castelraimondo, la ricostruzione che non c’è”, si intitola la lettera firmata da alcuni terremotati che denunciano le lungaggini della ricostruzione post terremoto sotto al Cassero. «Sono passati ormai sette anni dal terribile terremoto che nel 2016 ha devastato, tra le varie zone del centro Italia, anche gran parte dell’entroterra delle Marche – scrivono i residenti – La popolazione coinvolta nella distruzione delle loro abitazioni, nonostante le numerose difficoltà, ha reagito con determinazione, coraggio e resilienza, adattandosi a vivere in situazioni temporanee nelle sae o altrove come pendolari. Ma il desiderio rimane sempre quello: tornare nella propria casa, tornare a una vita normale».

Nella lettera il paragone è con città vicine in cui la ricostruzione sembra più veloce: «In alcune città la ricostruzione è partita, in primis a San Severino mentre a Castelraimondo no e qui, ovviamente, c’è delusione e amarezza. I progetti e tutte le relative documentazioni per la ricostruzione delle unità abitative sono stati puntualmente presentati in Comune, ma il tempo passa, passa e di ricostruire non se ne parla proprio. Perché questo accade? E’ inspiegabile, dal momento che in tutti Comuni limitrofi, come già detto, la ricostruzione è stata avviata».

I firmatari della lettera si rivolgono all’amministrazione comunale, chiedendo alcune informazioni: «Quindi i terremotati pongono alcune domande con la speranza di avere delle sincere risposte: i dipendenti del Comune addetti alla gestione delle pratiche presentate per la ricostruzione sono forse insufficienti? Lavorano a regime ridotto? E’ forse il caso di assumere altro personale per lo smaltimento di queste pratiche che si saranno sicuramente ammassate negli uffici? Perché non provare a migliorare l’organizzazione, anche per snellire i vari iter burocratici? Inoltre, lo scorso mese di agosto il commissario straordinario Guido Castelli ha annunciato risorse aggiuntive per la ricostruzione civile nell’entroterra maceratese, quindi si vorrebbe sapere se ce n’è stato un reale riscontro».

Secondo i dati ufficiali dell’ufficio speciale ricostruzione Marche a Castelraimondo attualmente sono 234 i fascicoli aperti, di cui 111 concluse per un contributo concesso pari a 29 milioni e 800mila euro e 61 in esecuzione e 62 in istruttoria. Un anno fa erano state presentate 173 richieste per un importo complessivo di oltre 66 milioni di euro, ne restavano da presentare 218 per un totale di 104 milioni di euro, secondo i dati del rapporto redatto dalla struttura dell’allora commissario straordinario Giovanni Legnini nell’agosto 2022.

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