Mario Morgoni
«Crisi idrica in quota, io credo che il commissario Castelli debba interessarsi urgentemente e concretamente di questo problema svolgendo anche un ruolo nei confronti di Comuni ancora troppo spesso animati da antistorici e dannosi atteggiamenti di rivalità e antagonismo tra di loro».
Mario Morgoni, ex deputato e candidato sindaco del Pd alle elezioni amministrative del prossimo anno a Potenza Picena, sottolinea il problema che, dopo il terremoto di 7 anni fa, riguarda i pascoli maceratesi in montagna. In particolare Morgoni si rivolge al commissario alla Ricostruzione: «In una recente intervista a Panorama il commissario Guido Castelli sottolinea la fondamentale importanza degli interventi per la ripresa economica e sociale dei territori colpiti dal sisma del 2016. In effetti, se di pari passo alla ricostruzione materiale non si concretizzeranno iniziative incisive per il rilancio delle attività economiche e dei servizi si rischierà di aver impegnato enormi risorse per una ricostruzione materiale di un territorio condannato, dopo il declino dei decenni precedenti il sisma, ad una desolante desertificazione. Occorre certamente in questo senso un’ attività di programmazione ma anche concrete soluzioni a problemi ed esigenze contingenti e drammatiche che non possono essere lasciate incancrenire».
Morgoni entra quindi nel concreto: «Penso ai nostri territori montani e al ruolo fondamentale dell’ allevamento e della pastorizia come fattori economici e sociali rilevanti di quelle aree. Da qualche anno, certamente a seguito degli eventi sismici e probabilmente con il concorso della crisi climatica, esiste un gravissimo problema di approvvigionamento idrico in quota che costringe gli operatori al trasporto molto costoso di cisterne di acqua per far sopravvivere gli animali. Il problema, che riguarda Visso, Ussita e molto altri comuni del circondario, è stato più volte denunciato dagli allevatori senza ad oggi trovare adeguate soluzioni. Anche il tema della eccessiva frammentazione amministrativa e dell’assenza di coordinamento e cooperazione tra enti che appartengono ad uno stesso bacino territoriale è un tema cruciale per la rinascita economica e sociale delle aree colpite dal sisma. Se, come dice Castelli, “l’obiettivo adesso è rigenerare” non si può pensare di farlo con un elenco di progetti ma con una strategia che affronti i nodi che già prima del terremoto hanno rappresentato una palla al piede di queste comunità e anche le criticità che il sisma ha messo drammaticamente in luce» .
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Castelli sta aspettando le promesse fa ROMA …appena rientrano dalle ferie porteranno cisterne di acque minerali, tra.quilli !!!….
Castelli, Meloni, Acquaroli, Donzelli e non aggiungo i nostri locali rappresentanti più in vista sulla loro stessa linea ma del tutto ininfluenti ,devono assolutamente continuare a parlare, a dire come la pensano e soprattutto dei loro risultati che son sotto gli occhi di tutti. È l’unico modo, sperando che almeno chi li ha votati li ascolti per toglierceli … di torno. Per la Meloni non bisogna fare un confronto con quello che diceva prima e quello che dice adesso. Tanto dava e tanto dà! Però sarebbe curioso aprire un tavolo in qualche stalla per mettere a confronto ommini e bestie e sentire d’ognuno a modo loro come la pensano.