Sandro Sborgia
«Sembra quasi che per Acquaroli il colpevole ritardo della ricostruzione delle aree terremotate sia responsabilità delle famiglie che non hanno ancora presentato i progetti». Mette nel mirino il presidente della Regione Sandro Sborgia. Al capogruppo di Ripartiamo non è andata giù una frase citata da Acquaroli nel corso dell’inaugurazione del cantiere delle Casermette: «Dobbiamo far vedere gli effetti materiali della ricostruzione per convincere le troppe famiglie che ancora non hanno presentato domanda a farlo».
«Il presidente sembra aver preso atto solo in questi giorni che la ricostruzione dei centri colpiti dal sisma del 2016 è ancora ben lontana dall’essere completata o forse, sarebbe meglio dire, procede a un ritmo ancora troppo lento – dice Sborgia – sembrerebbe non avere ben chiare le problematiche in campo, non è spiegabile altrimenti il senso della sua affermazione riguardo il richiamo alla necessità di convincere le troppe famiglie che ancora non hanno fatto domanda a farlo.
L’incontro di ieri con il governatore Francesco Acqauroli
Sarebbe forse il caso che qualcuno, magari anche l’attuale Commissario alla ricostruzione fino a qualche mese fa assessore regionale alla ricostruzione informasse Acquaroli che le famiglie, i committenti, i proprietari hanno, da tempo, provveduto correttamente e diligentemente ad adempiere ai loro doveri ed in particolar modo a quello di dichiarare interesse a ricostruire. Semmai, il ritardo è da attribuire alla concentrazione nelle mani di pochi tecnici, della enorme mole di progetti che ancora devono essere presentati e per i quali, siamo sicuri, il buon commissario nella sua infinita magnanimità e benevolenza, non mancherà certo di concedere l’ennesima proroga dei termini (l’ultima risale al 29 maggio scorso) ovvero emanerà qualche altra “coraggiosa” ordinanza speciale all’interno della quale fisserà (“ad personam”?) nuovi e più ampi termini massimi (ovviamente parliamo di anni) per la presentazione degli elaborati di modo da non disturbare i tecnici che lavorano, con buona pace di tutti quei cittadini chi attendono da ormai sette anni di rientrare a casa».
Secondo il leader di Ripartiamo, a distanza di tre anni dal suo insediamento, Acquaroli non può invocare a giustificazione del ritardo solo la legislazione. «Non è tollerabile sentire dal presidente della Regione che, alla fine dei giochi, le famiglie, oltre ad aver subito il danno di essere rimaste senza casa, senza azienda, senza lavoro, oggi siano addirittura additate quali responsabili dei ritardi accumulati in questi anni – conclude Sborgia – sarebbe forse più opportuno, ogni tanto, essere più cauti con le affermazioni e saper riconoscere le proprie responsabilità piuttosto che ripararsi dietro odiose quanto improbabili giustificazioni».
Task force per rigenerare Camerino, Acquaroli: «Dobbiamo far vedere gli effetti della ricostruzione»
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