L’area container
di Francesca Marsili
Rimaste sigillate per quattro mesi, le buste con le offerte per l’acquisto dei container messi in vendita dal Comune di Tolentino sono state aperte questa mattina: nessuna precedenza quindi all’ente Provincia di Macerata che, il giorno della scadenza del bando, si era fatta avanti con una mail per avere l’intero lotto. Sono 71 le offerte arrivate, anche da fuori regione, per un incasso di oltre 50mila euro. Il Comune, dopo una parziale dismissione dell’area container infatti, il Comune, ad aprile, aveva deciso di mettere in vendita 32 container con un apposito bando dove gli interessati dovevano formulare la propria offerta in busta chiusa.
Il termine ultimo della presentazione era il 4 maggio. Ma proprio il giorno della scadenza, quando appunto le richieste erano pervenute nei termini previsti dal regolamento e ci si avvicinava all’apertura dei plichi, il 5 maggio, la Provincia si è fatta avanti con una missiva con la quale manifestava l’interesse di acquistarli in blocco. Tra gli obiettivi dell’ente c’era quello di utilizzarli, eventualmente, per collocare gli studenti delle scuole superiori del Maceratese nei casi in cui le strutture fossero oggetto di ricostruzione post-sisma.
Con la motivazione che “l’interesse pubblico è superiore a quello privato”, come evidenziato pure dalla consigliera provinciale con delega all’edilizia scolastica Laura Sestili, il comune di Tolentino aveva deciso di rinviare a data da destinarsi l’apertura delle buste in attesa di capire se con la Provincia si giungesse ad un accordo per la vendita di tutti i container messi a bando. Accordo evidentemente non andato a buon fine. E così dopo 4 mesi di standby, lo scorso 24 agosto, la Giunta comunale ha dato il via libera all’apertura delle buste con le offerte rimaste sigillate proprio per non invalidarle. E questa mattina alle 9 è avvenuta l’apertura delle buste per assegnare i 32 container davanti alla commissione giudicatrice.
Flavia Giombetti
«Sono arrivate ben 71 offerte – spiega l’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti – ne sono state escluse 6 per motivi legati all’incompletezza della pratica amministrativa; l’incasso è di oltre 50mila euro. Le richieste sono arrivate anche da fuori regione: Roma, Avellino, L’Aquila, oltre che Matelica e Tolentino naturalmente. Per lo più imprese, tra le quali anche una funebre – prosegue – ma anche privati e alcune associazioni religiose. Ora il Comune provvederà ad informare gli aggiudicatari e nel caso in cui rinuncino la graduatoria che si è generata scorrerà. Sono molto soddisfatta – conclude – non mi aspettavo così tante offerte, l’operazione è andata bel oltre le mie aspettative».
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