Il Santo Stefano
di Luca Patrassi
Al Santo Stefano, come se non bastassero le tensioni già evidenziatesi per il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, si parla di tagli e blocco degli investimenti. Inoltre a a guidare il gruppo Kos nelle Marche, di cui il Santo Stefano è stato per anni l’emblema nel Maceratese, c’è una nuova manager. La marchigiana Laura Benedetto è stata nominata al posto di Patrizia Potente. C’è anche il particolare che il maceratese Enrico Brizioli ultimamente si veda un po’ meno nelle Marche avendo avuto altri incarichi nazionali: quanto basta per far parlare di tagli. Qualcuno parla anche di vendite ma si tratta di voci che sembrano infondate. Difficile sapere cosa sta accadendo nella sanità privata marchigiana ed in particolare nel gruppo Kos che nelle Marche ha una posizione di forza possedendo ospedali, Rsa, centri di riabilitazione e poli diagnostici.
Laura Benedetto
La semplice visione del sito di Kos fornisce già alcune risposte. Si tratta di un gruppo che è presente con le sue strutture in 11 regioni italiane e 2 Stati esteri, per un totale di oltre 13mila posti letto, gestisce 93 strutture in Italia e 47 in Germania. In Italia sono quasi 9mila i posti letto gestiti in 55 residenze per anziani, 16 centri di riabilitazione, 13 comunità terapeutiche psichiatriche, 7 cliniche psichiatriche e 2 ospedali. Kos è inoltre attivo con 15 centri ambulatoriali di riabilitazione e diagnostica e, in India, con 14 centri di diagnostica e radioterapia. Il gruppo ha accorpato le diverse società operative. Il presidente del Consiglio di amministrazione è Carlo Michelini, l’amministratore delegato resta Giuseppe Vailati Venturi mentre Enrico Brizioli, vicepresidente di Kos Care, diventa direttore medico-scientifico del gruppo Kos. Poi ci sono i vari direttori di settore, dallo Sviluppo alla Risorse Umane passando per l’amministrazione. Va aggiunto che Brizioli è anche vicepresidente nazionale dell’Aiop Rsa, presidente di Aiop Marche ed Umbria e responsabile dei rapporto con il Ministero per l’associazione degli operatori privati del comparto sanitario.
Sempre sul sito di Kos si legge che la strategia per il futuro resta quella del potenziamento, c’è da capire però cosa accadrà nelle Marche alla luce dei tagli e del blocco degli investimenti. Di sicuro le notizie ufficiali arriveranno a decisioni già adottate e messe in atto, nessun annuncio. E’ anche vero che la situazione di Kos è la stessa delle altre aziende sanitarie e non: ci sono emergenze legate all’aumento dei costi – le spese per il personale, per l’energia, per l’acquisto dei materiali – e alle tariffe per il rimborso dei servizi che sono bloccate da tempo, in particolare per le Rsa.
Ma va'???? Tagliano ancora?
No ......non ci posso credere....la sanità deve venire al primo posto...così ha promesso il presidente Aquaroli........
Solo le tariffe aumentano
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Signori in pratica siamo in guerra e peggio verrà purtroppo qui sta andando tutto a scatafascio la sanità pubblica e privata non fa eccezione.