di Monia Orazi
Incontro in Regione Marche tra l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli, i comitati dei terremotati “La terra trema noi no”, “Mutui sulle macerie” e “La voce dei terremotati”, alla presenza del commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, in collegamento telematico. «Si è parlato del rincaro dei prezzi dei materiali, delle scadenze per la presentazione dei progetti relativi agli immobili che hanno subito danni gravi e dell’ulteriore proroga della sospensione dei “mutui sulle macerie” – dice l’assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli -. Dopo che nel 2021 si era registrata una virtuosa accelerazione delle procedure per la ricostruzione stiamo ora constatando come eventi esterni stanno pesantemente condizionando in negativo i cantieri del sisma. In questo momento, dobbiamo continuare a mantenere alta la capacità di ascolto delle comunità. Di fronte ai problemi, il decisore pubblico deve dimostrarsi capace di ascolto e di operatività». Per i comitati sono intervenuti Antonella Rossi di “Mutui sulle macerie”, Peppe Mariani de “La voce dei terremotati”, Diego Camillozzi e Ludvina Cinti de “La terra trema noi no”.
Spiega Diego Camillozzi, a margine dell’incontro: «Dopo due anni di pandemia, una guerra in corso in Europa, una “paventata” terza guerra mondiale, inflazione che sale, sappiamo bene che occuparsi della ricostruzione sembra essere “cosa vecchia”. La stragrande maggioranza dei terremotati del 2016 stanno esattamente come 6 anni fa. Oggi siamo circa appena al 20% tra ricostruzione e cantieri in corso, con una ricostruzione che sta nuovamente segnando il passo a causa dell’aumento dei prezzi e della relativa difficoltà a reperire imprese interessate alla ricostruzione privata. Nuovi prezziari, tabelle parametriche aggiornate, ordinanze speciali che non decollano, problema mutui mai risolto, alcuni degli argomenti che abbiamo trattato e che richiedono risposte concrete oramai da anni. A queste note si sono aggiunti nuovi problemi legati al caro prezzi».
ALLARME CREDITO SUPERBONUS – Una nuova tegola si abbatte sulla ricostruzione, le banche a causa delle modifiche normative sui bonus edilizi, stanno esaurendo la capacità fiscale per permettere la cessione del cosiddetto superbonus 110 per cento, che nel cratere ha un ruolo cruciale per coprire gli accolli, cioè i maggiori costi della ricostruzione, che altrimenti ricadrebbero sui cittadini. In pratica il decreto Antifrodi ed il decreto Sostegni Ter hanno ridotto di molto la possibilità per le banche di acquistare crediti, per arginare le truffe su cui di recente è stato lanciato l’allarme.
Così l’ingegnere camerte Roberto Di Girolamo che segue da vicino la ricostruzione, spiega l’effetto imbuto che si verrebbe a creare: «Se si verificherà quanto riportato dalle testate nazionali sulla mancata cessione del credito per il superbonus, si bloccherà la ricostruzione. A tutt’oggi mancano circa il venti, trenta per cento in più di soldi rispetto al costo parametrico attuale, fondi necessari per realizzare un buon progetto di recupero. I soldi per la ricostruzione non bastano con le cifre attuali, aggiungiamoci il caro materiali. Se non ci sarà il superbonus sarà impossibile portare avanti la ricostruzione, chi ha disponibilità economica pagherà l’accollo, diversamente come nel superbonus eco senza fare opere strutturali, si avrà un recupero post sisma farlocco».
CABINA DI REGIA: ORDINANZE PER MATELICA E FIASTRA, REVISIONE DEI PREZZI – Intanto oggi si è riunita la cabina di coordinamento presieduta dal commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini che ha dato il via libera alle ordinanze speciali in deroga per Fiastra, Matelica, Sant’Angelo in Pontano, Force e Rotella nell’ascolano. Affrontata anche la discussione sulla nuova ordinanza prezzi, che dovrebbe mettere una pezza al forte incremento dei prezzi delle materie prime con l’adozione di un nuovo prezziario e la revisione, con il previsto aumento dei costi parametrici per il contributo di ricostruzione. Dovrebbe essere definita nella prossima cabina di coordinamento convocata per mercoledì prossimo. 11 milioni di euro nell’ordinanza speciale per Fiastra, che prevede il rifacimento di sottoservizi nelle frazioni, del campeggio di San Lorenzo al Lago, un’area commerciale e l’urbanizzazione per la nuova palazzina comunale. A Matelica gli interventi dell’ordinanza speciale in deroga ammontano complessivamente a 8,2 milioni di euro, tra questi il restauro di Palazzo Finaguerra con 2 milioni di euro, sede del museo dei reperti piceni, l’ex convento dei Filippini, la chiesa di S. Agostino, il recupero del palazzo comunale e la realizzazione di un nuovo edificio per ospitare il centro operativo comunale. A Sant’Angelo in Pontano l’ordinanza speciale finanzia il recupero delle mura cittadine con 2,4 milioni di euro.
VISSO VIA LIBERA AL PROGRAMMA DI RICOSTRUZIONE ED ALLE DEMOLIZIONI – Votato ieri pomeriggio all’unanimità dal consiglio comunale il programma straordinario di ricostruzione di Visso, che segna la strada per ricostruire il centro storico. La scorsa settimana sempre il consiglio comunale ha dato il via libera al secondo programma di demolizione, si tratta di 37 edifici, 34 nel centro storico, 3 a Villa Sant’Antonio.
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