«I 16 appartamenti consegnati con 9 mesi di ritardo, quelli di via Proietti non prima del 2025. Per qualcuno il significato della parola emergenza non è chiaro», così Flavia Giombetti, presidente del comitato 30 ottobre sull’inaugurazione delle palazzine per i terremotati che si è svolta questa mattina a Tolentino. Giombetti si rivolge direttamente al sindaco «Non commento il solito monologo del primo cittadino che è riuscito anche oggi a denigrare i giovani, asserendo che “si abituano a stare sul divano, ad essere pagati senza fare niente, a non cercare lavoro” e sempre con l’iPhone in mano “Si abitua i giovani a protestare per niente”, chissà se il riferimento era alla protesta dei ragazzi dei licei di Tolentino che nella stessa ora stavano manifestando, in assoluto silenzio e compostezza, nei confronti della mancata realizzazione del tanto decantato Campus scolastico, che forse sarà realizzato non prima del 2025/26». Giombetti cita un altro intervento del sindaco Giuseppe Pezzanesi nel corso dell’inaugurazione e ad un riferimento ad una servizio televisivo «effettuato nel 2020 (e non nel 2017 come erroneamente da lui dichiarato) su via 8 marzo, che il primo cittadino ha definito in questo modo: “un signore che è venuto qui e c’era l’erba, urlava come un ossesso sul servizio quindi una rete nazionale che non ha pensato minimamente di sentire il sindaco perché magari non erano ancora cominciati i lavori quali potevano essere stati i problemi è venuto credo su commissione e ha urlato come un lupo di notte dicendo qui dovevano sorgere le case questa è via 8 marzo vedete non c’è nulla”.
Caro sindaco, forse lei dimentica che nel 2020 erano già passati 3 anni dall’evento sismico che ha messo in mezzo alla strada migliaia di tolentinati, 3 anni nei quali la disperazione di non avere più una casa per queste famiglie è stato un dramma atroce, non giustificabile con un “aumento del capitale immobiliare della cittadina”, come da lei più volte sostenuto. Servivano tetti, “anche di legno”, sulla testa di queste persone fin da subito, non parole e promesse. Questa amministrazione non è stata in grado di affrontare, sul momento, una così importante emergenza abitativa, scegliendo di sopperire alle Sae con operazioni immobiliari a lungo termine e non per mettere al riparo i propri cittadini fin da subito».
Giombetti continua: «il primo cronoprogramma che lei ha comunicato alla popolazione prevedeva la consegna degli appartamenti entro il mese di giugno 2020 e nel successivo cronoprogramma, la fine dei lavori per questi 16 appartamenti era stata prevista per aprile 2021, scadenza anche qui non rispettata (ulteriori 9 mesi di ritardo). Infine in merito alle case popolari terremotate di via Don Minzoni il direttore dell’Erap Di Ruscio ha comunicato che i 6 appartamenti saranno consegnati nel prossimo mese di luglio, mentre quelli di via Proietti non prima del 2025. Queste scadenze dovrebbero far riflettere sul significato della parola “emergenza” che, a quanto sembra, non è ben chiara a tutti».
A sei anni dal terremoto «Una nuova casa per 16 famiglie, l’ennesima festa per tutta la città»
Per gli STRANIERI soldi a volonta. Per armi per guerre che porteranno fame e povertà... SI...E TANTI.......Per chi PAGA tasse.....niente. Case .....meglio che mi FERMO
I denari per ricostruire il Teatro a Mariupol ci sono, poi viene il resto....... Che schifezza!
Prima Zele' ,poi poi poi terremotati e qualcosa ai pensionati......
Per accontentare tutti ci vuole tempo la burocrazia paralizza tutto!!
Francesco Varchi però,con tutto il rispetto,per sistemare gli ucraini,hanno fatto subito a trovargli delle sistemazioni.addirittura utilizzano le proprietà espropriate alla mafia. Qui non vale la burocrazia perché è un'emergenza,come quella dei terremotati.
Francesco Varchi la burocrazia esiste e rallenta, ma in questo caso bisogna smetterla di dare la colpa alla burocrazia. Le scelte fatte a Tolentino sono meramente politiche e non solo!
Le case di via proietti prima di riconsegnarle bisogna iniziare a sapere qualcosa sul da farsi visto che chi abitava li non sanno nulla e soprattutto ce da almeno iniziarli i lavori ba senza parole
Mesi? Anni e anni
Tutta politica, ma prima dove siete stati, adesso che ci sono le elezioni, tutto negativo, ma la colpa è solo di chi vi vota, lo rimpiangerete a pezzanesi,grande persona, in tutto e per tutto.
Alberto Ripari Quelli che vengono dopo sono più bravi hanno già i materiali pronti per fare i lavori con velocità hanno la bacchetta magica
Stefano Mizioli Stefano a me non interessa, però tolentino,a mio avviso da quando c'è pezzanesi, e cambiata come il giorno e la notte, poi sbagliare penso che sia anche umano,però secondo me ha fatto tantissimo, basta pensare solo le case dei terremotati, però la gente,non apprezza niente, tutto negativo. Stefano la gente non merita niente, meglio le case di cartongesso, ma mandali sotto lu ponte.
Cambiate noni alle città: Vissov, Amatricev, Tolentinov,... vedrete che poi i finanziamenti fioccheranno...
Amatricev
Davide De Davidis corretto
Dopo 6 anni, abbiamo ancora fiato, per l'aria fritta?
Fingetevi ucraini
Dimenticatele, adesso i soldi vanno alla guerra
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