di Monia Orazi
«Oggi si è definitivamente conclusa la controversia relativa alla maxi bolletta di oltre 6mila euro sulla casa terremotata. Alla fine con i consumi reali e non presunti rivengono 70 euro a me», così Paolo Papetti, colonnello della Guardia di Finanza ora in pensione e comandante provinciale delle Fiamme gialle di Macerata qualche anno fa. Alcune settimane fa a sua madre era arrivata una bolletta del gas di oltre seimila euro, per consumi presunti in realtà mai avvenuti, della casa di Sarnano, gravemente danneggiata dalle scosse sismiche, in cui non abita più nessuno dal novembre 2016. All’epoca era stata comunicata ai gestori delle forniture energetiche, l’inagibilità dell’edificio. Papetti ha subito scritto una pec al gestore contestando la bolletta ed inviando la documentazione che provava l’inagibilità della casa. «Ho presentato istanza di conciliazione dell’Arera (autorità regolazione energia, reti e ambiente, ndr), direttamente io – spiega Papetti a Cronache Maceratesi -. Si tratta tutto online, si segue una serie di procedure e ci sono documenti da inviare online. Successivamente è stata fissata l’istanza di conciliazione con il gestore, la documentazione che ho inviato ha dimostrato che avevo ragione. È stato chiuso il contatore ed è stata inviata una società che ha effettuato la foto dei consumi effettivi. Ho deciso di ricorrere perché era una cosa abnorme una bolletta basata su consumi mai avvenuti. Consiglio a tutti in caso di contestazioni reali, sempre per consumi presunti oppure erroneamente addebitati, di inviare una posta elettronica certificata che garantisce che uno abbia effettuato una contestazione o un reclamo. Mi era stato risposto che era stata fatta la telelettura, ma il contatore di casa di mia madre era vecchio e non lo permetteva. In quella casa non è più entrato nessuno dal novembre 2016. Un altro accorgimento è quello di bloccare l’addebito automatico in conto corrente, oppure di mettere una cifra massima di addebito. Per mia madre se non avesse avuto noi figli, essendo molto anziana sarebbe stato un problema gestire una cosa del genere. Occorre sempre fare massima attenzione». Papetti aggiunge che «a questo punto offro gratuitamente la consulenza sul come procedere a chi si dovesse trovare nelle stesse condizioni».
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Purtroppo non è l' unico , sono stati fatti errori e spero che si rimedi senza gli avvocati perché non tutto si possono permettere ulteriori spese.
Questa è l Italia...fatturano praticamente il niente è devi metterci anche un avvocato dopo essere stato colpito praticamente di un tentato furto autorizzato... roba da matti !!!
Ma possibile che non si possano denunciare per truffa ?
Quando la pazzia è senza fine
Siamo in Italia, tutto è possibile... Questo è il paese dei Balocchi
E come noi ci lamentiamo tutti
Ecco perché appena la mia casa è diventata inagibile la prima cosa che ho fatto è stata staccare tutte le utenze. Tanto fra tutte le strutture inagibili, con sedi lontane dal territorio era inevitabile che combinassero qualche impiccio.
Roberta Blanchi signora ogni volta che leggo di bollette su case che non esistono più mi chiedo proprio questo: possibile che non abbiano disdetto i contratti? Una volta lo chiesi sotto un post simile a questo e mi risposero che fare di nuovo il riallaccio avrebbe avuto un costo molto elevato. Non risposi per non passare da polemica ma so bene che aprire un contratto ha sì un costo, forse un centinaio di euro, certo non paragonabile alle cifre di cui tanti si lamentano. Leggere che lei, con altri di sicuro, lo avete fatto conferma la mia idea. Buona serata e scusi se mi sono intromessa.
Barbara Riccitelli molti avranno avuto le loro ragioni per non farlo, non deve pensare solo a case che non esistono più, ci sono molte case che sono lievemente inagibili, roba di 30/40 mila euro e 6 mesi di lavori che ancora stanno aspettando l'avvio dei lavori. In quel caso capisco che i proprietari abbiano considerato più vantaggioso non disdire le utenze. In altri casi magari con tutti i disagi, i casini ecc... immagino possa essere sfuggito di mente
Roberta Blanchi lei che vive la situazione ne sa certo più di me che mi limito a partecipare con empatia leggendo quanto succede. Replico...anche case lievemente inagibili sono disabitate, pertanto perché non disdire fino all'inizio dei lavori quando sia l'elettricità che l'acqua saranno necessarie?
Barbara Riccitelli perché (in teoria) doveva trattarsi di lavori da effettuare rapidamente, in pochi mesi e perché in molti casi alcuni, non avendo altro posto, ancora tengono in funzione alcuni elettrodomestici in quelle case. Mi riferisco per esempio ai congelatori a pozzetto.
Mo vedrai allora che faranno i controlli...
Colonnello Papetti quando verranno arrestati i colpevoli?
Per risolvere il problema bastava che governo imponesse alle compagnie di luce gas e acqua di disdire tutti i contratti per le abitazioni inabili, poi quando queste diventavano agibili le attivazioni delle nuove utenze dovevano essere a costo zero.
Scommetto che se fosse stato un pincopallino qualsiasi,avrebbe dovuto pagare tutto con gli interessi
Pensate se succede a un povero cristo che non sa dove sbatte la testa.
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Questa soluzione dei consumi presunti mi sembra poco appropriata.,quasi una manifestazione di prepotenza.Si deve trovare una forma di accertamento diversa.
Bravissimo, colonnello. Un saluto.