Bolletta di 6mila euro per casa inagibile,
il colonnello Papetti fa ricorso e vince:
«Coi consumi reali mi devono 70 euro»

SARNANO - L'abitazione è quella della madre dell'ex comandante provinciale della Finanza, oggi in pensione. «Nessuno ci viveva dal 2016 a causa del sisma, mi è sembrata una cosa abnorme una bolletta su consumi mai avvenuti»

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Paolo Papetti

di Monia Orazi

«Oggi si è definitivamente conclusa la controversia relativa alla maxi bolletta di oltre 6mila euro sulla casa terremotata. Alla fine con i consumi reali e non presunti rivengono 70 euro a me», così Paolo Papetti, colonnello della Guardia di Finanza ora in pensione e comandante provinciale delle Fiamme gialle di Macerata qualche anno fa. Alcune settimane fa a sua madre era arrivata una bolletta del gas di oltre seimila euro, per consumi presunti in realtà mai avvenuti, della casa di Sarnano, gravemente danneggiata dalle scosse sismiche, in cui non abita più nessuno dal novembre 2016. All’epoca era stata comunicata ai gestori delle forniture energetiche, l’inagibilità dell’edificio. Papetti ha subito scritto una pec al gestore contestando la bolletta ed inviando la documentazione che provava l’inagibilità della casa. «Ho presentato istanza di conciliazione dell’Arera (autorità regolazione energia, reti e ambiente, ndr), direttamente io – spiega Papetti a Cronache Maceratesi -. Si tratta tutto online, si segue una serie di procedure e ci sono documenti da inviare online. Successivamente è stata fissata l’istanza di conciliazione con il gestore, la documentazione che ho inviato ha dimostrato che avevo ragione. È stato chiuso il contatore ed è stata inviata una società che ha effettuato la foto dei consumi effettivi. Ho deciso di ricorrere perché era una cosa abnorme una bolletta basata su consumi mai avvenuti. Consiglio a tutti in caso di contestazioni reali, sempre per consumi presunti oppure erroneamente addebitati, di inviare una posta elettronica certificata che garantisce che uno abbia effettuato una contestazione o un reclamo. Mi era stato risposto che era stata fatta la telelettura, ma il contatore di casa di mia madre era vecchio e non lo permetteva. In quella casa non è più entrato nessuno dal novembre 2016. Un altro accorgimento è quello di bloccare l’addebito automatico in conto corrente, oppure di mettere una cifra massima di addebito. Per mia madre se non avesse avuto noi figli, essendo molto anziana sarebbe stato un problema gestire una cosa del genere. Occorre sempre fare massima attenzione». Papetti aggiunge che «a questo punto offro gratuitamente la consulenza sul come procedere a chi si dovesse trovare nelle stesse condizioni».

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