Ricostruzione Visso, pronta la mappa

SISMA - L’elaborato approvato dall’amministrazione comunale prevede l’elenco degli edifici di cui si può presentare il progetto, gli aggregati, i tempi di conclusione delle perimetrazioni, gli edifici da delocalizzare e quelli per cui occorre aspettare

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Il centro di Visso

di Monia Orazi

Pronta la mappa per la ricostruzione del centro storico e delle frazioni di Visso. Ad approvarla è stata l’amministrazione comunale, tra le prime in provincia, che ha inviato la comunicazione richiesta dall’ordinanza 123 del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, che ha messo in campo una serie di strumenti per accelerare la ricostruzione dei centri più gravemente danneggiati dal terremoto. Lo scorso 21 gennaio era iniziato da Visso il ciclo di incontri del commissario alla ricostruzione per illustrare la nuova ordinanza.

L’elaborato approvato dall’amministrazione comunale prevede l’elenco degli edifici di cui si può presentare il progetto, gli aggregati, i tempi di conclusione delle perimetrazioni, gli edifici da delocalizzare e quelli per cui occorre aspettare. È a disposizione dei cittadini e dei tecnici per prendere visione dello stato attuale della situazione, in modo da poter rispettare le scadenze previste per la presentazione dei progetti ed evitare così il rischio di perdere il contributo di autonoma sistemazione. Spiega il sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi: «Sul sito del comune di Visso sono stati pubblicati gli elaborati relativi alla comunicazione effettuata ai sensi della ordinanza 123 del 31/12/2021. Gli elaborati e l’elenco sono frutto della ricognizione fatta dall’ufficio tecnico comunale, conseguenti a quanto disposto dalla ordinanza speciale Visso e ai piani di demolizione approvati ed in corso di definizione nonché alla necessità di normare alcuni interventi nell’ambito del redigendo programma straordinario di ricostruzione». L’ordinanza 123 del 31 dicembre scorso ha previsto che i sindaci dovessero comunicare entro il 28 febbraio al commissario e agli Uffici speciali ricostruzione i tempi di conclusione delle perimetrazioni e degli aggregati edilizi, l’individuazione degli edifici e degli aggregati danneggiati che possono partire subito con la progettazione e la ricostruzione, e come risolvere eventuali criticità. Dove esistono problemi che rallentano o bloccano la cantierizzazione delle opere pubbliche, l’ordinanza ha chiesto ai sindaci di individuarli e definire con quali azioni e strumenti superarli.

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