«Aspetto da due mesi di entrare in Consiglio,
così mi è stato negato il voto per le Provinciali
E’ molto grave, farò un esposto al prefetto»

TOLENTINO - La denuncia del neo consigliere Diego Aloisi di Tolentino Popolare, che domani prenderà il posto del dimissionario Leonardo Salvatori, uscito dall'assise il 28 ottobre: «Il regolamento impone di procedere alla surroga entro 10 giorni, segnaleremo questa grave violazione di legge e la mala-gestione da parte del presidente Ceselli, del sindaco e della maggioranza»

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Diego Aloisi

 

di Francesca Marsili

«A distanza di due mesi la surroga che determina la nomina dei nuovi consiglieri, compreso il sottoscritto, non è stata approvata e questo ha compromesso la possibilità di partecipare alle elezioni provinciali del 18 dicembre. Faremo un esposto al Prefetto segnalando una grave violazione di legge e la mala-gestione da parte del presidente del Consiglio, del sindaco e della maggioranza politica». Sono le parole di Diego Aloisi esponente del gruppo Tolentino Popolare che dopo le dimissioni del consigliere Leonardo Salvatori avvenute nell’ultimo consiglio comunale lo scorso 28 ottobre, attende di prendere il suo posto, sottolineando come tale ritardo abbia fatto venire meno un dovere ma anche un diritto. A finire nel mirino del gruppo politico e del suo esponete sono proprio le tempistiche sulla convocazione del consiglio comunale previsto per domani che ha all’ordine del giorno proprio la nomina dei nuovi consiglieri. «L’art. 38 del Tuel, impone al Consiglio di procedere alla surroga dei dimissionari entro 10 giorni – sottolinea Aloisi – quindi attraverso una convocazione che doveva essere fatta entro il 7 novembre scorso. Questa mancanza non ci ha dato la possibilità di votare e farci votare alle elezioni provinciali, ed è secondo me un fatto molto grave. Capisco il momento che stiamo vivendo e le complessità che possano essersi verificate – conclude l’esponente di Tolentino Popolare – ma due mesi di ritardo sono davvero incomprensibili e ci hanno penalizzato molto. Questo metodo è inaccettabile».

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Alessandro Massi

Oltre a sottolineare l’inadempimento nei termini di legge da parte del presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della maggioranza, Tolentino Popolare non nasconde di nutrire anche perplessità di altro genere riguardo tale ritardo. Diego Aloisi infatti, dopo le dimissioni di Leonardo Salvatori che si è sempre dimostrato allineato alla maggioranza, aveva preannunciato proprio attraverso Cronache Maceratesi, di accettare l’incarico di consigliere ma l’intenzione di passare all’opposizione sposando la linea di rottura tracciata dall’ex assessore Alessandro Massi cacciato dal sindaco Pezzanesi.

«E’ una grave violazione della legge ed è inaccettabile che in una cittadina di quasi ventimila abitanti dopo sessanta giorni non sia stato convocato il consiglio comunale per procedere alla surroga – affonda Massi ribadendo l’intenzione di procedere con un esposto al Prefetto – ciò è aggravato dal fatto che in questo periodo si sono tenute le elezioni provinciali, per cui, nello specifico, Aloisi è stato privato del suo diritto di elettorato attivo e passivo. Ciò fa venire meno il principio di universalità del corpo elettorale alla base di qualsiasi consultazione. Se il presidente Ceselli – aggiunge l’ex assessore – avesse rispettato la norma che prevede di convocare il consiglio entro dieci giorni , il nostro consigliere avrebbe potuto esprimere le sue preferenze alle elezioni provinciali oltre che presentare interrogazioni, mozioni o emendamenti al bilancio come sua prerogativa in qualità di consigliere. Credo sia incapacità – conclude – non voglio pensare alla malafede». Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, oltre alle dimissioni di Leonardo Salvatori in quota a “Tolentino Popolare”, anche Antonio Trombetta, di “Tolentino nel cuore”, aveva formalizzato le sue dimissioni. A quest’ultimo succederà Mauro Miconi che all’ultima tornata elettorale totalizzò 17 preferenze.

 

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