Carlo Ciccioli in Consiglio regionale
Dura presa di posizione del gruppo assembleare dl Partito democratico contro Carlo Ciccioli: «Un misogino reazionario che ridicolizza quotidianamente i marchigiani». Il capogruppo di FdI nell’ultimo Consiglio regionale, che durante la presentazione di una proposta di legge regionale di Fratelli d’Italia per dare un quadro di riferimento normativo unitario sui temi della famiglia aveva detto: «Il padre deve dare le regole, la madre deve accudire». E poi ancora: «Non possono esistere alternative al nucleo familiare naturale». Parole che hanno scatenato un vespaio con duri interventi di sindacati, partiti, movimenti femministe. Ora a prendere posizione sono i consiglieri del gruppo dem in Consiglio regionale.
Anna Casini
«Le parole di Ciccioli ci inorridiscono – afferma la vice capogruppo Anna Casini – anche perché provengono da un esponente di un partito presieduto da una donna, il cui compagno, e non marito, ha più volte dichiarato di essere un “mammo felice”. Anche se i suoi colleghi, con evidente imbarazzo e in maniera surreale, continuano a dichiarare che le sue esternazioni, malgrado sia il capogruppo, sono opinioni personali, concetto ribadito anche ieri in aula dal consigliere Putzu, ci aspettiamo che il presidente Acquaroli assuma una posizione chiara e netta in merito a dichiarazioni che stanno offrendo all’Italia intera un’immagine retrograda delle Marche, snaturando la cultura di una terra di persone rispettose dei bisogni e delle idee di tutti, che certo non si aspettavano una deriva del genere e che non merita di essere ridicolizzata dalle parole dei suoi rappresentanti. Per questo voglio fare un appello a tutti i riformisti: non restiamo indifferenti, serve sin da subito costruire un’alternativa politica e culturale a questo sfacelo».
Manuela Bora
«Ciccioli – sottolinea con forza la consigliera Manuela Bora – non è un consigliere qualsiasi, è il capogruppo, ovvero è il consigliere al quale è demandata l’elaborazione della linea politica di tutto il gruppo, e proprio per questo motivo ha la prerogativa di esprimere le dichiarazioni di voto nel dibattito assembleare. Non è possibile e non è affatto credibile che egli esponga un giorno sì e l’altro pure posizioni personali che non rappresentano l’opinione condivisa del gruppo che guida. Si tratta di una palese presa in giro: Ciccioli, in realtà, pensa e dice apertamente quello che tutti i componenti del suo gruppo pensano ma non dicono per ragioni di opportunismo. Le sue parole introducono un elemento di fortissima demarcazione ideologica tra la destra maschilista e la nostra prospettiva che è invece paritaria e solidaristica. Il Partito Democratico, infatti, non crede che debba esistere un principio gerarchico all’interno dei nuclei familiari, dove qualcuno comanda, il padre, e altri obbediscono, la madre. Alla cultura arcaica del padre padrone noi contrapponiamo una visione nata da decenni di coraggiose lotte femministe e che si proietta oggi in un futuro, condiviso da tutti i Paesi europei, di suddivisione equa dei carichi tra i componenti delle famiglie».
Micaela Vitri
«Quella del consigliere Ciccioli – sottolinea la consigliera Micaela Vitri – è un’idea della famiglia che fa rabbrividire e ci riporta agli anni più bui della nostra storia. Le sue affermazioni sono gravissime, figlie di una cultura politica superata e oscurantista, che vuole la donna sottomessa alla figura maschile. Nel 2021 non possiamo accettare queste prese di posizione, che calpestano anni e anni di battaglie sui diritti garantiti dalla nostra Costituzione. La riforma del diritto di famiglia del 1975 riconosce parità giuridica ai coniugi. Anche l’ordine psicologhe e psicologi prende le distanze dalle esternazioni inaccettabili del consigliere Ciccioli. Personalmente sono allibita e mi aspetto come minimo la richiesta di dimissioni da capogruppo di Ciccioli da parte di Giorgia Meloni».
Maurizio Mangialardi, capogruppo del Pd
Sulla questione interviene anche il capogruppo Maurizio Mangialardi, evidenziando gli obiettivi che si celano dietro lo stillicidio di dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia: «Ciccioli, nonostante sia ormai giunto al termine di una carriera che lo ha visto ricoprire prestigiosi ruoli istituzionali, non è mai uscito dal proprio personaggio e continua a essere prigioniero dell’ideologia che ha sposato fin dai cupi anni Settanta. È lampante come la sua pesante retorica contro le donne e gli immigrati rappresenti una sorta di testamento politico rivolto ai giovani estremisti di destra che pullulano nel suo partito e anche in Consiglio regionale. Ciò non fa di lui una figura patetica, come forse alcuni potrebbero pensare, ma un personaggio assolutamente pericoloso per la democrazia. E temo che vedremo presto gli effetti di questa deriva se, come si vocifera, su sua ispirazione presto il consiglio regionale andrà alla revisione del regolamento dell’Assemblea legislativa per imbavagliare l’attività dell’opposizione, desiderio peraltro più volte espresso durante i lavori in aula».
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Voto destra , ma troppo spesso non mi sento affatto rappresentato da Ciccioli.
Dire ” la destra esca dal medio evo ” non sono altro che ulteriori sterili slogan da parte delle sinistre che a parte gridare ” arrivano i fascisti ” hanno idee e propositi utili solo agli extracomunitari e movimenti LGBT !!!
Ancora una volta un uomo viene verbalmente aggredito per le proprie idee pur condivise dalla stragrande maggioranza degli italiani. Adesso anche il ruolo genitoriale è messo in discussione al pari della famiglia tradizionale. Mi dispiace non leggere attestati di solidarieta’ da parte di esponenti del centrodestra pero’ il notissimo ed espertissimo psichiatra – che dona le proprie giornate alla salvezza degli altri – mi sta sempre piu’ simpatico….ora insultate anche me !
DEDICATO ALLE DONNE DELLA MAGGIORANZA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE.
Nel ventitreesimo giorno del secondo mese dell’anno domini 2021, il consigliere regionale sostenuto dai difensori della famiglia “naturale” (esistono famiglie innaturali?) ha ben indicato le regole da seguire secondo una visione basata sul patriarcato assolutistico. Il destino delle donne è così segnato fin dalla loro nascita: prima figlie ubbidienti, poi mogli devote, madri prolifiche senza alcuna aspirazione di realizzazione personale fuorché essere donne del focolare. Pertanto chiediamo a gran voce che le donne in accordo con la maggioranza vengano accompagnate dal Pater Familia (o in extrema ratio anche dal capogruppo region ale) alla porta e poi di corsa, verso la casa per essere l’angelo del focolare e accudire la propria famiglia rinunciando al lauto stipendio regionale per non far vergognare eventuali mariti o padri della pochezza del loro guadagno. Una brava donna secondo le direttive regionali non può guadagnare di più di suo marito o di suo padre perché il mestiere di angelo del focolare è gratuito e deve essere svolto solo per amore in totale devozione. Mi raccomando donne della maggioranza, credete, obbedite e combattete per l’onore del vostro capogruppo ma da casa mentre accudite figli, familiari e animali. Giorgina, dai l’esempio vai a casa e accudisci la tua famiglia!La Regione pensa di effettuare corsi di formazione per nuovi inquisitori? Se sì il testo Malleus Maleficarum verrà edito nuovamente o possiamo usare la prima versione? Non possiamo rischiare che le donne continuino ad avere questa pazza idea di lavorare ed essere indipendenti.
E’ risaputo che le donne sono molto più degli uomini soggette alle lusinghe del demonio. Infatti, ci sono forti dubbi che le donne in Regione abbandonino il loro posto e il loro stipendio anche se contrario alle direttive del Pater Regionis.
Comitato Ipazia Civitanova Marche