Peppina lascia la casetta con la figlia Gabriella
«Ci siamo messi a piangere, è finito un incubo. Vorremmo mantenere i piedi per terra, ma è come se avessimo dei palloncini a tirarci su». Sono passati quasi tre mesi, una battaglia che è diventata l’emblema della tenacia, della voglia di non arrendersi. Gabriella Turchetti e la sua famiglia si sono emozionati, e non potrebbe essere stato altrimenti, quando hanno appreso la notizia dell’approvazione definitiva alla Camera del decreto fiscale (leggi l’articolo). Tra i tanti provvedimenti contenuti nel testo, infatti, c’è anche la cosiddetta norma “Salva Peppina”. Quelle righe sono il salvacondotto per le casette realizzate in piena emergenza terremoto, come quella di San Martino di Fiastra di Giuseppa Fattori, la nonnina del terremoto, che a 95 anni non ha nessuna intenzione di abbondare la propria terra. Una struttura in legno tirata su senza tutte le necessarie autorizzazioni, poi sequestrata. E ora nuovamente riabilitata: Peppina potrà lasciare il container, non subito però.
Peppina nel container
«Prima di tutto il decreto dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – spiega la figlia Gabriella Turchetti – poi dobbiamo chiedere il dissequestro, insomma c’è ancora qualche passaggio da rispettare. L’auspicio è che per Natale possa rientrare nella casetta. Quando l’abbiamo detto a mia madre era incredula e felice allo stesso tempo. Ci ha detto: “Adesso che succede? Posso rientrare allora?». E inevitabilmente il pensiero della figlia corre a questi tre mesi, fatti di momenti difficili, di promesse, di soluzioni apparenti. «E’ stata una battaglia tanto dura – continua Turchetti – e ovviamente il disagio più grande è stato per mamma, è lei che vive nel container. Però anche per noi è stato un percorso a ostacoli, pesante. Due le date che resteranno scolpite nella memoria: il 9 settembre, quando eravamo a un matrimonio a Roma e ci hanno telefonato per dirci che la casetta sarebbe stata sequestrata. E’ stata una doccia fredda, perché pensavamo fosse scongiurato il sequestro dopo la richiesta di sanatoria all’ex Genio civile. L’altra data è il 9 ottobre, il giorno in cui mamma ha dovuto lasciare definitivamente la casetta per ritornare nel container. E poi ovviamente l’altalena di promesse, di soluzioni che non erano percorribili. Devo ammettere che in qualche occasione ho detto a mio marito che avrei preferito buttarla giù, per riappropriarci della nostra vita e trovare un’altra sistemazione dignitosa per mia madre. Ma abbiamo tenuto duro e adesso non possiamo che essere contenti. Lo saremo appieno quando mamma tornerà nella casetta, quando le conseguenze del decreto saranno tangibili, ma sappiamo che senza questo passaggio preliminare nulla sarebbe stato possibile. Il nostro ringraziamento va a tutti quelli che hanno condiviso con noi questa battaglia, ai politici, alla stampa, a voi di Cronache Maceratesi che per primi l’avete fatta vostra. Grazie di cuore».
(redazione CM)
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M.G. Spero che ciò vale per tutti ........i terremotati sono terremotati tutti!!!!!!!!!!!! Capito???????????????? Anche quelli che non hanno VISITE da personaggi Politici!!!!!!!!
Vergogna.
Ma i terremotati ancorano votano PD? Io ho ufficialmente un azienda terremotata ma nessuno si é preoccupato di come vanno le cose nell azienda. Hanno fatto bene nn avranno mai il mio voto questi inetti incompetenti incapaci
Buon per lei, anche se aspetterei a vederla in casa. Poi questo è solo il più famigerato di migliaia di casi assurdi, non se ne vantino i nostri governanti che hanno moltissimo lavoro da fare prima di poter parlare
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Trasumanar significar per verba
non si poria; però l’essemplo basti
a cui esperïenza grazia serba.
più freddo e mortale è intorno il diletto deserto: è esso che riempie di gioia come un vento miracoloso…
Peccato non ci sia la stessa attenzione per casi più seri da risolvere.
piu seri viste le circostanze non saprei, certamente nonna peppina non è la sola ad aver vissuto quest esperienza
Ma davvero qualcuno può pensare che la normativa riguardi solo mia madre?? Tutti gli abusi saranno sanati grazie al nostro impegno, non escluso quello economico. E tutti i provvedimenti contenuti nel decreto approvato ieri??? Per quanto concerne il criterio per valutare l’importanza dei casi di cui occuparsi, io penso che mia madre meriti l’attenzione da riservare a tutti gli altri. E quindi restituisco la Vergogna a chi pensa che una terremotata di 95 anni non meriti di restare al suo paese. Di cosa è rea?? Quale colpa deve espiare??
“Tutti gli abusi saranno sanati grazie al nostro impegno”.Almeno è consapevole di essere in torto.
No. Non sono in torto. In torto era lo Stato. E quegli abusi andavano esaminati alla luce di norme adeguate alla gravità della situazione. In tempi eccezionali le leggi vengono modificate per diventare funzionali alle mutate esigenze. Quando le nostre case saranno ricostruite, si tornerà alla normalità e le casette verranno demolite. Questo chiedono i terremotati. Particolare non trascurabile: a San Martino di Fiastra le sae non ci sono e non ci saranno mai perché non previste nel progetto elaborato allo scopo dall’amministrazione comunale.
Ora abbiamo uno Stato che è come l’Innominato quando si converte e libera Lucia, farà del bene a tutti.
Siamo proprio italiani le leggi quando non ci fanno comodo sono sbagliate e non tiri in ballo l’età come se sua madre sia l’unica anziana danneggiata e dimenticata in questa emergenza.Un abuso è una violazione del codice in qualsiasi campo.