di Marco Ricci
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – titolare della vigilanza sulle fondazioni bancarie – ha ricevuto una lunga nota da parte di due ex consiglieri della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Giacomo Marcello Flori – recentemente scomparso in un incidente stradale – e Mauro Lancione. I quali nel giugno di quest’anno hanno investito il ministero della “mancata presunta trasmissione” da parte di Banca Marche all’istituzione jesina della lettera del governatore Visco, datata 9 gennaio del 2012. Lettera in cui il governatore di Banca d’Italia sottolineava in modo incisivo diverse carenze nell’organizzazione dell’istituto di credito. Arrivando a parlare di “diffuse carenze negli assetti di governance, dei controlli interni, la rilevante esposizione ai rischi di natura creditizia e finanziaria” (leggi l’articolo). Questo circa un mese prima che Banca Marche aprisse l’aumento di capitale da 180 milioni di euro poi sottoscritto a marzo dello stesso anno dalla Fondazione Carijesi per 20 milioni.
La nota dei due consiglieri jesini – entrati in Cda nel 2012, quindi successivamente ai fatti – punta il dito contro Banca Marche e l’allora presidente Michele Ambrosini. In quanto la Fondazione, così scrivevano Flori e Lancione, sarebbe venuta a conoscenza della lettera di Visco solo un anno dopo. Quando i due consiglieri – dopo averne appreso notizia anche tramite Cronache Maceratesi – chiedono spiegazioni al nuovo presidente della Fondazione Giacani che otterrà la lettera e la illustrerà al Cda. Così – dopo un’articolata descrizione della comunicazione di Visco e un suo confronto con quanto riportato nel prospetto informativo relativo all’aumento di capitale del 2012 – la nota si conclude con la richiesta al dipartimento del Tesoro di “accertare e valutare i comportamenti e le eventuali responsabilità correlate alla presunta mancata trasmissione della nota di Banca d’Italia” alla Fondazione Carijesi.
Invitando il Mef a “esprimere la propria valutazione nel ritenere o non ritenere che questa omissione abbia prodotto gravissimo danno alla Fondazione”. Anche perché, aggiungono, di patrimonio la fondazione ne ha perso abbastanza. “Circa 80 milioni di euro in valore in un solo anno”. Flori e Lancione domandano inoltre se, a giudizio del Ministero, la fondazione jesina avrebbe o meno sottoscritto l’aumento del 2012 se informata dei rilievi del governatore. E se lo stesso Ministero, di fronte a quei rilievi, avrebbe dato il proprio consenso all’operazione. Consenso che era stato già rilasciato alle tre fondazioni negli ultimi mesi del 2011.
Il Ministero – attraverso l’ufficio V della IV direzione del dipartimento del Tesoro – ha recentemente risposto. Prendendo atto di quanto comunicato e “provvedendo ad acquisire ulteriori elementi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi per le valutazioni di conseguenza”.
Contestualizziamo adesso le circostanze perché le cose non sono esattamente andate come immaginavano i due consiglieri nel momento in cui si rivolsero al Mef. L’aumento di capitale di Banca Marche si apre ad inizio febbraio 2012 e la lettera di Visco è giunta in Banca Marche un mese prima. Presidente dell’istituto di credito è Michele Ambrosini, mentre il presidente della fondazione jesina è Federico Tardioli. Il quale pochi mesi dopo diverrà vice presidente dell’istituto di credito lasciando per un breve periodo il suo posto in fondazione a Tonino Perini. Poi, da novembre 2012 fino a giugno 2013, sarà Giancarlo Giacani alla guida della fondazione, sostituito nel giugno di quest’anno da Alfio Bassotti.
I fatti messi in rilievo nella nota ricevuta dal Mef riguardano due momenti diversi. Il primo, quando alla presidenza della Fondazione siede Federico Tardioli e viene sottoscritto l’aumento di capitale. E il secondo quando i consiglieri Flori e Lancione, venuti a conoscenza dalla stampa della lettera del governatore, il 29 gennaio del 2013 investono della questione il presidente Giacani, da poco eletto e senza che avesse prima mai rivestito cariche importanti all’interno dell’istituzione jesina. Giacani risponderà ai due consiglieri in una riunione consiliare il 1 marzo del 2013.
“Giacani”, scrivono Flori e Lancione, “ci informa di aver ricevuto copia della lettera (di Visco, ndr) brevi manu da un vice presidente di Banca Marche”. Ma solamente tra il 29 gennaio e il 1 marzo del 2013, cioè dopo la loro richiesta di chiarimenti. Ovvero, proseguono i due consiglieri, “dodici mesi dopo la sua ufficializzazione da parte di Fondazione Carima”. Che ne ricevette copia, da quanto abbiamo verificato, già nel mese di febbraio dell’anno precedente. Inoltre – prosegue la nota – la lettera di Visco “non risulta essere stata portata né integralmente né per sommi capi da Banca delle Marche al cda della Fondazione”.
Questo quanto venne risposto a Flori e Lancione. Ma davvero nessuno aveva informato la Fondazione di Jesi della lettera di Visco? Da quanto invece risulta le cose sarebbero andate diversamente. Poiché l’allora presidente di Banca Marche, Michele Ambrosini, rese immediatamente partecipi i presidenti delle tre fondazioni azioniste dei rilievi pervenuti. Questo in una serie di riunioni – le prime due avvenute nello stesso mese di gennaio 2012, il 10 e il 23 – ad una delle quali fu anche presente un consulente chiamato da Banca Marche per valutare l’entità delle critiche mosse dall’organo di vigilanza. Ma non solo. Il presidente Ambrosini, oltre ad averci parlato di “invio di email”, ci ha anche dichiarato di “aver chiamato subito, già nel gennaio 2012, i presidenti Sabbatini, Tardioli e Gazzani per informarli della lettera”. Circostanza confermata anche dal presidente di Fondazione Carima, Franco Gazzani. Il quale, come aggiunge Michele Ambrosini, “andò successivamente in Banca d’Italia con l’allora consulente Grassano a parlare proprio della lettera del governatore con Signorini (Luigi Federico Signorini, da febbraio 2013 vice direttore generale di Banca d’Italia, ndr)”. Secondo Ambrosini a titolo delle tre fondazioni, secondo Gazzani a titolo unicamente di Fondazione Carima. Questo all’incirca nel marzo del 2012.
Dunque, stanti le parole di Ambrosini e Gazzani, i presidenti delle tre fondazioni vennero informati della lettera di Visco praticamente al momento del suo arrivo in Banca Marche. Il problema sembrerebbe allora tutto interno alla Fondazione di Jesi se i due consiglieri hanno notizia della lettera solo un anno dopo. E se nel febbraio 2013, come scrivono, il nuovo presidente Giacani deve farsi dare una copia “da un vice presidente della banca”, senza che il Cda fosse mai stato informato – “neppure parzialmente” – della comunicazione.
Flori e Lancione, nella stessa nota rivolta al Mef, sottolineano anche come nella riunione consiliare del 1 marzo 2013 non tutte le risposte ricevute dall’allora presidente Giacani siano state esaurienti. Anzi, rilevano che alcune rimasero inevase. Come la loro richiesta di domandare a Banca Marche in via ufficiale perché la lettera di Visco non fosse stata trasmessa alla Fondazione. O il motivo per cui, nonostante il peggioramento delle condizioni dell’istituto, la Fondazione jesina non abbia mai chiamato a relazionare i suoi rappresentanti all’interno della banca. Flori e Lancione evidenziano inoltre al ministero come la sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte della fondazione di Jesi sia avvenuta non riducendo le proprie obbligazioni e gli strumenti finanziari emessi da Banca Marche. Ma al contrario smobilitando gestioni di patrimonio “che erano invece strumenti realmente diversificati”. Così che a oggi la Fondazione di Jesi risulta avere una fortissima concentrazione patrimoniale nel gruppo Banca Marche.
Dunque dopo la Consob anche il Ministero dell’economia viene interessato della lettera del governatore Visco a Banca Marche e dei possibili danni ricevuti dagli azionisti per la sua “mancata eventuale trasmissione”. Anche se, da quanto dichiarano sia Ambrosini che Gazzani, i presidenti delle tre Fondazioni furono subito informati, dunque anche l’allora presidente jesino Federico Tardioli che in seguito diventerà vice presidente dell’istituto di credito.
Una comunicazione chiara e incisiva quella di Visco. Che si scontrava però con bilanci in attivo, certificati dalla società di revisione. Con le fondazioni che – se da una parte avevano di fronte un aumento di capitale a cui avevano già dichiarato di aderire e un rassicurante prospetto informativo, dall’altra si trovarono improvvisamente tra le mani i pesanti rilievi della vigilanza. Alla fine sia Jesi che Pesaro che Macerata aderirono all’offerta, concentrando ulteriormente il loro patrimonio nell’istituto di credito.
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Siamo al ‘si salvi chi può’?
…..patrimonio che ora e’ diminuito!!!
BOH….!!!! o non ho capito nulla o l’allora presidente della Fondazione di Jesi Tardioli, secondo la ricostruzione giornalistica, avrebbe omesso di informare il proprio consiglio di amministrazione di una situazione relativa al proprio patrimonio particolarmente difficile e delicata !!!
MA FORSE HO CAPITO MALE!
le fondazioni sono piene di gente che dovrebbe lavorare la terra dalla mattina alla sera.
Castellani,Tardioli non ha omesso informazioni,ma non ha capito niente perche’ niente capiva di banca,affidamenti,incagli,bilanci ecc( la sua professione e’ l’anastesista!!!).Questi suoi silenzi sono costati qualche decina di milioni di perdite alla fondazione di Jesi( soldi ovviamente non di tardioli) ma a lui gli hanno fatto guadagnare addirittura la vicepresidenza della banca!!Come tutti potete vedere man mano che i ‘signori’ delle fondazioni escono allo scoperto oltre che fare degli autogol incredibili,piu’ demenziali della demenza di chi li ha prodotti, emerge chiaramente il ruolo suicida delle stesse.Adesso mancano all’appello gli ultimi dementi ancora silenti,ovvero i pesaresi,vediamo quale altro film comico ci racconteranno.Se da questa situazione non ci avessero rimesso troppe persone( le persone bisognose,i clienti della banca,i dipendenti,gli azionisti) ci sarebbe da ridere e dire a questi qua vi sta bene,sarebbe una lezione per chi ce l’ha messi e per loro che ci sono andati.I manicomo andrebbero riaperti per ricoverare a vita questa banda rubata al film comico i soliti idioti.Se ancora servissero prove che dimostrano l’attaccamento alla poltrona dei rispettivi presidenti delle fondazioni e loro consiglieri il piatto e’ servito.Attendiamo impazienti le difese d’ufficio dei sostenitori di Gazzani e co.,noi non riusciamo ad essere obiettivi e lungimiranti come loro.
Lo scrisse un lettore tempo fa, si ha nostalgia delle belle figure che hanno guidato questo Ente primario e vitale per i Marchigiani che nacque come Cassa di Risparmio della Prov. di Macerata. I personaggi di oggi che hanno dissanguato e distrutto Banca Marche, sono talmente inadeguati che non si capisce come siano potuti arrivare fin lì. Maledetta politica e politicanti! Andatevene, tornate a fare i Pasticceri o gli Anestesisti o quel cavolo di altro facevate prima, siete indegni di quelle poltrone. Fatelo prima che qualche Cliente rovinato dai Vostri disastri, venga davvero a cercarvi personalmente. Oggi la gente, sbagliando, se la prende con quei poveretti dietro gli sportelli, insultandoli persino. Ho la sensazione che se dovessero riflettere meglio sui veri colpevoli, potrebbero alzare il tiro!! E le Istituzioni Vi fanno….Cavalieri, di che??!! Non conoscete vergogna!!!
Homeland,parole sante,alla fine questi sono come i politici,o li vai a prendere a casa e li porti in Siberia o rimangono incollati alle loro poltrone.Non sanno cos’e’ la vergogna,il rimorso,la decenza.Hanno il coraggio di farsi intervistare,sbraitano,urlano,minacciano,invece di fare una sola cosa SPARIRE!!Iesi ha parlato….macerata non ti dico( VIDEO INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA)manca solo pesaro per la sceneggiatura del film SCEMO PIU’ SCEMO..Attendiamo impazienti,ma forse non riescono a parlare perche’ hanno la lingua ancora troppo impastata per leccare i vari Bianconi,Costa ecc,eravamo tutti presenti alle assemblee o no??Forza Pesaro,attendiamo le vs pillole di saggezza!M
Riepilogando: comandava Bianconi quindi decideva e faceva lui tutti gli altri erano solo “figuranti” che applaudivano.
Il dr. Guillotin avrebbe avuto molto lavoro da fare…
Pierre,applaudivano,leccavano,non capivano niente ed hanno portato alla rovina banca e fondazioni stesse.C’e’ ancora qualcuno che non ha capito perche’ ce l’ho tanto con le fondazioni ed in particolare con quella piu’ grande ed influente( quella volta) la fondazione di mc presieduta da Gazzani,artefice unico,esclusivo per sua ammissione(VIDEO YOUTUBE INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA)della storica decisione del 2007?Attendo commenti al riguardo,giustificazioni,elogi di questi disgraziati incoscenti incapaci presuntuosi ambiziosi,FALLITI.Altro che azioni di responsabilita’,meriterebbero l’ergastolo in vita e l’inferno post mortem.E mi sembra poco.
qualcuno ulula alla luna che sorride e pensa” Giuliano…..Giuliano…..togliti quella carota,ti fa urlare troppo.Non lo sapevi che le carote si mangiano?”
Ricevo ogni giorno candidature,ma mi dispiace per la sceneggiatura del film SCEMO PIU’ SCEMO siamo per ora al completo,non servono piu’ comparse.Pero’ servirebbe qualche lingua da sostituire in quanto usurata per il troppo leccare.Si accettano proposte ma solo da altamente referenziati,con spirito di patate innato e assolutamente menefreghisti di tanti poveri cristi che il prossimo imminente anno nuovo niente riceveranno in quanto i soldi delle fondazioni sono finiti causa ambizioni smodate.Questi si ululeranno alla luna,insieme ai precari e ai dipendenti,con buona soddisfazione dei lecchini spiritosi,dai quali,inutilmente,attendo il loro punto di vista sul VIDEO YOUTUBE INTERVENTO GAZZANI ASSEMBLEA CARIMA.Se nessuno mi convincera’ del contrario ne faro’ tante copie quanti sono i dipendenti,piu’ i precari e ci metto anche tutti i clienti delusi ed arrabbiati.Verranno inviate a mie spese.A seguire a tutti coloro che fino ad oggi avevano usufruito dei fondi delle fondazioni.Posso ancora permetterlo e lo ritengo doveroso farlo.Buon anno a tutti nessuno escluso,e mi auguro un meritato riposo per la sua lingua affaticata ed unta
una anche a Gazzani che cosi’conosce l’uomo che ulula.Mettici pero’ il tuo indirizzo vero altrimenti come potra’ ringraziarti per tutta la pubblicita’ che gli stai facendo.Hasta la vista amigo.
Persichetti,ancora tu,ma non dovevamo vederci piu’?Ritorniamo alla tregua,,tanto ne’ tu ne’ io possiamo risolvere il pasticcio.Avrai notato che ho ululato anche alle altre fondazioni,come vedi non ce l’ho solo con Gazzani ma con tutti coloro che in vari modi hanno collaborato al disastro.Colpa di quella carota…resta da capire chi ce l’ha messa quella carota fastidiosa ed una volta trovati i colpevoli( quelli veri) allora si che scattera’ la vendetta,che sara’ adeguata al fastidio.Riguardo alle mie idee ed ai miei punti di vista( che ti prego almeno di rispettare) mi sembra di essere in buona compagnia,evidentemente qualcosa di vero c’e’ in quello che sostengo.Riguardo alla pubblicita’ a Gazzani( completamente a mie spese,quindi totalmente gratuita,faccio tutto un conto qualcuno vedrai che paghera’) mi aspettavo un po’ di riconoscenza,male non fare paura non avere,ma va bene cosi’ lo stesso,la riconoscenza non e’ di questo mondo.Nei nostri patti mi avevi promesso che avresti commentato obiettivamente intervista e video di Gazzani,ma cio’ non e’ avvenuto e non capisco il perche’.In fondo potresti aiutarmi,tu che la carota non ce l’hai,a capire dove sto sbagliando.Capisci bene che il dolore fa perdere la testa e provoca reazioni inconsulte ed irrazionali.Buon anno a te e famiglia ed iniziamo il nuovo anno senza guerre tra poveri,non giova a nessuno,io e te abbiamo compiti ed obiettivi diversi,entrambi criticabili ma ugualmente rispettabili,non credi?
Vangelo di LUCA
E Gesù disse ” Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno …e che dicono lascia anch’essi un posto in paradiso”
smettiamola di bisticciare e di intraprendere scaramucce e guerre tra poveri che non portano a nulla. Vediamo, invece, di seguire e controllare anche come stanno gestendo,ora, la banca, e PENSARE quali potrebbero essere le iniziative più opportune per riportare a casa almeno gran parte di quanto fuoriuscito. Da ciò,credo,dipenderà(oltre che dalla professionalità di chi la gestisce)l’eventuale possibilità per una futura rinascita………….CHIUDIAMO L’ANNO CON UNA NOTA DI OTTIMISMO……..E TANTI AUGURI PER UN FELICE NUOVO ANNO A VOI TUTTI.
persichetti puoi dire a gazzani che zonin lo ringrazia?
@nardino tanto è impegnato a promuovere il video di gazzani che si è dimenticato il memoriale di ambrosini a puntate. Se cercava pillole di saggezza lì troverà principalmente quelle di demenza. ma non quella vera dei poveri anziani con deterioramento cerebrale, bensì quella artificiosa di chi, pur di non scoprire gli intrallazzi che ha gestito, è disposto a passare da…anziano. Vada a rileggere, non resterà deluso. Poi però riferisca su queste pagine le sue impressioni. Grazie e buone Feste!
SALUTI DI ADDIO ED AUGURI DI BUON ANNO
Radio Kabul,ho spesso criticato il resto della combriccola,Ambrosini,Tardioli,Costa ecc.Non c’e’ niente da commentare che non sia gia’ stato detto,altro che demenza,questi sono debuttanti ambiziosi ed ignoranti(della materia) che come parlano non fanno altro che scavarsi ancora di piu’ la fosse invece di discolparsi.Lo ripeto per l’ultima volta,mi ostino con Gazzani perche’ e’ da lui che e’ partita la sconsiderata decisione,le altre fondazioni si sarebbero allineate a mc come del resto hanno fatto non vendendo ed aderendo( con incompetenza ed incoscenza) a ben due aumenti di capitale inutili e costosi.Detto cio’ ha ragione Sargenti,basta con le polemiche tra noi,le scaramucce.le perdite di stile( anche da parte mia) ,gli ortaggi ed il loro utilizzo..Con il 2014 passero’ dalle parole ai fatti,non scrivero’ piu’ commenti ma iniziero’ a fare tutto cio’ che con cose concrete puo’ tutelare me e gli altri azionisti dai danni subiti, comprese eventuali azioni legali personali.Ha ragione anche Persichetti,basta ululare alla luna,occorre ululare ai responsabili del disastro,scovarli dalle loro tane,costringerli a dimettersi,obbligare in tutti modi le fondazioni a tornare a fare il loro mestiere togliendo il disturbo,poi colpire legalmente e finanziarriamente non i fantasmi ma i responsabili del disastro.Anno nuovo vita nuova,non scrivero’ piu’ commenti ormai inutili e ripetitivi.Mi adoperero’ il prossimo anno per organizzare in un teatro,un cinema,una piazza una tavola rotonda sul tema banca marche,responsabilita’,suo futuro.Partiro’ dal mio chiodo fisso,la proiezione del famoso intervento di Gazzani( sono 13 minuti pieni di spunti e chiavi di lettura,oltre che una chiara assunzione di responsabilita’)seguira’ con giornalisti,cittadini comuni ed interessati al ruolo e funzione delle fondazioni,azionisti,addetti ai lavori un dibattito sul tema con soluzioni e proposte concrete.Da li iniziera’ il percorso di chiarezza e le azioni conseguenti.Ovviamente invitero’ anche e sopratutto i presidenti delle fondazioni,nonche’ Persichetti,cosi’ noi potremo conoscerci e Gazzani sapra’ chi ringraziare della pubblicita’ gratuita,seguendo il prezioso suggerimento( e non certo minaccia…) di Persichetti .Saluto tutti,ringrazio cronache maceratesi per l’impegno finora profuso(augurandomi che non si fermi) io continuero’ a leggere articoli e commenti con interesse e rispetto delle posizioni di tutti, ma i miei si fermano qui.Auguri di buon anno sperando che il 2014 ci porti qualche novita’ positiva per il passato ma sopratutto per il futuro di banca marche