Paolo Pinamonti (alle sue spalle il sindaco Sandro Parcaroli)
Paolo Pinamonti non è più il direttore artistico del Macerata Opera Festival. Il Cda dello Sferisterio si ritrova quindi nella condizione di procedere immediatamente per la nomina di un nuovo direttore artistico. A renderlo noto è l’associazione Sferisterio al termine della riunione del Consiglio di amministrazione che si è conclusa poco fa.
«Vista la nota pervenuta l’11 settembre con la quale il direttore artistico Paolo Pinamonti ha comunicato al CdA di essere entrato in regime di quiescenza, verificata la situazione, le norme di legge e le possibili alternative, vista peraltro l’indisponibilità del direttore artistico di proseguire l’incarico a titolo gratuito, ha deliberato, suo malgrado, di rescindere l’incarico.
Il Cda ringrazia Paolo Pinamonti per il lavoro svolto, l’impegno profuso e gli ottimi risultati artistici raggiunti che hanno consentito al Macerata Opera Festival di accrescere la propria immagine anche sul piano internazionale».
Pinamonti, dal primo settembre scorso è in pensione, ha lasciato l’ateneo Ca’ Foscari di Venezia che lo ha visto per anni ricercatore di Musicologia mentre a Macerata aveva un contratto per tre anni da direttore artistico dello Sferisterio. La legge Madia vieta ai pensionati di avere incarichi se non a titolo gratuito e solo per un anno. L’ex direttore artistico aveva comunicato di essere entrato in quiescenza con una mail al sindaco Sandro Parcaroli arrivata l’11 settembre.
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La legge Madia è una legge ipocrita, è fumo negli occhi, non serve a nulla Ci si occupi, invece, di cose più sostanziali. E’ un peccato che un gentiluomo come Pinamonti se ne debba andare.
La catena di comando de facto è: finanza/economia > politica > società civile, quindi – a dispetto della tanto citata Costituzione – la società civile (in questo caso il prof. Pinamonti) non ha voce in capitolo, anzi è letteralmente una vittima del sistema.