Mail a sorpresa di Pinamonti al sindaco:
«A novembre vado in pensione»
Dimissioni o incarico gratuito?

MACERATA - I dipendenti pubblici in quiescenza non possono avere incarichi retribuiti, solo gratuiti per un solo anno. Nessun commento dagli amministratori colti di sorpresa dalla notizia arrivata dal direttore artistico dello Sferisterio

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Paolo Pinamonti (alle sue spalle il sindaco Sandro Parcaroli)

di Luca Patrassi 

Sceso il sipario sulla stagione lirica allo Sferisterio, si riaccendono improvvisamente le luci sulle vicende del festival lirico. Ieri sera il direttore artistico dello Sferisterio Paolo Pinamonti ha inviato una mail al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli per annunciargli che dal primo novembre prossimo andrà in pensione. Non una mail di invito alla festa, mail in apparenza tranquilla ma in realtà esplosiva. Paolo Pinamonti è un docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, lo sarà fino al primo novembre quando appunto andrà in pensione.

L’unico problema, visto da Macerata, è che i dipendenti pubblici che vanno in pensione per legge non possono svolgere incarichi retribuiti e possono lavorare gratuitamente ma soltanto per un anno. Tradotto, Pinamonti dovrebbe dimettersi oppure lavorare gratuitamente rinunciando al compenso annuo complessivo di sessantamila euro.

Riserbo totale sulla questione, nessuno commenta, nessuno vuol dire una parola, almeno per il momento. Peraltro va evidenziato che il bando di selezione fatto dall’associazione Sferisterio per il direttore artistico prevedeva un incarico per tre anni: il problema si pone oggi quando di anni ne sono passati meno di due.

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Lo Sferisterio durante l’opera

A titolo di cronaca si osserva che la mail al sindaco di Macerata arriva pochi giorni dopo la notizia della sentenza di primo grado della Corte dei Conti che ha condannato Pinamonti al pagamento di oltre mezzo milione di euro all’Ateneo di Venezia per aver svolto un incarico al teatro San Carlo di Napoli senza la necessaria autorizzazione.

A Macerata il problema non è quest’ultimo: per svolgere l’incarico di direttore artistico allo Sferisterio, Pinamonti l’autorizzazione l’ha regolarmente avuta dal suo Ateneo. Il direttore artistico ha mandato una mail al sindaco e non al consiglio di amministrazione dell’associazione Sferisterio ma è di tutta evidenza che saranno i consiglieri a doversene occupare anche a breve termine. Nessuno parla, nemmeno il sindaco ma è chiaro che la mail ha sollevato un caso inaspettato e non è di certo risultata “gradita”.

L’associazione Sferisterio aveva pubblicato un bando e affidato un incarico triennale a Pinamonti: ora si trova davanti a un ostacolo (il pensionamento) che non può essere iscritto tra gli eventi imprevedibili. Riserbo assoluto tra gli amministratori, indicatore del fatto che la mail del direttore con l’annuncio del pensionamento di Pinamonti è giunta imprevista e non ha appunto suscitato entusiasmo.

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