Sferisterio, bilanci e mail di Pinamonti
Monteverde: «Cresce la preoccupazione»
Ricotta: «Il sindaco spieghi in aula»

MACERATA - Nessuna dichiarazione dal Consiglio di amministrazione, il festival lirico e la vicenda del direttore artistico catturano l'attenzione dei due esponenti dell'opposizione

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Il direttore artistico Paolo Pinamonti allo Sferisterio

di Luca Patrassi 

Sferisterio, fa discutere la mail di Pinamonti che annuncia il pensionamento dal prossimo primo novembre (leggi l’articolo). In pausa di riflessione in Consiglio di amministrazione, a parlare sono alcuni esponenti dell’opposizione.

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L’articolo di ieri in cui abbiamo anticipato del pensionamento

Dice l’ex assessora alla Cultura ed attuale consigliera comunale di Macerata Bene Comune Stefania Monteverde: «Non si può nascondere, un po’ di amarezza c’è, da cittadina e da ex amministratrice che ha contribuito a consegnare agli attuali amministratori un Mof candidato agli International Opera Awards tra i cinque “miglior festival 2019”, l’ Oscar della lirica. Con l’augurio di altri successi. Questa strana situazione del direttore artistico che, prima accetta l’incarico per tre anni e poi scopre di non poterlo fare, se non è ingenuità, è sicuramente dentro una catena di scelte poco chiare dell’amministrazione Parcaroli. Prima il bando per la selezione del direttore artistico, pubblicato molto tardi, a novembre del 2021, che porta a scegliere l’attuale direttore tra 68 candidature, che di fatto comincia a programmare la stagione 2022 a pochi mesi dall’inizio. Poi i bandi annullati e le scelte tardive per la gestione dell’agenzia di comunicazione, oltre ai madornali errori sui manifesti. Per non dire della decisione di rompere senza nessuno stile con Luciano Messi, attuale sovrintendente del Teatro Regio di Parma, poi i continui ritardi del bando per il nuovo sovrintendente, che prima porta a selezionare Raimondo Orsetti, ma poi emergono degli impedimenti, quindi ripiega sull’attuale che entra in carica a programmazione avviata. Praticamente un romanzo molto confuso».

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Stefania Monteverde

Bilanci e cartellone 2024: «Poi la grave chiusura del bilancio in rosso della stagione 2022 , meno 200.000 dopo bilanci positivi dal 2012. E da ultimo, poca trasparenza nel comunicare i numeri della stagione 2023, senza distinguere tra biglietti venduti e biglietti omaggio. Ci saranno nuovi bilanci in rosso? Aggiungo anche la scelta di proporre un cartellone 2024 di solo Puccini senza un gentile accordo – o almeno nulla è stata detto- con il Festival Puccini di Torre del Lago: i grandi teatri debbono saper operare in rete per crescere in stima e credibilità. Non sappiamo come si risolverà la questione del direttore. Però, mettendole in fila tutte, un po’ di preoccupazione cresce. La decantata efficienza imprenditoriale del sindaco-presidente qui ancora ci sfugge».

Sempre in tema di bilanci e di cartellone 2024 l’analisi del capogruppo Democrat Narciso Ricotta: «Lo Sferisterio è il simbolo di Macerata e la stagione lirica l’iniziativa culturale più importante della Città. Ecco, allora, che il tema merita sempre molta attenzione. La stagione lirica del 2022 si è conclusa con una perdita accertata di 212mila eruo e con l’avvertimento dei revisori dei conti sui rischi, dal punto di vista finanziario, di una eventuale replica nel 2023. Per la stagione 2023, di recente conclusa, il bilancio non è stato ancora redatto ma i rumors dicono che il botteghino piange; basti ricordare la tristezza di uno Sferisterio semivuoto in occasione della Messa da requiem: insomma, è stato concesso il bis».

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Narciso Ricotta, capogruppo del pD

La critica al cartellone 2024: «A questo – osserva Ricotta – si aggiunge la scelta del cartellone dell’anno prossimo tutta incentrata su tre opere di Puccini a celebrazione del centenario della sua morte. Questa decisione appare discutibile perché va bene ricordare il centenario di Puccini ma appare rischioso dedicargli tutte e tre le opere in cartellone e non diversificare l’offerta culturale scartando le altre opere classiche che, di solito, non tradiscono mai il botteghino. Infatti, per gli amanti di Puccini c’è già a disposizione il Festival Pucciniano che inizia le celebrazioni con un comitato nazionale che ha già organizzato nella sua città natale – Lucca – una serie di iniziative a partire dal 16 settembre di quest’anno ed a seguire nel 2024: il tutto in anticipo sulla nostra futura stagione lirica. Nel 2024 anche Torino e Milano, per fare un esempio, omaggeranno Puccini: ma nessuno impronterà la stagione solo su questo autore perché, comunque, per accogliere più pubblico serve sempre diversificare il cartellone. Insomma la scelta appare pericolosa: c’è il rischio che il bis diventi tris mettendo a repentaglio la situazione finanziaria dell’Associazione ed il futuro della Stagione Lirica».

La vicenda della mail di Pinamonti: «Si aggiunge – osserva infine Ricotta –  la condanna da parte della Corte dei Conti inflitta al direttore artistico Paolo Pinamonti per aver svolto nel 2015-2020 la propria attività al San Carlo di Napoli senza l’autorizzazione dell’Università Ca’ Foscari di cui è dipendente nonché la sua comunicazione, fatta solo ora, che fra due mesi andrà in pensione e, quindi, per legge non potrà seguitare a svolgere il suo ruolo a Macerata, salvo che a titolo gratuito e per un solo anno. Chi dirigerà la futura stagione lirica? La situazione appare preoccupante e ritengo che ci siano tutti gli elementi per chiedere al sindaco di venire a riferirne in consiglio comunale: provvederò a depositare la relativa richiesta insieme agli altri consiglieri del Gruppo del Pd. Insomma, piove sul bagnato e sullo Sferisterio e per salvarlo non penso che basti uno di quei bizzarri progetti, cari al centrodestra maceratese dell’epoca Menghi, che ne prevedevano la copertura».

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