Il secondo weekend della 59esima edizione del Macerata Opera Festival 2023 ha inanellato nuovi successi e sale pienissime per le repliche di Carmen e La traviata, oltre all’apprezzatissimo spettacolo di danza Don Juan e alla solenne esecuzione della Messa da Requiem.
Sergio Bernal
La programmazione del mese di agosto si apre venerdì con l’atteso ritorno della Compagnia Antonio Gades che presenterà la celebre versione dell’opera di Bizet riletta nella tradizione del flamenco. Questa Carmen, considerata una pietra miliare del mondo dello spettacolo, fu creata nel 1983 dal ballerino spagnolo con il cineasta Carlos Saura e da allora conquista le platee di tutto il mondo. Guest star per questo spettacolo allo Sferisterio sarà Sergio Bernal, ballerino iconico della danza spagnola di oggi che interpreterà il personaggio di Don José che era stato dello stesso Gades. Gli altri ballerini solisti sono Esmeralda Manzanas (Carmen), Miguel Ángel Rojas (Marido) e Jairo Rodríguez (Torero). La Form Orchestra Filarmonica Marchigiana eseguirà le pagine musicali non solo di Bizet ma anche dello stesso Gades, di Solera, Freire, Penella e Heredia, e sarà diretta da Miquel Ortega; in scena anche il Coro Lirico “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani e tre solisti vocali dell’Accademia d’arte lirica di Osimo: Sergej Radchenko, Tamara Kirakosova, Rsa Khosrovzade. “Danza all’opera” è un progetto realizzato con Civitanova Danza Festival.
«Dopo Don Juan e Bodas de Sangre, – sottolinea Eugenia Eiriz, vedova di Antonio Gades e direttrice generale della Fondazione a lui dedicata – Carmen è stato il terzo balletto narrativo creato da Antonio Gades e il primo risultato della sua stretta collaborazione con il regista cinematografico Carlos Saura. I due si sono ispirati principalmente al testo di Mérimée, ritenendo entrambi che la descrizione della storia e dei suoi personaggi riflettesse molto meglio il popolo andaluso rispetto al libretto della versione operistica di Bizet, della quale hanno comunque utilizzato la straordinaria musica, contrapponendola per la prima volta sulla scena con la musica flamenca dal vivo. Gades stesso, da profondo ammiratore della cultura popolare spagnola qual era, ha affermato: «volevo utilizzare la musica alla quale si era ispirato Bizet, la musica originale del popolo, per dimostrare che una chitarra e un cantante possono avere in certi momenti più forza di un’orchestra di cento elementi», continuando col dire, a proposito del successo ottenuto in tutto il mondo con la versione teatrale del 1984, «Carmen fu portata da Mérimée in Francia, ma noi l’abbiamo riportata in Spagna». Questa figura femminile ha rappresentato per il ballerino e coreografo spagnolo il simbolo della lotta delle donne per ottenere la libertà di fronte a ciò che sembra prestabilito: «ho creato Carmen – continuava – perché non mi piaceva quell’immagine stereotipata e falsa che aveva, essendo una donna che quando ama si consegna senza riserve, che non abbandona la sua classe anche quando si trova nelle sfere più alte». Non è un caso che il personaggio del balletto rifletta due delle attitudini vitali più caratteristiche del coreografo: la sua coscienza di classe e il suo amore per la libertà».
Lo stesso venerdi 4 agosto, a mezzogiorno, Eugenia Eiriz, Maria Esteve Gades, Paolo Pinamonti e Gilberto Santini saranno ospiti del consueto appuntamento con gli Aperitivi culturali curati da Cinzia Maroni (Antichi forni, piaggia della torre) dal titolo Carmen spagnola. In occasione della replica della Traviata (sabato 5 agosto) e dell’ultima recita di Carmen (domenica 6 agosto) sono in programma i percorsi inclusivi di “InclusivOpera”, progetto coordinato da Elena Di Giovanni (docente dell’Università di Macerata) in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (ENS), il Museo tattile statale Omero di Ancona, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI ), il Comune e l’Università degli Studi di Macerata e la University of Pittsburgh. In ciascuna giornata alle 18 e alle 18.30 ci saranno i percorsi per i non vedenti e i non udenti dedicati alle due opere. Per maggiori dettagli e partecipazione ulteriori dettagli sul sito sferisterio.it e scrivendo a [email protected]
Fuori dallo Sferisterio, domenica 6 agosto alle ore 18.30 l’ultimo concerto del progetto “In Opera” realizzato con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Macerata e i consueti appuntamenti con il ciclo degli Aperitivi Culturali curati da Cinzia Maroni agli Antichi Forni a mezzogiorno (4, 5 e 6 agosto).
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