Caos Macerata Cultura, civica Parcaroli:
«Pieno sostegno a Cassetta,
Ballesi spieghi la sua decisione»

L'INTERVENTO dopo le dimissioni in blocco del cda dell'organismo tecnico scientifico voluto tre anni fa dalla stessa maggioranza. Difesa a spada tratta l'assessore alla Cultura: «Vorremmo rassicurare la comunità che la città continuerà e potrà solo crescere culturalmente se chi ci lavora lo fa con passione, dedizione, rispetto e impegno costante, in un lavoro di squadra e senza personalismi». Stoccata al Pd sui due Consigli andati deserti: «Quando c'eravate voi era lo stesso»

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Katiuscia Cassetta, assessore alla cultura

di Luca Patrassi

Sostegno pieno all’amministrazione comunale, e all’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta, e un passaggio ironico dedicato alla stranezza della simultaneità delle dimissioni del comitato di Macerata Cultura e della mozione dell’opposizione sulle politiche culturali. A prendere posizione è il movimento “Pensiero & Azione” legato alla civica del sindaco Sandro Parcaroli. L’intervento segue le polemiche sulle due sedute consecutive di Consigli0 andate deserte, l’ultima addirittura per una diserzione di massa tra le fila della maggioranza, e sulle dimissioni dei componenti del comitato tecnico di Macerata Cultura, nominati circa tre anni fa dall’attuale amministrazione. Dimissioni che ad oggi i protagonisti dell’atto non hanno ritenuto di motivare nel dettaglio.

Ma ecco cosa scrive Pensiero&Azione. «Dopo le dimissioni – si legge in una nota  del movimento civico – ricevute da parte dell’organismo tecnico scientifico “Macerata Cultura” si è aperto in città, soprattutto tra le fila dell’opposizione, un dibattito su chi ora potrà portare avanti il programma culturale della città. Vorremmo innanzitutto capire bene cosa intende la professoressa Ballesi quando, a nome di tutto il comitato ma firmando solo lei sia la mail che il report inviato al sindaco e alla giunta, scrive “non essendoci più le condizioni per un ulteriore prosieguo” e quali, secondo lei, sono gli obiettivi programmati raggiunti. Ricordiamo che gli obiettivi della programmazione culturale dovrebbero essere raggiunti al termine del periodo di mandato dell’amministrazione e l’Organismo avrebbe dovuto seguire il programma fino a fine mandato. Risulta, quindi, molto curiosa la concomitanza delle dimissioni con un malessere della minoranza sulla programmazione culturale in sede di commissione cultura».

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Paola Ballesi

Il sostegno all’assessora Cassetta: «Necessita pertanto un’analisi attenta la situazione in cui si inserisce l’attacco all’assessore di riferimento che rappresenta la nostra lista e la quale ha dimostrato di saper lavorare, in questi due anni, con costanza e in team con tutta la struttura amministrativa, scientifica e tecnica. Questo lo dimostrano i dati in costante crescita dell’offerta culturale di Macerata, la distribuzione delle attività durante tutto il corso dell’anno, in tutti i contenitori e soprattutto i dati delle presenze alle varie attività proposte. Non da ultimo il costante aumento della partecipazione dei privati alla vita e al sostegno alla cultura. Sicuramente un modo di lavorare nuovo, diverso, con una visione di lungo periodo, senza nessun ritorno personale e senza l’uso di vecchi modi della politica. Un’apertura ai giovani, un lavoro di semina verso le nuove generazioni con progetti attenti e di qualità dedicati all’infanzia i cui risultati di crescita culturale si vedranno tra anni, ma del quale non si può negare l’importanza. Un lavoro trasversale tra uffici, menti e progetti che potrebbe sfuggire – ci mancherebbe – a chi ha seguito solo un settore della programmazione culturale».

Le politiche di formazione: «La cultura di una città parte dalle scuole, dagli insegnanti, dai genitori, dai giovani che la frequentano, da cosa si presenta nella sua biblioteca e nei teatri, dalle relazioni con l’Università e l’Accademia di Belle Arti, con il tessuto produttivo e dal rapporto con le tante associazioni che vivono quotidianamente il tessuto sociale e lo alimentano. Soprattutto gli obiettivi si raggiungono cercando di coordinare le varie scelte dell’Amministrazione, cercando di intercettare risorse e mettendo in connessione i vari assessorati e uffici per produrre idee da inserire nei vari bandi nazionali ed europei che abbiamo intercettato negli anni e su cui si sta continuando a lavorare. Tutto questo viene svolto dall’assessore quotidianamente, in modo silenzioso ma costante, senza sbandierare la costanza dell’impegno e la qualità delle persone con cui quotidianamente si interfaccia e lavora. Uno staff di cui la città dovrebbe andare fiera: sono già in cantiere due mostre importanti in collaborazione con la Regione, l’uscita del bando cultura con un budget più che raddoppiato rispetto allo scorso anno e soprattutto una seria e programmata offerta in tutti gli spazi e fino a fine anno».

Non è l’anno zero della cultura. «Vorremmo rassicurare la comunità che Macerata continuerà e potrà solo crescere culturalmente se chi ci lavora lo fa con passione, dedizione, rispetto e impegno costante, in un lavoro di squadra e senza personalismi». Un colpo al Pd sul fronte di ricordi recenti: «Un accenno all’opposizione che è ovviamente priva di argomentazioni serie su cui poter controbattere e si limita a urlare ai quattro venti che il sindaco Parcaroli non ha più controllo dei suoi. Bisogna ricordare a lor signori quando erano loro maggioranza, quante volte hanno adottato lo stesso sistema addirittura contro le volontà del sindaco di allora. Una su tutte la seduta dell’ 8 novembre 2018, quando l’intera maggioranza non si è presentata. Pertanto rinnovo l’invito a questa opposizione di affrontare temi seri per il bene della cittadinanza perché forse non si sono ancora resi conto che le elezioni le hanno perse anche per questi atteggiamenti. La maggioranza di centrodestra più che mai in questi tempi è compatta attorno al suo sindaco e continua con il suo operato al fine di far risorgere questa città che per anni è stata letteralmente abbandonata».

 

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