Francesco Cittadini
di Francesco Cittadini*
Alzi la mano chi non sente parlare di gas almeno una volta al giorno. Prezzo, metri cubi, consumi, costi, bollette, chi più ne ha più ne metta. Un’invasione nella comunicazione: al lavoro, in famiglia, al bar, al ristorante, al centro sportivo, in tv, sui social. Ovunque. Un problema sociale ed economico di capitale importanza.
Lasciamo parlare i numeri.
La tabella che segue mette a confronto il consumo interno lordo dei primi sei mesi del 2021 con i primi sei mesi del 2022. Nessuna significativa riduzione: solamente meno 1,8%. Poco rilevante la produzione nazionale mentre, anche se parliamo di numeri marginali, colpisce il livello quintuplicato delle esportazioni di gas, il che appare piuttosto grottesco dato il contesto. Andrebbero però comprese fino in fondo tutte le dinamiche di mercato. In diminuzione il livello delle scorte.
Balza agli occhi la riduzione dei metri cubi in ingresso da Tarvisio (fronte Russo) compensata da Passo Gries e Melendugno. Piccola legenda: i principali approvvigionamenti attuali fanno riferimento ai gasdotti internazionali di Passo Gries (Verbania) per il gas proveniente dal Nord Europa, Tarvisio (Udine) per quello russo, Melendugno (Lecce) approdo del Tap proveniente dall’Azerbaijan, Mazara del Vallo (Trapani) collegata all’Algeria con il Transmed e Gela (Caltanissetta) approdo del Greenstream proveniente dalla Libia.
Purtroppo dobbiamo fermarci qui con i dati più recenti disponibili. Dobbiamo invece passare ai dati annuali consolidati del 2021 e del 2020 per altri tipi di considerazione e per analisi regionali/provinciali.
Di seguito i dati nazionali di consumo per l’intero 2021 confrontati con quelli del 2020.
Dal 2020 al 2021 il consumo interno lordo di gas ha registrato una crescita importante, sostenuta in particolare dagli ingressi di Mazara del Vallo e Melendugno. In calo la produzione nazionale che si è attestata nel 2021 a quota 3,3 miliardi di metri cubi quando invece nel 1994 ne sono stati prodotti ben 21 miliardi, con una stima di riserve disponibili di circa 90 miliardi, per rimanere al certo e al probabile. Qui il grottesco lascia il posto a ben altri paradossi.
Fonte. Databook 2021 Unmig-Mite
Ma come si è evoluto il peso del gas russo (Tarvisio) nel totale delle importazioni? La tabella seguente ce lo indica.
Si è passati dal 27% di 10 anni fa al 40% del 2021, con punte del 48% nel 2017 e 2018. Non una gran mossa per un Paese che vuole essere indipendente e non condizionabile.
Passiamo ai dati regionali. Gli ultimi disponibili sono quelli del 2020. Le Marche pesavano per l’1,66% del consumo totale nazionale, un’incidenza più bassa rispetto al rapporto tra popolazione marchigiana e popolazione nazionale (circa il 2,5%). Lato industria si sale al 2,34%, conseguenza del livello manifatturiero del nostro territorio. Pochissimo il consumo di gas in Regione per la produzione di elettricità.
Curioso lo zero della Sardegna, priva di rete di gas naturale fino a praticamente lo scorso anno.
Ed ora il livello provinciale che vede Macerata al terzo posto, come prevedibile, per i consumi totali ma al secondo per i consumi industriali, con il termoelettrico concentrato nella provincia di Ancona (Centrale TermoElettrica di Jesi).
*Francesco Cittadini – Dottore Commercialista – Tartuferi & Associati
i marchigiani e sopratutto i maceratesi sanno soffrire per un terremoto per le varie crisi economiche ecc...ma stiamo arrivando al limite cari signori attenti non c'è peggior cattivo di un buono che diventa cattivo e parecchio
Enzo Coppari sei pronto ad ina rivoluzione ?
e tu che mi dici???
La prenderemo tutti nel sedere come sempre
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”Non può succedere che il Ministro della Transizione, Cingolani, dichiari di aver chiesto il prezzo di acquisto del gas alle società di cui lo Stato è azionista di maggioranza e di aver ricevuto un netto rifiuto.”
https://www.rivistaenergia.it/2022/08/svincoliamoci-dal-ttf-una-proposta-semplice-e-immediata-per-non-aggravare-la-crisi-gas/
Il problema è che il consumatore paga 300 euro il gas che al fornitore è costato sì e no 80, ad essere ottimisti. E’ la più grande speculazione della storia, la più scandalosa, ma la gente non sa, non capisce, si è abituata ad affidarsi ai competenti, alla Scienza, a Supermario… ma i competenti come sempre si fanno gli affari loro, mica si preoccupano del bene degli altri…
Dateci un babau e quelli che ci salvano dal babau e noi saremo sempre bimbi buoni.
Ognuno in ordine sparso. Tutti pensano pe li caz.. suaa. Morte tuaa, vita meaa !!