Angelo Raduazzo
di Leonardo Giorgi
«Ridurre di 15 centesimi il prezzo del gasolio al litro è come buttare un cucchiaio di zucchero nel mare per addolcirlo. Non cambierà niente alle società di autotrasporti». Angelo Raduazzo, imprenditore 30enne e titolare della Adriatica Trasporti di Corridonia, non usa mezzi termini. Ha lavorato da quando era appena maggiorenne, si è messo in proprio quando tutti gli dicevano che sarebbe stata una follia e ha investito nel momento di crisi, dando lavoro a molti padri di famiglia. Eppure, la questione del caro trasporti rappresenta ovviamente un incubo anche per chi, come lui, ha fatto dell’intraprendenza e dello spirito imprenditoriale il suo stile di vita.
«Ogni venerdì mi trovo a ritirare diecimila litri di gasolio – spiega -. A febbraio 2021 costava un euro al litro. Poi siamo arrivati a 1,40. Adesso abbiamo toccato i 2,25. Ormai faccio solo perdite. In un mese abbiamo 40mila euro di costi in più, solo per il gasolio». Il Consiglio dei Ministri, giovedì dovrebbe approvare un pacchetto di misure per far scendere il prezzo del carburante di 15 centesimi. Secondo Raduazzo, questo “sconto” non va neanche lontanamente vicino alla soluzione.
«Sgravi fiscali e aiuti come questi non servono a niente – aggiunge – È una situazione paradossale e mostruosa, visto che non abbiamo ancora iniziato a pagare i danni di due anni e mezzo di pandemia. Ormai è solo un gioco a chi è più bravo a indebitarsi, non si tratta più di chi riesce a guadagnare. Quando verso aprile, maggio, diverse aziende saranno costrette a chiudere se le cose non cambiano nel giro di pochi giorni, allora si renderanno conto tutti. Anche se il gasolio tra due mesi dovesse tornare a livelli normali, il danno di queste settimane rimarrà comunque e pochissime imprese si potranno permettere di andare avanti».
E l’azienda dell’imprenditore 30enne, potrebbe essere una di queste. «Oggi, al 16 di marzo, mi trovo ad aspettare il 31 e valutare il da farsi. Di questo passo dovrà dire ai miei dipendenti di andare in ferie e forse non potrò riaprire mai più – sottolinea – Io sto lottando con le unghie e con i denti contro questa speculazione, dove la guerra non c’entra niente. In tanti abbiamo provato a trovare nuove strade, a segnalare i nostri problemi, ma abbiamo trovato solo muri. C’è veramente molto malcontento e pochissima fiducia nella politica, a prescindere dagli schieramenti. Spieghiamo la nostra situazione a chi di dovere e la soluzione è togliere 15 centesimi? Da lì capisci quanto può interessare la condizione in cui siamo oggi».
Invece di lamentarci sui social, riuniamoci tutti per un grande sciopero
Avanti tutta verso il grande reset
Meglio che il governo vada a casa
E che vuoi fare questo governo ha aumentato il gasolio e la benzina per sostenere tutti i costi del lockdown hanno fatto una grande accisa.
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Due giorni fa sono stato in svizzera e il gasolio costava 2.15€ e la benzina 2 €
Com’è possibile dove in un paese dove un operaio medio guadagna dai 4/5000€ al mese la benzina e il gasolio costa meno che in un paese dove si guadagna 1500€ al mese il gasolio costa molto di più??? Qui c’è qualcuno che sta speculando di brutto e purtroppo farà danni economici gravi
#adavenìpeggio