«Niente progetto di ricostruzione,
37 famiglie rischiano di perdere il Cas»

TREIA - Sarà prorogata al 31 maggio la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni di persistenza dei requisiti per il mantenimento del contributo di autonoma sistemazione

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Franco Capponi

Sarà prorogata al 31 maggio 2022 la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni di persistenza dei requisiti per il mantenimento del contributo di autonoma sistemazione, come comunicato dall’Ufficio ricostruzione della Regione Marche. «A tal proposito a Treia ad oggi – spiega l’amministrazione – risultano 93 i nuclei familiari che usufruiscono di forme di assistenza a seguito dell’abitazione inagibile per il sisma 2016. In particolare 62 nuclei percepiscono il Cas, 7 nuclei vivono nelle Sae, 24 in alloggi Erap». Stabilita, inoltre, il 30 giugno 2022 come ultima data per presentare il progetto di ricostruzione, la mancata presentazione entro questa data comporterà la cessazione del contributo e della relativa gratuità della misura assistenziale.

«Alla luce delle nuove date, a Treia – spiega il sindaco Franco Capponi – dei 93 nuclei familiari in assistenza ad oggi, 37 rischierebbero di perdere Cas o la gratuità dell’utilizzo della Sae, dal momento che non hanno ancora presentato il progetto di ricostruzione. La mia raccomandazione e il mio invito sono, dunque, a compilare le procedure che consentiranno il rientro nella propria abitazione». Al momento, sono circa 480 i progetti totali che non sono stati ancora presentati, ma per la maggior parte dei quali sono state inoltrate le manifestazioni d’interesse. I cantieri sisma completati sono 88; 56 sono i lavori in corso di esecuzione mentre 32 sono i progetti sisma presentati e in corso di istruttoria. «Il Protocollo di intesa – continua l’amministrazione – prevede anche la realizzazione e l’attivazione di una nuova piattaforma informatica, che sarà resa disponibile dalla struttura commissariale, con la quale si intende avviare l’armonizzazione delle misure assistenziali con le misure di ricostruzione voluta dal Commissario straordinario Giovanni Legnini, il Capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i presidenti delle quattro regioni del cratere sismico».

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