Palazzo del Governo, a breve il restauro
Lavori all’auditorium San Paolo:
chiesti il triplo dei fondi previsti

MACERATA - Restyling in vista per gli edifici storici che si affacciano su piazza della Libertà. Per completare gli interventi, il Comune ha richiesto una somma più ingente all'Ufficio speciale per la ricostruzione, per un totale di 33 milioni di euro

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Il palazzo del Governo in piazza della Libertà

 

di Mauro Giustozzi

Palazzo del Governo e auditorium San Paolo, due edifici di pregio e storici che si affacciano su piazza della Libertà destinati a rinascere con una ristrutturazione adeguata. Prossima per l’edificio sede di prefettura, questura e provveditorato, con tempi più lunghi per la struttura che affianca l’Università di Macerata. Progetto esecutivo, appalto e cantiere aperto a marzo con i primi nove mesi per incominciare il restyling e la ristrutturazione del Palazzo del Governo, questo il cronoprogramma previsto, col primo step di lavori che partirà dal provveditorato agli studi che insiste su via Armaroli che passerà poi la staffetta negli anni futuri a prefettura e questura.

Questo grazie al maxi finanziamento ottenuto dalla Provincia di Macerata, uno degli ultimi atti della presidenza di Antonio Pettinari, prima della scadenza del suo mandato, che lascia in eredità al suo successore Sandro Parcaroli, per un valore totale di 19,6 milioni di euro suddivisi in 13,3 milioni per la prefettura, 3,8 milioni per la questura e 2,5 milioni di euro per il provveditorato. Il primo intervento riguarderà la parte occupata dal provveditorato agli studi e gli uffici saranno provvisoriamente spostati su un piano dell’ex hotel Italia e in una palazzina di via Matteo Ricci. Successivamente, nel 2023, una volta conclusi gli interventi sull’edificio del provveditorato si passerà a prefettura e questura. I progetti, realizzati dall’ufficio tecnico della Provincia, sono separati e riguarderanno singolarmente l’intervento su provveditorato, prefettura e questura.

Non c’è invece ancora il progetto definitivo per il recupero dell’auditorium San Paolo, ma l’amministrazione comunale ha intanto effettuato una raccolta di documentazione sui lavori necessari da svolgere, con la relativa richiesta di finanziamento inviata all’Ufficio speciale della ricostruzione, per la riapertura della struttura che si affaccia su piazza della Libertà, richiesta aumentata e passata da 4 milioni e 340mila euro iniziali a 12.500.000 euro.

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L’auditorium San Paolo in piazza della Libertà

Documentazione che certifica le motivazioni di questa triplicazione della somma che serve per poter riaprire uno degli edifici più importanti e strategici per il capoluogo, sia per la sua ubicazione nella centralissima piazza della Libertà che per l’uso che ne è stato fatto negli anni precedenti al terremoto da parte dell’Università di Macerata o per ospitare eventi pubblici. L’Usr ha ricevuto dal Comune un protocollo dettagliato delle opere che sono indispensabili da effettuare sul San Paolo per poter adeguare e poi riaprire l’ex chiesa: gli interventi interessano il consolidamento della cupola, della lanterna e la copertura della navata che da subito dopo il sisma fu ingabbiata e messa in sicurezza per evitare il rischio di crollo. Quindi la riparazione delle murature con il metodo cuci-scuci, l’intonaco armato che va a impattare sul rischio di cedimento di una struttura che ha pareti tanto grandi ed estese cosicché in caso di ulteriori scosse sismiche la struttura possa rispondere positivamente, un sistema di catene tiranti in acciaio che ingabbiano l’intera struttura del San Paolo, rifacimento delle finiture interne ed esterne, adeguamento dell’impianto elettrico e di quello termico. Si tratta di opere che non andranno ad impattare o snaturare la bellezza architettonica dell’auditorium ma saranno funzionali al miglioramento sismico.

Nel momento che dall’ipotesi di finanziamento si passerà alla conferma da parte dell’Usr della disponibilità delle risorse richieste si potrà procedere con la progettazione esecutiva e quindi successivamente con l’appalto dei lavori. È chiaro che anche il finanziamento per il recupero dell’auditorium San Paolo avverrà attraverso una di quelle ordinanze speciali cui sta facendo ricorso in questi ultimi mesi il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini che possono poi velocizzare l’intero iter burocratico che sta a monte all’inizio dei lavori sul manufatto. La ricostruzione pubblica potrà rappresentare un volano importantissimo per restituire alla città palazzi storici o edifici strategici. Sulla scia di quanto fatto per il progetto scuole il Comune di Macerata ha presentato il piano di richiesta di finanziamenti per la riparazione danni provocati dal terremoto e che riguarda una ampia fetta del patrimonio pubblico. La richiesta complessiva inviata all’Usr è di 33 milioni di euro. Oltre all’auditorium San Paolo, che assorbe poco meno della metà dei finanziamenti richiesti, ci sono poi la ristrutturazione del palazzo municipale di piazza della Libertà per 3 milioni e 900 mila euro, teatro Lauro Rossi (1 milione e 800 mila euro), 2 milioni e 500 mila euro per la sede comunale di viale Trieste e ulteriori 500 mila euro per il Palazzo Conventati di Piaggia della Torre altra sede comunale, il palazzo Rossini (850 mila euro), lo Sferisterio (1 milione e 800 mila euro), Asilo Ricci (950 mila euro), biblioteca Mozzi Borgetti (1 milione e 400 mila euro), Buonaccorsi (370 mila euro), cimitero (2 milioni e 800 mila euro), Monumento ai Caduti (500 mila euro) e diverse abitazioni di proprietà comunale danneggiate (1 milione e 250 mila euro).

Restyling del Palazzo della Prefettura, approvato progetto da 13,3 milioni

 



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