Il tampone molecolare fa flop
«Sul sito dell’Asur dicono “non idoneo”
e nessuno ci ha più contattato»

MATELICA - Un 38enne si trova in quarantena insieme alla compagna e al bambino di lei. Lunedì scorso è risultato positivo ad un test rapido e tutti e tre si sono sottoposti al molecolare (per ora solo quello del bimbo ha avuto esito: positivo al Covid). «Siamo in un limbo, non possiamo uscire di casa e per l’Azienda sanitaria non esistiamo»

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«Nessuna notizia sui tamponi molecolari dopo la positività di un test rapido, sul sito dell’Asur dicono che non sono idonei e nessuno ci ha più ricontattato. Io e la mia compagna viviamo in un limbo», così un 38enne di Camerino, residente a Matelica, che si trova in quarantena da lunedì scorso quando facendo un tampone rapido ha appreso di essere positivo al Covid. «E’ subito partita tutta la procedura, la sera mi contatta l’Asur dicendomi che il giorno dopo io e i miei contatti stretti, vivo con la mia compagna e suo figlio, dovevamo andare a fare il test molecolare. Così siamo andati alla Protezione civile di Matelica e ci hanno fatto il tampone. Il giorno seguente ci ricontatta l’Asur per dirci che il tampone del bambino non è regolare e deve essere ripetuto il 23. Così andiamo di nuovo alla sede della protezione civile per fare il tampone per il bambino, quando torniamo a casa apprendiamo tramite la pagina internet dell’Asur che anche i nostri due tamponi non sono idonei e da lì in poi il silenzio completo, non veniamo più ricontattati e l’unica notizia che abbiamo è che il bambino è positivo, sei giorni dopo l’invio della segnalazione all’Asur ancora non abbiamo avuto possibilità di effettuare il molecolare». Il 38enne contatta il proprio medico per fargli presente la situazione «e vengo a sapere che anche ad altre persone è successa la stessa cosa. Forse il problema è che si sono troppi tamponi da analizzare. Sia io che la mia compagna abbiamo sintomi come la febbre. Da casa non possiamo uscire, il tampone a nostre spese quindi non possiamo farlo. Siamo in un limbo. Il problema è che per l’Asur non siamo né negativi né positivi, solo non idonei».

(Redazione Cm)

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