«Sanità sotto stress, ho chiesto 20 medici:
serve personale per fare i vaccini
Il Covid center non sarà riaperto»

MACERATA - La direttrice dell'Area Vasta 3, Daniela Corsi: «Chiedo di non andare nei pronto soccorso se non è necessario. Al momento abbiamo 15 ricoverati in semi intensiva in provincia e sono tutti non vaccinati. Occorre che i cittadini rispettino le regole»

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La riunione di questa mattina. Nella foto il questore Vincenzo Trombadore, il prefetto Flavio Ferdani, la direttrice dell’Area vasta 3, Daniela Corsi

 

di Gianluca Ginella

«Non sarà aperto il Covid hospital, al momento abbiamo 7 persone contagiate in semi intensiva al pronto soccorso di Macerata dove c’è stata già la riconversione del reparto di Medicina d’Emergenza e 7 al pronto soccorso di Civitanova che è un po’ al limite anche se per ora non è prevista la riconversione di Medicina d’Urgenza, le cose però evolvono velocemente e questa sera già la situazione potrebbe essere cambiata. A loro si aggiunge un altro paziente a Camerino. Tutti questi ricoverati sono non vaccinati», così la direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, che ha fatto il punto sulla pandemia in prefettura questa mattina. Una cosa molto chiara che ha sottolineato e lo ha fatto più volte è che «i cittadini devono avere tolleranza, comprensione e collaborazione. Stiamo facendo il massimo ma la sanità è sotto stress. Nei centri vaccinali al 31 dicembre 12 medici in pensione dovranno lasciare e stiamo cercando di rimpiazzarli. Ho chiesto venti medici per l’Area vasta 3 alla Cabina di regia, ho detto che noi siamo messi malissimo e che non  posso chiudere servizi per mandare medici ai centri vaccinali. Sto aspettando che mi venga data risposta. Chiedo però tolleranza a chi va nei centri vaccinali se trova code. Lo dico perché vediamo che c’è molta intolleranza, vedo che c’è ai centri commerciali ma non ai centri vaccinali, non è colpa nostra se i medici non ci sono o si ammalano».

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Daniela Corsi

Corsi chiede anche alle persone «di dare ascolto ai medici e agli infettivologi, non a chi si inventa in questa professione. Il vaccino è l’unica soluzione al momento. I vaccinati non presentano il grave quadro respiratorio dei non vaccinati. Crediamo nei vaccini e stiamo spingendo sugli anticorpi monoclonali nei pronto soccorso. Abbiamo rafforzato le Usca, da 6 a 12 ore, stanno facendo un lavoro eccellente per evitare le ospedalizzazioni». Il problema è comunque di evitare di andare in pronto soccorso, se non necessario: «Non accedete ai pronto soccorso per motivazioni che non siano espressamente da pronto soccorso. Questo non fa che allungare le attese e inasprire gli animi. Stiamo resistendo, non molliamo. Lo stato attuale della sanità è molto in sofferenza, tirarlo troppo potrebbe portare a danni irreversibili. Non siamo eroi, stiamo facendo il nostro dovere. Però siamo tutti umani. Occorre che i cittadini rispettino le regole, non si può dire “Tanto poi c’è l’ospedale e qualcosa ci fa”, non è questa la frase che bisogna dire. Perché un giorno potrebbe non esserci più, anche i sanitari sono umani, potrebbero ammalarsi e se compromettiamo il numero è difficile dare poi risposte».

Corsi sottolinea poi che sono in arrivo 70 caposala nell’Area Vasta 3 «Siamo la prima Area vasta che ha fatto un concorso per le caposala. Prima di febbraio saranno sistemate nei reparti, sono 70, abbiamo fatto questo concorso perché in un reparto ci deve essere un direttore e un caposala. Ci tenevo tantissimo e ho combattuto con chi non voleva fosse fatto questo concorso».

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