Decreto Ristori, Cna:
«Due imprese su dieci
non avranno un centesimo»

MACERATA - L'associazione di categoria segnala l'esclusione dai contributi di tutto l’artigianato della ristorazione: pizzerie al taglio, gastronomie, rosticcerie e piadinerie che in provincia di Macerata rappresentano il 20% del settore

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Matteo Petracci

 

«In tutta Italia sono oltre 100mila le imprese del settore della ristorazione che sono state inspiegabilmente escluse dagli indennizzi previsti con il Decreto ristori». È quanto denuncia Cna dopo la lettura del testo del provvedimento ricordando che «nel corso dell’incontro con il presidente del Consiglio la Confederazione aveva indicato che le attività coinvolte direttamente e indirettamente dalle nuove restrizioni sono oltre un milione. Per quanto riguarda la ristorazione invece risultano escluse tutte le imprese che svolgono l’attività senza somministrazione, in pratica tutto l’artigianato della ristorazione: pizzerie a taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie, non sono ammesse ai contributi nonostante stiano accusando da tempo vistosi cali di fatturato. Il Decreto ha dimenticato un pezzo dell’arte dei pizzaioli, patrimonio dell’Unesco».

zoom-cna-decr_ristori-30_10_20-325x244Cna ribadisce che tali attività «devono essere assolutamente comprese nel comparto della ristorazione quando si parla di indennizzi, anche perché sono sempre inserite nei provvedimenti e nelle disposizioni in materia di obblighi e norme di sicurezza». Matteo Petracci, referente del settore alimentare per Cna Macerata, quantifica gli esclusi nella provincia di Macerata: «Il comparto ristorazione conta nel nostro territorio 1706 imprese, circa 1400 rientrano tra i beneficiari del bonus ma 275 no. Una percentuale superiore rispetto alla media regionale che comunque vede escluse 1254 imprese su 8368. Il 19,2%, tra locali “take-away”, rosticcerie, friggitorie, pizzerie al taglio, ambulanti, alcuni tipi di mense e società di catering, ad oggi non avranno un centesimo nonostante anche per loro ci sia stato un calo vertiginoso degli incassi dovuti alla minor circolazione di persone». Petracci tuttavia non perde la speranza di un ravvedimento da parte del Governo: «Confidiamo che l’esecutivo porrà rimedio con tempestività. Il provvedimento consente, infatti, ai Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico di estendere la platea dei beneficiari in qualsiasi momento». La Confederazione infine sollecita il Governo «a proseguire il confronto con le associazioni datoriali per definire un metodo chiaro, preciso e coerente per definire il perimetro delle misure di ristoro. È necessario infatti ampliare l’intervento alle attività delle filiere più colpite dalla pandemia e ulteriormente penalizzate dalle restrizioni per contenere il virus. Un lungo elenco, oltre 100mila attività, che comprende ad esempio bus turistici, tintolavenderie, fotografi che non possono essere ignorate. Per illustrare il contenuto del Decreto Ristoro, l’elenco dei beneficiari e per informare le imprese su come fare per ottenere i bonus previsti, la Cna ha programmato un video incontro, gratuito ed aperto a tutti, con esperti e consulenti per oggi pomeriggio alle 18. Il link per partecipare è sul sito www.mc.cna.it.

 

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