«In isolamento da una settimana:
200 chiamate per fare il tampone
ma nessuno ci risponde»

MACERATA - Un 23enne era uscito con gli amici e uno di loro è poi risultato positivo. Da giorni lui e gli altri ragazzi sono chiusi in casa, secondo il protocollo e attendono il test. «Il 17 ottobre posso uscire, però non ho niente che certifichi all’azienda che non ho il Covid e che sono stato in quarantena»

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Tamponi drive a Macerata

 

«Io e i miei amici siamo in quarantena dalla scorsa settimana, aspettiamo di fare il tampone ma nessuno ci risponde, tra tutti abbiamo fatto duecento chiamate. Il 17 ottobre finisce l’isolamento fiduciario ma non so cosa devo fare anche perché immagino che l’azienda dove lavoro vorrà conoscere l’esito del test». A dirlo un 23enne di Macerata, che preferisce rimanere anonimo, che il 3 ottobre scorso era uscito con gli amici. Uno di loro «è risultato positivo e così ci ha contattato l’Asur dicendoci che dovevamo stare in quarantena fino al 17 ottobre, questo dal 10 ottobre, quando uno dei miei amici dopo aver avuto la febbre aveva ricevuto l’esito del tampone». Il 23enne allora ha iniziato ad attendere di venire chiamato per sottoporsi al test «ci avevano detto che avremmo dovuto fare il drive test. Ho aspettato ma nessuno mi chiamava. Né a me né ai miei amici, in tutto siamo undici in quarantena fiduciaria. Da martedì abbiamo iniziato a telefonare, avremo fatto 200 telefonate ma ai numeri che ci sono stati indicati non risponde mai nessuno». Oggi però «alla fine qualcuno ha risposto a uno dei miei amici, gli è stato detto che visto che non aveva sintomi poteva non servire più fare il tampone – spiega il 23enne -. Non so se sia una cosa possibile». Altro problema per il giovane, che lavora come magazziniere in una azienda, «è il fatto che non mi è stato fornito nessun numero di protocollo che attesti all’azienda che sto in quarantena fiduciaria. Il mio medico sa che mi trovo in isolamento ma ha bisogno di avere il numero di protocollo. A me chi certifica che sono stato in quarantena?». Ora il periodo di isolamento sta per scadere «dopo che cosa faccio? In teoria sarei libero, però se non mi chiamano credo che dovrò andare a fare il tampone a pagamento. Inoltre prima di entrare in isolamento per una settimana, non sapendo della positività del nostro amico, io e gli altri siamo andati in giro normalmente». Quindi anche per quello sapere se sia positivo o meno sarebbe importante. Almeno «non ho sintomi, né io né gli altri miei amici. Però si sente di casi di persone positive che sono asintomatiche. Comunque il sistema così non funziona» conclude il 23enne.

 

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