«E’ auspicabile che subito, prima del 31 luglio, il Consiglio comunale venga chiamato ad esprimere un preciso e formale orientamento sul destino della nostra Fiera… Lo dovrebbe fare il sindaco, il presidente del Consiglio comunale, la maggioranza ma lo possono convocare anche i gruppi consigliari di minoranza» dice Amedeo Regini, nella veste di vice presidente del Comitato “No ospedale covid fiera”. E puntualizza su alcuni aspetti: «intanto per anni due piani dell’ospedale di Civitanova sono rimasti incomprensibilmente incompiuti, i servizi sanitari sul territorio compresi quelli sulla prevenzione scarsi, insufficienti e per quanto riguarda la Fiera-ospedale Covid un consiglio comunale esautorato da accordi preventivi fra il presidente della Regione Luca Ceriscioli, assessori e consiglieri regionali Pd e il sindaco Fabrizio Ciarapica con una burocratica comunicazione senza nessuna risoluzione ne indirizzo».
Altro punto: «Contro la trasformazione della Fiera in ospedale Covid si sono espressi più di mille cittadini attraverso una petizione online». Terzo: «l’alternativa poteva essere il rafforzamento delle strutture ospedaliere, dei servizi di prevenzione sul territorio. Una scelta politica che la Giunta regionale non ha voluto ne saputo fare lasciando nel vuoto i suggerimenti di imminenti epidemiologici, ex dirigente di importanti strutture ospedaliere. Un flop annunciato». Altro aspetto «in questo periodo di discussione, polemiche proposte non una parola su cosa fare dopo l’umiliazione subita dal Consiglio comunale con la burocratica e istituzionalmente scorretta, informativa del sindaco Ciarapica che aveva deciso con un Pd civitanovese consenziente di cedere la Fiera». Altre questioni riguardano il 31 luglio data in cui la fiera dovrebbe tornare al comune, salvo proroghe: «non si dice nulla rispetto alla permanenza o meno della Fiera se non affidarsi al destino rispetto allo stato di emergenza se verrà prorogato o meno. Non una indicazione rispetto al ruolo e un vero pronunciamento necessario e possibile prima del 31 luglio del Consiglio comunale come se fosse inevitabile la richiesta di proroga della Convenzione e comodato d’uso». E ancora: «Il contributo regionale di 100mila euro per Civitanova non avrebbe avuto il risultato scandaloso sbagliato dell’uso che ne vorrebbe fare l’amministrazione se la Regione li avesse destinati per una qualsiasi erogazione per i servizi sociali della città». Regini conclude: «Il peggio sarebbe far passare il 31 Luglio senza una decisione un orientamento formale del Consiglio Comunale».
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Per tutto quello che riguarda il Covid Fiera, può succedere di tutto come non può succedere niente. Qui tra esposti, raccolte firme, piccioni viaggiatori e altre denunce varie, insomma si è fatta troppa confusione e per un comune che risponde solo a sé stesso, formato solo ed esclusivamente da sindaco e giunta. Stessa richiesta è stata fatta anche da Silenzi e tutti gli altri che non ne prendono le distanze e che comunque rappresentano la minoranza quella vera a cui si aggiungono l’ospedale unico e i due piani dell’ospedale incompiuti la cui spiegazione è richiesta anche nell’articolo sopra. Silenzi ecc. chiedono anche dei centomila come lo chiedono anche quelli della maggioranza a cui hanno risposto all’ultimo consiglio proprio di maggioranza , chi come i più vicini al sindaco non presentandosi per niente così come l’assessore al turismo la cui domanda era rivolta ma assente anche lei forse in attesa di trovare una risposta che andasse bene per tutti e naturalmente nello specifico per nessuno oltre che per la giunta. Cosa su cui terrei più le zampe sopra è la poco chiara decisione di dare 100.000 euro al Motor Day dopo aver letto da qualche parte che era stata stabilita la cifra di 35.000 euro. Si era parlato anche di una delibera che aveva già deciso quest’eventualità aumentata tostamente e già pubblicata che però non era stata pubblicata e trasformata poi in un semplice atto di indirizzo, dove insomma non si parla del malloppone. Comunque, tutti insieme potete chiedere dei due piani smembrati presenti all’ospedale ma la memoria se non mi fa cilecca, la prima volta che l’ho sentita è stato da parte di Ciarapica che mi pare incolpasse qualcun altro come se lui per il semplice fatto che vive a Bivio Cascinare si sentisse una sorte di mezzo sindaco con troppe responsabilità che giustamente andrebbero divise secondo il suo modo di vedere . Ancora si deve riprendere dalle fatiche di aver spostato un campo da basket come anche ieri veniva ricordato su un giornale CM), evidentemente cosa non usuale e poi adesso che non sarà più candidato a governatore e probabilmente neanche a consigliere se il centro destra partecipa effettivamente per vincere con valide motivazioni e non con quella in cui si puntava in Ciarapica per quella sua qualità tanto evidente e consistente nel fatto che è uno che sa unire e questo lo vediamo nel consiglio comunale civitanovese dove lui ha più minoranze nella maggioranza che nella minoranza eletta e l’unica credo che abbia il diritto di “ minorare “o menomare la maggioranza. Ah, che spasso, dal primo all’ultimo, dal Covid bersagliato e dai suoi cecchini che sbatteranno sul muro di gomma che loro hanno costruito partendo in quarta , saltando le prime tre marce per cui si ritroveranno direttamente in retro marcia.
…ma siii, smontiamo tutti quei letti inutili, dove non è ricoverato nessuno (che sfiga eh!!), tanto il fatto che ad ottobre i contagi potrebbero risalire (e quindi avremmo un ospedale covid perfettamente attrezzato e non dovremmo ricorrere ancora all’ospedale civile, il quale servirebbe per tutte quelle operazioni importanti che sono in “lista-molto lunga-d’attesa”-se uno non muore prima-e per altri gravi patologie) sono tutte stupidaggini, smontiamo tutto ed organizziamo, tanto per cominciare, la “Fiera Internazionale del Ciauscolo Marchigiano”, si, che più ciauscolo non si può, poi passeremo ad altri…salami o, magari, salamelecchi, che oggi vanno tanto di moda!! gv
Sia per il PD, principale responsabile dell’oscena vicenda del Fiera Covid, che per il sindaco Ciarapica, l’astronave di Bertolaso, mai decollata (ma nel frattempo, da chiusa, costa 30.000 euro al mese per la manutenzione e la sorveglianza), è una patata bollente, è un problema enorme che non sanno come risolvere, è un macigno che sta pesando in maniera notevole nel corso della già iniziata campagna elettorale, è un boomerang che gli sta tornando addosso con una violenza inaudita.
Non sanno più che pesci pigliare, quindi cercheranno solamente di prendere tempo, di rinviare ad ogni costo, con la tattica del muro di gomma.
…si si, altro che ciauscoli, dal futuro della fiera alla fiera del futuro, sempre ciauscolo!! gv
p.s. …e ci metterei, dato che siamo in “argomento”, anche qualche “fiera”, e fiero, del prosciutto, si, di antica memoria!! gv