Il governatore Luca Ceriscioli dovrà restare in quarantena per 14 giorni. L’ufficialità è arrivata pochi minuti fa a Cronache Maceratesi. Ora si trova a casa dopo che questa mattina era stato al lavoro in Regione dove ha appreso che l’ex capo della protezione civile, Guido Bertolaso, è risultato positivo al Coronavirus. Bertolaso dalla Regione ha ricevuto l’incarico di predisporre un ospedale con 100 posti di terapia intensiva (due le soluzioni, o una nave o il Palaindoor di Ancona) e per questo ieri è stato ad Ancona e ha avuto contatti, anche se entrambi hanno sempre tenuto la mascherina, con il governatore Ceriscioli.
Oggi Bertolaso ha scritto su Facebook che è positivo al virus e ha spiegato che anche se da casa continuerà a lavorare sia per le Marche che per la Lombardia per portare avanti i progetti degli ospedali. Ora il governatore Luca Ceriscioli dovrà, in via precauzionale, rimanere in isolamento a casa, come previsto in caso si abbiano contatti con persone risultate positive. Ceriscioli questa mattina era stato in Regione a lavorare e mentre si trovava lì ha appreso che Bertolaso era stato contagiato, ora si trova a casa. «Immagino che ora Bertolaso comunicherà tutti i contatti avuti negli ultimi giorni alle strutture sanitarie che a quel punto mi contatteranno formalmente per chiedermi di mettermi in isolamento fiduciario domiciliare a scopo precauzionale» aveva detto Ceriscioli all’Agenzia Dire. Dopo aver appreso la notizia di Bertolaso «ho evitato ogni contatto». Su come proseguirà il suo lavoro «inizierò ad organizzarmi in modalità smart working – h detto sempre all’agenzia Dire –. Da questo punto di vista penso di poter continuare a lavorare senza particolari problemi. Mi sento bene, non ho sintomi come tosse o febbre – continua Ceriscioli-. Ieri avevamo le mascherine e rispettavamo le distanze. Sono tranquillo. Ma credo che la quarantena sia inevitabile».
Anche il presidente del consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, in attesa di comunicazioni ufficiali dalle strutture sanitarie, ha deciso di mettersi in quarantena per ‘correttezza formale’. «Entro in quarantena per una questione di opportunità e correttezza – dice . Nel corso dell’incontro con Piero Bertolaso ed il suo staff ho indossato i dispositivi di protezione individuale, mascherina e guanti, rispettando le norme di sicurezza. Al momento non esistono motivi che destino preoccupazione per la mia salute. L’attività – evidenzia il Presidente – prosegue, comunque, normalmente. Oggi, ho partecipato, in web conference, alla riunione del Coordinamento nazionale dei Presidenti delle Assemblee Legislative italiane, nell’ambito della quale sono stati condivisi percorsi comuni di operatività in questa fase emergenziale. Per domani è in programma, sempre per via telematica, una seduta dell’Ufficio di Presidenza. Sono in contatto quotidiano con il Presidente Ceriscioli e con i capigruppo consiliari per l’indispensabile monitoraggio della situazione».
(Redazione CM)
Bertolaso: «Sono positivo al Covid-19, continuerò a coordinare i lavori per le Marche»
È la dimostrazione di quanto sia facile rischiare di rimanere contagiati, e la velocità di diffusione.
E volano tamponi a tutti voi in alto e il personale sanitario di tutta Italia si lamenta perchè a loro non vengono fatti. In quarantena anche voi, non in giro.
Adesso occorrono 130 posti letto .che bel risparmio
Se aveva fatto il tampone non doveva andare in giro. Deve essere denunciato come tutti i cittadini che violano le norme!
Ecco!!
Quindi le misure di sicurezza (distanziamento tra persone, uso di mascherine e guanti, gel disinfettanti) sono misure che non danno alcuna sicurezza?
E via...sempre meglio...
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Ho avuto sempre poca simpatia per il Presidente Ceriscioli così come ho sempre apprezzato il Dr. Bertolaso; ma in questo frangente mi sento di dover esprimere ad ambedue la mia vicinanza, augurando loro di vincere la battaglia che devono combattere!
CORAGGIO e VINCERETE