In auto con la marijuana,
arrestato per spaccio un 27enne
«Ho fatto scorta per il Coronavirus»

MONTECOSARO - Un civitanovese è stato fermato dalla Guardia di finanza mentre era in auto con una ragazza (entrambi sono stati denunciati per violazione del decreto "Io resto a casa"). Nel garage del giovane rinvenuto altro stupefacente. Il giudice ha disposto l'obbligo di firma

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In giro in auto con la droga, finisce in manette e viene denunciato per violazione del decreto “Io resto a casa”.

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La perquisizione

Un 27enne di Civitanova, M. G., ieri pomeriggio è stato fermato a Montecosaro dalla Guardia di finanza della Compagnia di Civitanova nel corso dei controlli per verificare gli spostamenti delle persone. Il giovane si trovava in auto con un ragazza di 19 anni, residente a Potenza Picena. Né lui né la ragazza avevano motivo per trovarsi in giro. I militari però hanno avuto il sospetto che ci fosse anche altro e hanno deciso di perquisire l’auto su cui viaggiavano i due ragazzi. In quel momento però il 27enne ha acceso il motore della vettura ed è partito a tutto gas cercando di evitare una perquisizione.

I finanzieri sono saltati in auto e sono partiti all’inseguimento. Poco dopo il 27enne è stato raggiunto. Una volta fermato, i finanzieri hanno perquisito l’auto. A bordo della vettura i militari hanno trovato circa 4 grammi di marijuana. I finanzieri hanno poi deciso di estendere la perquisizione a casa del giovane.

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La droga sequestrata

Lì, all’interno di un garage, hanno trovato ulteriore stupefacente. Era nascosto all’interno di una treno di gomme: circa 135 grammi di marijuana. Il civitanovese è stato arrestato e messo ai domiciliari. Oltre a questo sia lui che la ragazza sono stati denunciati per la violazione del decreto “Io resto a casa”. Questa mattina si è svolta l’udienza di convalida al tribunale di Macerata davanti al giudice Enrico Pannaggi, presente il pm Francesca D’Arienzo. Il giovane, assistito dall’avvocato Francesco Giorgio Laganà ha spiegato che: «La droga era mia, siccome c’è il Coronavirus e si deve stare a casa ho deciso di comprare un quantitativo più ingente». Così ha detto il giovane. Sul motivo per cui si trovava fuori casa ha detto che doveva andare all’azienda in cui è impiegato perché la fabbrica ha chiuso e ha invitato i dipendenti ad andare a ritirare effetti personali che hanno nella ditta. Il giudice, convalidato l’arresto, ha disposto l’obbligo di firma. Il pm ha chiesto gli arresti domiciliari.

(Gian. Gin.)

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