«Totalmente esclusi dal dibattito sull’ambizione legittima del sindaco a candidarsi presidente alle regionali, sosterremo l’amministrazione per gli impegni assunti per la città, non per altri scopi che nulla hanno a che vedere con il ruolo che la città ci ha conferito». I consiglieri di Fratelli d’Italia e due consiglieri delle civiche, Paolo Nori e Costantino Cavallo, firmano un comunicato col quale intervengono sulla possibile candidatura alle regionali del sindaco Fabrizio Ciarapica in contrapposizione a Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia. Dopo settimane di silenzio Fratelli d’Italia si pronuncia su quella scelta e sulla stessa scia si accodano anche i due civici eletti in Vince Civitanova e Noi con Ciarapica.
Alcune avvisaglie di malumore interno erano già emerse da tempo con assenze strategiche in consiglio comunale e astensioni che hanno pesato a livello politico. Tra le ultime ad esempio l’astensione in commissione sulla variante Boschi Santini da parte di Fratelli d’Italia che ne ha determinato la bocciatura, ma anche la contrarietà su progetti rilevanti come il piano “Strever” e il parcheggio sotterraneo a pagamento o la lottizzazione Morichetti. Non ultima l’uscita in maggioranza della consigliera Ruffini che ha ribadito nel corso dell’ultima riunione il “niet” di Fdi sui parcheggi a pagamento sul lungomare. Differenze di posizioni che oltre ad un dibattito interno hanno alimentato le frizioni, fino al chiarimento di oggi che segna una distanza e una scissione di atteggiamento da parte dei consiglieri nei confronti del Ciarapica sindaco rispetto al Ciarapica candidato regionale.
«Riteniamo infondato il rilievo che ci è stato mosso rispetto ad un presunto “atteggiamento settario” all’interno della maggioranza consiliare ribadendo, anzi, la nostra lealtà e il nostro senso di responsabilità – spiegano i consiglieri – più volte siamo stati bersaglio di fuoco amico per non aver sostenuto alcune scelte ma, quando è accaduto, è stato perché non erano state sufficientemente condivise anche con la città. Abbiamo sempre messo tutto il nostro impegno e, se qualche assenza c’è stata, non è certamente legata ad atteggiamenti strategici ma per motivi strettamente riconducibili ad impegni lavorativi. Siamo da sempre presenti e disponibili nei tavoli del confronto e del dialogo che auspichiamo più intenso e forte ed è questa l’occasione per invitare il sindaco a salire di nuovo in cabina di regia per lavorare agli obiettivi da raggiungere negli impegni assunti. Abbiamo sempre avuto prima di tutto a cuore le sorti e il futuro della nostra città e non abbiamo certamente nulla contro le singole ambizioni quando sono frutto di condivisione e non contrastano con l’interesse della città».
I quattro consiglieri però si tolgono anche qualche sassolino dalla scarpa e sottolineano come il dibattito sulla candidatura alle regionali sia avvenuto nelle segrete stanze escludendo in toto la maggioranza di governo. Un comunicato che non cela neanche l’insoddisfazione interna con una richiesta a “cambiare passo”. «In questo senso dobbiamo evidenziare la totale nostra esclusione dal dibattito rispetto alla disponibilità che il nostro sindaco ha dato per candidarsi alla carica di presidente nelle prossime elezioni regionali, la cui notizia abbiamo esclusivamente appreso dai media. Continueremo a sostenere l’amministrazione lealmente per gli impegni che ci siamo assunti con i cittadini – concludono – non per altri scopi che nulla hanno a che vedere con il ruolo che la città ci ha conferito alle scorse elezioni comunali. Auspichiamo infine un rinnovato entusiasmo, un vero cambio di passo e una reale concertazione su come organizzare i due anni e mezza che ci separano dalla fine del nostro mandato».
(l. b.)
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Ciarapica ( si fa per scherzare come quando fanno i consigli comunali per i panni stesi) sta sulle spine lunghe e pungenti che potrebbero tradirlo solo e se la macchina organizzatrice attorno a lui non vede più da qui alla gara un’altro più affidabile soggetto da presentare, magari un sindaco che non si butterebbe a corpo morto su un’occasione così ghiotta e certo difficile da rifiutare. Oppure un qualcuno che abbia mostrato un vero ed impegnato interesse per la causa a cui si è concesso e che non stia sempre a pensare a come cementificare Civitanova e inoltre sognando di trasformarne tutto il centro per poi affittarlo agli abruzzesi, mossa questa ancora al vaglio di chi vorrebbe ben governare Civitanova e non diventare lo zimbello di scimmiottature. Magari un signore che dia forma alla figura di uomo forgiato nel ferro. Mi sa che ho fatto un po’ di confusione, chi vuole Ciarapica alla Regione lo vuole proprio così, com’è, come si è fatto conoscere fino adesso, capace di non fermarsi davanti a niente come ha dimostrato facendo spostare un campetto dove il rimbalzar di un pallone da basket importunava il sonnellino pomeridiano di un amico e mi fermo qui…. Quello che vorrei chiedere ai signori di FdI dopo che la scelta su Acquaroli è già stata fatta e da chi sta dimostrando molto più sale nella zucca di altro competitore, se per loro Ciarapica in Regione, senza assolutamente tenere in conto il comportamento da amministratore fin qui mostrato, sia la migliore scelta che si possa fare? Ovviamente tolto Ceriscioli.
Colgo l’occasione per fare alcune considerazioni estrapolando un passo dell’articolo. Dicono i Consiglieri “Continueremo a sostenere l’Amministrazione lealmente per gli impegni che ci siamo assunti con i cittadini”. Ecco. Allora vorrei chiedere ai Consiglieri di Maggioranza se negli impegni con i cittadini c’era ad esempio la Variante “Santini” (DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N.92 Del 29-11-19) zona Lungomare Sud, variante che trasforma una zona F (verde e parcheggi) a B (edificabile), togliendo una enorme quantità di verde e una grande potenzialità di parcheggi sul Lungomare Sud e favorendo un privato, l’unico che dal mio punto di vista ci guadagna, a meno che non si spieghi la pubblica utilità del tutto, cosa che ad oggi nessuno è ancora riuscito a fare. Alla votazione di questa Variante erano presenti 20 consiglieri. 10 hanno votato favorevolmente, 9 contrari ed 1 non ha votato. Tra i 9 contrari anche 4 Consiglieri di Maggioranza. Il Dott. Nori Paolo però con mio sommo stupore votava a favore! Si ricordino, lui e tutti gli altri favorevoli alla Variante, appunto, cito testualmente, degli ” impegni che ci siamo assunti con i cittadini”, e fermino questa variante assurda tutta a favore del privato quando tornerà in aula. Ed anche le altre Varianti visto che stanno arrivando a fiumi…..
Dico poi agli altri Consiglieri di Maggioranza, che ad un certo punto, quando si vede che NON si sta facendo il bene della città, si può anche staccare la spina e fare cadere l’Amministrazione, i cittadini ve ne saranno grati. Le Varianti Urbanistiche che sta portando avanti questa amministrazione rovineranno la città per sempre. Basta vedere quella sopra che sostituisce del verde con un palazzo sul Lungomare Sud. Ma come si fa?!?!
Io sono prteoccupato per Salvini… Se toppa anche nelle Marche per la fiducia riposta su Ciarapica, dopo aver toppato per la fiducia tradita su Savoini e per la troppa fiducia sulle sue capacità strategiche e tattiche negli ultimi mesi, noi perderemo con lui un punto di riferimento importante per il centrodestra. Nelle Marche si paga soprattutto per la realtà di un partito che non c’è. Nel senso che manca una massa di iscritti entro la quale poter trovare esponenti eccellenti da presentare. In Regione, in Provincia e nei Comuni non basta esisbire il simbolo per prendere voti: occorrono uomini di prestigio riconosciuti dagli elettori. Ce li abbiamo?
Questi non hanno remore e continuano a decidere a Roma quello che secondo loro dovrebbero votare i cittadini marchigiani. Uno a me uno a te, prendi tre paghi due, in un remake sistematico dei quattro cantoni: ma noi da piccoli studiavamo noi il momento in cui spostarci dalla nostra colonna per raggiungerne un’altra. Qui decidono tutto loro. Per di più su un bene – la Regione – che non gli appartiene nemmeno.
Che lagna, ‘sta gente.
ECCO! LA TRUPPA ,PIANO PIANO, SEMBRA SCIOGLIERSI COME NEVE AL SOLE. I SEGNALI CHE SI LEGGONO LASCEREBBERO PENSARLO.
MA ATTENZIONE!. SE IN CAMPO CENTRO DX I DISTINGUO AUMENTANO, NEL CENTRO SX LA NEBBIA E’ TOTALE.
LE PRIMARIE? DECISIONI DA ROMA? MA PER FAVORE..DIAMO CONCRETEZZA E IDEE CHIARE. STRATEGICAMENTE BISOGNA ASPETTARE?
MA INTANTO ALMENO SI DIA CORPO AD UN SANO SDEGNO SULLE INSANE VARIANTI APPROVATE DA QUESTA AMMINISTRAZIONE. ALMENO LE SI SPIEGHINO MEGLIO, MOLTISSIMI NON HANNO ANCORA CAPITO!
Galeotto fu il gerundio”. Il commentatore si chiede come spiegarsi una spregiudicata (anonima definizione da parte di un commentatore) ed oscena data come descrizione all’intera operazione da un consigliere di maggioranza. Non sto qui a ripetere la storia trafelata, quasi commovente della consigliera che affannata ritornò di corsa nel cuore della notte permettendo che la variante passasse con il suo voto ed il perché mancassero tre” pedine “, proprio pedine, importanti della minoranza. Non si è mai saputo, almeno io non ne ho mai letto notizia perché Franco, Silenzi e Rosati erano assenti e non so se la variante sarebbe passata lo stesso a conti fatti, a occhio e croce non parrebbe. Comunque torniamo al “ Verbo “ pardon al coniugato verbo sennò chissà dove andiamo a finire e che da solo dice e non dice ma se “guardato a vista”.. all’interno della coniugazione da cui proviene come voce del verbo favorire, potrebbe presentare qualche sorpresa. Il verbo favorire, come lo giri lo giri, nel suo significato più accettato oltre ad essere una derivazione da “favore “esprime il “Dimostrare il proprio favore a una persona, accordandole aiuto e protezione e agendo in modo da spianarle la via per una buona riuscita.” (Treccani “) Ci sono molte occasione di usare questo verbo ma non complichiamoci la vita con l’uso verbale che se ne può fare nelle varie occasioni che si può usare come nel semplicissimo e comunissimo “ Per favore..” e sì, sempre lì finiamo… vabbè. Mi limito alla semplice coniugazione: Presente indicativo, io favorisco, tu favorisci, noi favoriamo…. Presente condizionale molto esplicativo e centralizzante ossia penetrante fino a toccare le corde più recondite: Io favorirei, Tu favoriresti, noi favoriremmo… Ma Quella che mi piace di più è una voce dell’imperativo ma non visto come comando ma come invito: Prego,favorisca. Naturalmente ho scherzato, io, gli altri non scherzano, fanno i fatti creando così anche i famosi nodi, sì, proprio quelli che prima o poi in qualche pettine finiscono.