Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche
«Le valutazioni sul candidato governatore verranno fatte questo mese insieme agli alleati del centrodestra». Non si sposta di un millimetro il senatore e commissario della Lega per le Marche, Paolo Arrigoni, che mantiene il freno tirato sul nome di Francesco Acquaroli, calato ufficialmente da Giorgia Meloni come leader della coalizione di centrodestra in vista delle elezioni di primavera. Dopo l’ok del Carroccio, nei giorni scorsi, a Raffaele Fitto, uomo di Fratelli d’Italia in Puglia, il senatore Ignazio La Russa aveva affermato che «a maggior ragione», per le Marche ci sarebbe stato il via libera, ma a quanto pare, l’alleato forte della coalizione non la pensa così e le parole di Arrigoni affidate a Facebook lo confermano. Lo spartiacque sarà il voto del 26 gennaio in Emilia Romagna, dopo il quale i pesi e contrappesi del centrodestra potrebbero essere riposizionati. A livello locale, se Forza Italia e Udc hanno fatto sapere di appoggiare la scelta di Acquaroli – con il commissario azzurro Battistoni che ha però aggiunto di rimettersi alle decisioni finali del tavolo nazionale –, i civici e la parte più moderata dello schieramento ha avanzato qualche dubbio, vedendo nel deputato ed ex sindaco di Potenza Picena una figura troppo a destra per una regione dal dna poco estremista. L’altro nome che circola tra i corridoi del centrodestra è quello del primo cittadino di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, sostenuto anche da diversi imprenditori del suo territorio. E nei prossimi giorni dovrebbe esserci una cena a suo sostegno. Molte nubi si dissiperanno dopo il 26: nel frattempo, va avanti il braccio di ferro strisciante tra Lega ed Fdi, con questi ultimi decisi a non mollare la propria candidatura nelle Marche, salvo una rimodulazione dello scacchiere nazionale che porti loro maggiori benefici.
(redazione CM)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Traduciamo dal politichese astruso…
.
Vediamo cosa succede in Emilia Romagna e poi,a seconda dei risultati, ci metteremo attorno ad un tavolo e con un bilancino di precisione vedremo di incasellare tutte le “X” e tutti gli “0” quindi qui la candidatura a me, e li a te; laggiù a quell’altro..
Insomma il solito gioco delle poltrone e delle poltroncine
Ultimamente si parla di Acquaroli come soggetto troppo a destra. E’ uno squadrista? Appartiene a qualche movimento di estrema destra? E’ un extra parlamentare? Invece il ” moderato ” Ciarapica cresciuto in Alleanza nazionale è di indole del tutto opposta a quella di Acquaroli? Se in Emilia Romagna la Lega Salvini non otterrà ciò che spera, ci sarà proprio da ridere con le contromosse di così affidabili politici che hanno già deciso con gli alleati come dividersi ” quel che resta dell’Italia “ma adesso dicono nì.
Arrigoni noi veri leghisti voglia
mo Peppe Shampoo o Ciarapica
tu puoi tornare a Lecco ad asciugare gli scogli sul lago.Non ne hai azzeccata una!!!!!!!!