In alto da sinistra il pm Paolo Gubinelli, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e gli ex governatori Gian Mario Spacca e Vito D’Ambrosio
di Federica Serfilippi
La complessiva e quasi continuativa erogazione di fondi utilizzati dalla Regione per risollevare Aerdorica. E’ questo il nocciolo dell’inchiesta aperta lo scorso maggio dal pm Paolo Gubinelli che vede indagate 77 persone, tra cui gli ultimi tre governatori delle Marche: Ceriscioli, Spacca e D’Ambrosio. Per tutti gli indagati, l’ipotesi di reato è peculato in concorso e continuato. L’inchiesta è nata da una serie di accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza, come ha spiegato in una nota la procura diretta dalla dottoressa Monica Garulli: «Il procedimento è stato iscritto a seguito di un’informativa di reato redatta dalla Guardia di Finanza di Ancona relativa alla complessiva erogazione dei finanziamenti in favore della società stessa». Finanziamenti e ricapitalizzazioni che hanno segnato gli ultimi quindici anni di vita di Aerdorica, troppo spesso alle prese con situazioni economiche che hanno fatto paventare il rischio fallimento, scongiurato solo pochi mesi fa con la privatizzazione della società: alla Regione – che attualmente detiene circa il 9% delle quote – è subentrato in qualità di socio di maggioranza il fondo anglo-svedese Njord Partners.
Ma come è possibile che si sia arrivati ad una tale situazione, con lo stanziamento quasi costante di fondi pubblici? Sarebbe proprio questo uno dei punti che vuole scandagliare la procura, cercando anche di capire se siano state commesse eventuali irregolarità durante le operazioni eseguite per riorganizzare finanziariamente Aerdorica. L’informativa della Finanza «costituisce uno sviluppo complementare rispetto a precedenti attività investigative che hanno condotto a processi conclusi e tuttora in corso, nonché alla formulazione di un’istanza di fallimento della società» ha precisato la procura. Di processo concluso, con tanto di sentenza della Cassazione, ce n’è solo uno: quello che ha portato alla condanna per peculato (due anni, 11 mesi e 20 giorni) dell’ex dg Marco Morriale per fatti compresi tra il 2008 e il 2012. Per la procura, aveva utilizzato fondi destinati a Aerdorica per interessi personali. Attualmente, risulta essere a processo assieme ad altri imputati nell’ambito di un’inchiesta che, tra le altre cose, tocca l’aspetto della distrazione delle risorse da Aerdorica. «Sono in corso le doverose indagini che saranno svolte nei tempi più brevi, compatibili con gli accertamenti finalizzati a verificare la fondatezza dell’ipotesi accusatoria e la eventuale riconducibilità soggettiva della stessa, tenuto anche conto della presenza di organi collegiali» ha concluso la procura che da poco ha chiesto e ottenuto la proroga di sei mesi per poter definire i contorni dell’inchiesta sul rapporto tra Aerdorica e Regione.
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Questo silenzio tombale mi preoccupa! Spero sia solo meraviglia, altrimenti c’è da riflettere su questa totale mancanza di riflessioni.
C’è poco da commentare! 34 milioni delle nostre tasse pagati in otto anni a persone che senza veri controlli spartivano per operazioni e compensi personali. Un bel articolo sul Carlino di oggi