Luca Ceriscioli
«Il tempo delle contrapposizioni, delle reciproche accuse e recriminazioni va superato: è tempo di mettersi in marcia, di camminare tutti insieme ed io sono in campo per dare continuità al governo della regione, alle tante cose fatte e per costruire le Marche del futuro». Sono le parole del governatore Luca Ceriscioli all’indomani della vittoria del centrosinistra e di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. Il presidente uscente ha affidato a un lungo post su Facebook la soddisfazione per il risultato di ieri e ha colto la palla al balzo per rilanciare la sua candidatura a governatore delle Marche per altri cinque anni.
«Sono molto contento del risultato elettorale delle regionali di ieri – ha scritto Ceriscioli – Il primo dato positivo riguarda la partecipazione, una profonda e importante reazione democratica. Alla arroganza dei toni e del linguaggio, al pericolo di una proposta politica di destra oltranzista, alla candidatura di una personalità scollegata dal territorio, si è contrapposta la mobilitazione di migliaia di persone che hanno deciso di andare a votare. Ho lavorato con Stefano Bonaccini e mi congratulo con lui. Abbiamo condiviso molte delle scelte che posizionano le nostre regioni, sulle grandi questioni, dal lavoro, alla occupazione, alla qualità della vita, ai servizi, tra le prime in Italia. Stefano è un amministratore serio e capace, che proprio qualche giorno fa, veniva descritto come “poco empatico”, più propenso a “far parlare la realtà dei fatti che la propaganda”. Una linea che mi rispecchia e che condivido e nella quale ho creduto fin dall’inizio. La politica può riacquistare credibilità se alla ricerca dello slogan, contrappone risultati misurabili e un progetto concreto. L’unità del Pd e la mobilitazione dalle Sardine, la capacità di raccontare il buon governo regionale, hanno permesso di vincere una battaglia assolutamente non scontata. Dalle elezioni europee, che hanno visto la stessa partecipazione, la Lega ha perso 7 punti. È la prima, vera, sconfitta politica di Salvini che anche in Calabria cala di quasi dieci punti rispetto alle Europee, ed è il terzo partito dopo Pd e Fratelli d’Italia. Esprimo rammarico per il risultato in Calabria che ha ragioni diverse, e come dice il segretario Zingaretti “se il fronte del centrosinistra fosse stato unito il risultato sarebbe stato migliore”. La netta sconfitta del Movimento 5 Stelle, conferma la necessità che il nostro partito, anche come proposto del segretario nazionale, si metta in ascolto e possa recuperare quel consenso che in questi anni, anche per nostra responsabilità, si è disperso». Ceriscioli però non è paragonabile a Bonaccini, perlomeno per come sono stati percepiti i due governi regionali. Quello marchigiano è visto come un fallimento dai cittadini, a torto o a ragione, mentre quello emiliano-romagnolo era già considerato prima della vittoria e nonostante l’assedio di Salvini, come un buon governo. E’ tutta qui l’empasse in cui si trova il centrosinistra marchigiano: difficile ripresentarsi con un Ceriscioli bis, altrettanto lo sarebbe scegliere un altro candidato senza affossare il Pd. Senza considerare che, a differenza dell’Emilia Romagna, nelle Marche tutti gli alleati (Italia Viva, Articolo 1 in primis) e una buona parte dei dem stessi sono contrari all’ipotesi di una sua ricandidatura del governo uscente.
Si come no... Inizia a preparare le valige che prendi voti solo nel pesarese se sei fortunato!!
e certamente che perdere un presidente così......sarebbe una catastrofe dove lo troviamo un altro così in gamba???? ma che te ridi???????
Ha ragione, se agli slogan si contrappone la buona politica e le azioni, si può vincere. Mi piacerebbe sapere cosa ha fatto lei per le Marche, per i calzaturieri che chiudo, per i terremotati ancora al freddo, per le infrastrutture che non vengono ne costruite ne fatte le manutenzioni, per la sanità in ginocchio, per la sicurezza, ecc. ecc. Io non ho visto nulla di questo è spero che i Marchigiani lo ricordino alle elezioni.
Tu a Bonaccini non gli porti nemmeno le scarpe, vattene subito così fai meno danni
anche San Severino ride(per non piagne) dopo le sceneggiate sul palcoscenico dell'ospedale. i retroscena comici li lascio a Lei e agli amministratori locali che hanno alimentato negli anni il suo copione diabolico
A Ceriscioli .....stai sereno......
C’ha poco da ridere! In Emilia Bonaccini ha governato bene, lui nelle Marche ha fatto un macello!
Il nulla...il vuoto spinto..ma con che coraggio si paragona a Bonaccini...
Manca poco dai...
Cerisció, Bonaccini non ha chiuso gli ospedali come stai facendo tu. Vedi un po' che c'hai da gongolá
Ridi ridi
Magari la sanità funzionasse come in Emilia Romagna!!!!!!
Caro presidente proprio oggi la mia nipotina ha dovuto percorrere 60 km andata e 60 ritorno per una visita urgente in un reparto pediatrico. Rida pure ma ride bene chi ride ultimo.
Ceriscioli lei non è Bonaccini! Magari lei fosse riuscito ad affrontare l'emergenza sisma allo stesso modo, magari ad avere una sanità come in Emilia Romagna, magari gli stessi dati! Le consiglio di cedere il passo a qualcun'altro, la sua candidatura farà soltanto ridere di gioia Salvini.
però giusto per chiarire...la chiusura dei punti nascita ha riguardato anche l'Emilia Romagna, quindi le Marche non è stata l'unica regione colpita. Diciamo piuttosto che l'amministrazione non è stata buona, c'è poco da fare. Il confronto con Bonaccini è assurdo...proprio non c'è storia. Al di là del partito politico di appartenenza. A me sembra semplicemente assurdo che non prenda consapevolezza e voglia ricandidarsi....mah....non lo voteranno manco quelli del PD
Le marche senza te avrà più futuro
Ma chi ti vota. Hai fatto solo disastri.....
Se se candida lui è persa già domani
Ma lo ricandidano? Gli piace perdere facile?
Ceriscioli ridens.. Ma dove crede di andare?
Ride ride il riso abbonda nella bocca degli stolti.
Ride bene chi ride x ultimo Cerescio'!!!!!!!
Mi auguro che i marchigiani riescano ad archiviare il pd.
Ride bene chi ride ultimo dice il proverbio si prepari le valige intanto che i marchigiani sono stufi di tutti i suoi disastri a discapito della salute dei cittadini
Si ricordi Ceriscioli che io ho buona memoria e so bene come ha trattato il mio territorio, per cui magari non voterò ma lei non avrà il mio voto
Co tutti li casini fatti in regione c'è poco da ride......
La statistica insegna a confrontare i dati con quelli che si hanno in precedenza Regionali E-R 2020 Lega al 31,9%; Pd al 34.6 % M5S al 3.4.% Totale coalizione c-sx 48.09% VOTI 1.195.609 Totale coalizione c-dx 45.46% VOTI 1.014.401 Totale M5S 3.4% VOTI 80.808 Regionali E-R 2014 Pd 44,52% Lega 19,42% M5s il 13,26%. Totale coalizione c-sx 49.05% VOTI 615.723 Totale coalizione c-dx 29.85% VOTI 374.736 Totale M5S 13.26% VOTI 167.02 Regionali E-R 2010 Coalizione di c-sx 52.06% VOTI 1.197.789 Coalizione di c-dx 36.72% VOTI 844.915 M5S 7% VOTI 161.056 Da quello che si legge confrontando i dati con le ultime due elezioni regionali in Emilia Romagna, si nota in primis un aumento dell'affluenza al voto che è un dato positivo per il suffragio universale, la partecipazione al voto è sempre positiva. Confrontando i dati dalle elezioni del 2014 si nota che l'affluenza è triplicata. Il centro sinistra ha la maggioranza con 48.05% leggermente in calo di un punto percentuale dal 2014 raccogliendo 1.195.609 di voti. Il centro destra passa da un 29.85% al 45.46% raccogliendo quasi 15% di percentuale in più e superando un milione di voti 1.014.401, in una terra fedelmente storica di sinistra questo risultato è importante, certo non hanno vinto come speravano ma va da se che in campagna elettorale devi avere un atteggiamento grintoso, puntare al massimo in una roccaforte di sinistra. Chi esce sconfitto è il M5S che dal 13.26% passa al 3.4%,. Ovviamente se si andrà alle elezioni nazionali il centro destra avrà la maggioranza, perché un 46.46% in ER è tanto. Anche il M5S in una votazione nazionale avrà una percentuale differente maggiore di questa pervenuta in Emilia Romagna. Un dato da mettere in risalto è la percentuale raggiunta dal PD sulla cittadina di Bibbiano, che raggiunge quasi il 60% dei consensi. I figli sono degli altri! Politiche 2018 Lega 19.20% PD 26.6% M5S 27.54% Europee 2019 E-R Lega 33.77% PD 31.24% M5S 12.89%
X carità!!!!...non allunghiamo questa penitenza!!!!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Chiamala sconfitta… Ha raddoppiato I voti rispetto al 2018 in una ragione a guida PD da 70 anni.
Al netto degli insulti e delle starnazzate alla luna, rimane tutto lo sconcerto per un’ipotesi di ricandidatura. Se le elezioni in E.R. hanno dato prova di resistenza, per la nostra regione ci vuole IL cambiamento. Il terremoto e la crisi economica non la sa risolvere. Spero solo che, quando la destra calera’ in tre (il terzo innominato) la sinistra dovrà essere capace di calare l’asso (assa). O sarà la fine
scontato, la regione va alla destra.
Vero Luca Ridens, è tempo di mettersi in marcia e di smetterla di provocare i marchigiani che per ben cinque anni hanno dovuto sopportate tutte le mostruosità fatte e dette con il sorriso… con quella risata sguaiata a sessantasei denti su tre file. Arriva per tutti il momento di appendere le scarpe al chiodo e tornarsene da dove si è venuti senza pretendere nient’altro visto che non ci sono le prerogative neanche per uno sgabello in Regione e se vieni presentato in qualsiasi lista sarai sinonimo di sicuro insuccesso. Credere dopo averli sognati, che immaginari successi politici si siano effettivamente verificati e che fanno parte del tuo bagaglio politico, non può che essere oggetto di studio in adeguati e protetti ambienti. Ma non è così, la furbizia non serve più quando oramai qualsiasi cellula politica che ti appartiene è stata sviscerata e posta sotto gli occhi di tutti. Solo in politica ci si può permettere un simile fallimento e permettersi ancora di ridere su tre file di denti. Solo l’idea che possa starci il tuo nome in qualsiasi lista mi fa desiderare che la Regione vada alla Meloni non certo a Salvini che oramai ha fatto il suo corso e la Meloni non si fa scrupolo di farglielo notare seppur trasversalmente ma ben comprensibile. Di certo ci sarà da ridere adesso se continuerà la battaglia Acquaroli/Ciarapica. Certo bisogna tenere conto che Bonassini ha vinto male e Salvini ha perso bene…. Zingaretti non sgalli troppo se non vuole veramente andare alle elezioni. Prima di parlare deve passare per una decina d’anni soda caustica tutti i giorni sul suo partito e usata con estrema cautela sennò nemmeno la voce rimane.
Però il centrodestra non può puntare solo su Acquaroli, o Ciarapica: o prendere, o lasciare. Quando abbiamo città come Ancona e Pesaro che vengono lasciate fuori, ma che fanno un mucchio di voti. Sta cominciando a finire l’epoca del “lo garantisce Tizio, lo garantisce Caio”. Non basta più il simbolo a garantire le capacità di un amministratore, o di un politico. Io temo che i partiti del centrodestra non abbiano capito che il vento in poppa sta calmandosi e che occorrerebbe scegliere veramente il migliore, riconoscibile e riconosciuto dal popolo, di qualsiasi simbolo, o di nessun simbolo.